LIVETICKER
Mondo

Pace a Gaza, il mondo in attesa

Israele: la “versione finale della prima fase” del piano di Trump è stata firmata da tutti - Previsto il rilascio di ostaggi israeliani e la liberazione di detenuti palestinesi, nonché un parziale ritiro dell’esercito dello Stato ebraico dalla Striscia

  • 9 ottobre, 07:54
  • 9 ottobre, 16:00
Palestinesi festeggiano dopo l'annuncio che Israele e Hamas hanno concordato la prima fase di un piano di pace

Palestinesi festeggiano dopo l'annuncio che Israele e Hamas hanno concordato la prima fase di un piano di pace

  • keystone
Di: Redazione RSI Info/agenzie 

Shosh Bedrosian, portavoce dell’ufficio del primo ministro israeliano, ha dichiarato che la “versione finale della prima fase” del piano del presidente statunitense Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza è stata firmata giovedì mattina da tutte le parti interessate. L’accordo deve ancora essere approvato dal gabinetto di sicurezza israeliano, durante una riunione prevista alle 14.00, ha aggiunto Bedrosian, precisando che un cessate il fuoco entrerà in vigore entro 24 ore dall’approvazione.

Israele e Hamas hanno raggiunto l’accordo sulla “prima fase” del piano per sospendere i combattimenti e rilasciare almeno i 20 ostaggi ancora vivi nel fine settimana. Di riflesso, anche detenuti palestinesi dovrebbero essere liberati dalle carceri israeliane. E proprio nel fine settimana in Medio Oriente, e forse anche a Gaza, dovrebbe arrivare l’artefice dell’accordo, il presidente statunitense Donald Trump, che ha annunciato sul suo social media Truth lo storico traguardo.

07:39

Radiogiornale delle 07.00 del 09.10.2025: L’accordo tra Israele e Hamas

RSI Info 09.10.2025, 07:00

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

9 ottobre, 23:20

Trump, il Nobel? Non ho fatto il piano di pace per quello

Il presidente statunitense Donald Trump ha detto di non sapere se riceverà il premio Nobel per la pace domani. “Ma non l’ho fatto per quello”, ha detto ai reporter riferendosi al piano per Gaza durante l’incontro nello studio Ovale col presidente finlandese.

9 ottobre, 23:19

Gli inviati USA Witkoff e Kushner hanno preso parte alla riunione di gabinetto

Al gabinetto di sicurezza israeliano, prima della riunione del governo per la ratifica dell’accordo firmato in Egitto, hanno preso parte anche gli inviati USA Steve Witkoff e Jared Kushner. L’Ufficio di Benyamin Netanyahu ha pubblicato le foto.

9 ottobre, 21:22

La prima parte dell'accordo di pace e il resto del piano

Le considerazioni dell’inviato della RSI a Tel Aviv, Emiliano Bos

immagine
01:52

Da Tel Aviv il nostro inviato Emiliano Bos

Telegiornale 09.10.2025, 20:00

9 ottobre, 21:18

Un primo passo verso la pace e la svolta

Le considerazioni del professor Riccardo Redaelli, esperto di questioni mediorientali

immagine
03:33

Le considerazioni di Riccardo Redaelli

Telegiornale 09.10.2025, 20:00

9 ottobre, 21:15

La reazione USA all'accordo e come è visto il ruolo di Trump

Le considerazioni dal corrispondente della RSI negli Stati Uniti, Massimiliano Herber

immagine
03:43

Da Washington Massimiliano Herber

Telegiornale 09.10.2025, 20:00

9 ottobre, 20:44

Houthi, vigiliamo su accordo su Gaza prima di fermare attacchi

Gli Houthi hanno fatto sapere che rimarranno “vigili e pronti” se l’accordo di cessate il fuoco tra Hamas e Israele verrà rispettato, prima di interrompere le loro operazioni. “Rimarremo vigili e pienamente preparati, e monitoreremo la fase di attuazione di questo accordo. Questo accordo porterà effettivamente alla fine dell’aggressione alla Striscia di Gaza?”, si è chiesto il leader dei ribelli yemeniti, Abdulmalik al-Huthi. “Questo era il nostro obiettivo iniziale. Dobbiamo mantenere i massimi livelli di vigilanza e preparazione e continuare con il nostro straordinario slancio”, ha aggiunto. Dal 7 ottobre 2023 gli Houthi hanno lanciato una serie di attacchi contro Israele e contro le navi di passaggio nel golfo di Aden come “segno di solidarietà al popolo palestinese”.

9 ottobre, 20:43

Cuba mobilita migliaia per la Palestina dopo l'accordo di pace

Migliaia di cubani si sono radunati stamattina a L’Avana per manifestare solidarietà al popolo palestinese, in un evento a cui hanno preso parte anche il presidente Miguel Diaz-Canel e i vertici del governo. Alla manifestazione hanno partecipato anche studenti e rappresentanti delle organizzazioni sociali cubane, che hanno sventolato bandiere palestinesi e cartelli con messaggi contro “l’aggressione israeliana”. In un breve discorso, Díaz-Canel ha ribadito “la solidarietà incrollabile del popolo cubano con la causa palestinese” e ha definito la pace “un diritto negato da decenni”. La mobilitazione è avvenuta poche ore dopo l’annuncio dell’accordo di pace siglato tra Israele e Hamas. Tuttavia, secondo i media ufficiali, l’iniziativa era stata convocata già all’inizio della settimana, prima che venisse reso noto l’impegno delle due parti in conflitto a rispettare il piano di pace promosso dal presidente USA Trump. Finora il governo cubano, storico alleato della Palestina e tra i più critici di Israele in America Latina, non ha commentato ufficialmente l’accordo. Durante i mesi di conflitto, L’Avana ha più volte accusato il governo del premier Netanyahu di “genocidio” per le operazioni militari a Gaza.

