Quindici giorni per decidere. È il tempo stabilito dal presidente statunitense Donald Trump per decidere in merito a un intervento USA nella guerra scatenata da Israele contro l’Iran. Al contempo Trump ha però sottolineato che si “può negoziare”, aprendo la porta a nuove trattative con Teheran.
Nel frattempo, nella notte tra mercoledì e giovedì, sono ripresi i bombardamenti israeliani sull’Iran. È stata attaccata la capitale Teheran, oltre ad altre aree limitrofe. Lo Stato ebraico ha ordinato inoltre l’evacuazione di due villaggi vicini ad installazioni del programma nucleare iraniano e colpito in seguito il reattore ad acqua pesante di Arak, precedentemente evacuato. L’Iran ha risposto con una una nuova salva di missili, esplosioni sono state udite a Tel Aviv e Gerusalemme e sarebbero le più impressionanti dall’inizio del conflitto, secondo giornalisti sul posto. Colpito anche l’ospedale Soroka a Beer Sheva. In tutto si contano 129 feriti, secondo l’ultimo bilancio.
Il bilancio di una settimana di attacchi, secondo una ONG locale, è di 639 morti iraniani e 1’329 feriti. Le cifre ufficiali sono ferme invece da giorni e parlano di 224 morti in Iran e 24 in Israele.
Notiziario 06.00 del 18.06.2025
RSI Info 18.06.2025, 06:17
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