9 ottobre, 20:37

Hamas, "Abbiamo rassicurazioni da mediatori e da USA che la guerra è finita"

“Abbiamo ricevuto rassicurazioni dai mediatori fratelli e dall’amministrazione statunitense, che hanno confermato che la guerra è completamente finita”: lo ha detto il capo negoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya, come riporta al Jazeera. Al-Hayya ha aggiunto che 250 palestinesi che scontano l’ergastolo nelle carceri israeliane saranno rilasciati come parte dell’accordo, insieme ai 1’700 palestinesi di Gaza arrestati dall’inizio della guerra.

9 ottobre, 19:37

Unità speciale israeliana riceverà gli ostaggi

Sarà un’unità speciale delle forze armate israeliane a ricevere gli ostaggi rilasciati all’interno di Gaza dalla Croce Rossa, in modo simile ai precedenti scambi. Da lì, gli ostaggi saranno condotti in un centro di accoglienza e screening medico vicino alla base di Re’im, e poi trasportati in elicottero agli ospedali in tutto Israele. Lo scrive Ynet.

Nonostante il coordinamento con Hamas e la Croce Rossa, i funzionari della difesa israeliani hanno avvertito che la folla a Gaza potrebbe tentare di accerchiare i veicoli degli ostaggi prima o durante il trasferimento. L’IDF ha ammonito Hamas e sta predisponendo piani di emergenza, che includono l’uso di attacchi aerei e misure di dispersione della folla - e, in casi estremi, l’intervento via terra - qualora si verificassero attacchi del genere.

I corpi degli ostaggi deceduti saranno invece trasferiti alla squadra speciale dell’IDF all’interno di Gaza, quindi portati oltre confine per l’identificazione forense prima che le famiglie vengano informate.

9 ottobre, 18:59

Israele rilascerà anche i corpi di 360 miliziani di Hamas

Oltre alla liberazione di circa 2’000 detenuti palestinesi, tra cui 250 condannati all’ergastolo, nell’ambito dell’accordo Israele restituirà anche i corpi di 360 miliziani di Hamans, ma non quelli dei fratelli Yahya e Mohammed Sinwar. I detenuti condannati per omicidio o coinvolgimento diretto in attentati saranno trasferiti verso Gaza o all’estero, con divieto di ingresso in Israele e in Cisgiordania.

9 ottobre, 16:33

Netanyahu, "date a Trump il premio Nobel per la pace"

“Date al presidente Trump il premio Nobel: se lo merita!”. Così il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Con il post è stata pubblicata una foto in cui si vede Netanyahu che consegna a Trump una collana con il premio, con la didascalia “Pace dal potere”. Dello stesso avviso anche il presidente israeliano Isaac Herzog, che sul proprio profilo scrive: “Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump merita il premio Nobel per la Pace per aver raggiunto un accordo sull’attuazione del piano di risoluzione del conflitto israelo-palestinese”.

9 ottobre, 15:47

Israele: la versione finale della prima fase del piano di Trump è stata firmata da tutti

Shosh Bedrosian, portavoce dell’ufficio del primo ministro israeliano, ha dichiarato che la “versione finale della prima fase” del piano del presidente USA Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza è stata firmata giovedì mattina da tutte le parti interessate.

“La versione finale della prima fase è stata firmata questa mattina in Egitto da tutte le parti con l’obiettivo di liberare tutti gli ostaggi” detenuti a Gaza da Hamas o da altri gruppi palestinesi, ha dichiarato Bedrosian in una conferenza stampa online.

L’accordo deve ancora essere approvato dal gabinetto di sicurezza israeliano, durante una riunione prevista alle 14.00, ha aggiunto, precisando che un cessate il fuoco entrerà in vigore entro 24 ore dall’approvazione.

9 ottobre, 15:44

Alain Berset: "Per la prima volta in due anni si apre una strada verso la pace"

“Accolgo con favore l’accordo di cessate il fuoco raggiunto oggi tra Israele e Hamas. Per la prima volta in due anni si apre una strada verso la pace - così il segretario generale del Consiglio d’Europa, Alain Berset -. Il costo in termini di vite umane, soprattutto civili, è stato enorme. Queste azioni costituiscono violazioni ingiustificabili dei diritti umani universali e del diritto internazionale. Il Consiglio d’Europa esprime la sua profonda solidarietà a tutte le vittime di questo conflitto. Il cessate il fuoco consentirà una tregua alle comunità devastate. In quest’ottica, è importante che tutte le parti rifiutino l’estremismo e la violenza e collaborino tra loro e con la comunità internazionale per costruire la fiducia e ripristinare lo Stato di diritto”.

“Elogio gli sforzi compiuti dal presidente Donald Trump, dalla Turchia, dall’Egitto e dal Qatar per portare avanti questo processo. Questa opportunità non deve essere persa e mi auguro che tutte le parti nella regione non lesineranno gli sforzi per attuare questo piano di pace.

Il Consiglio d’Europa ribadisce che la tutela della dignità umana e il rafforzamento della sicurezza democratica devono essere al centro di questo processo. Inoltre, affinché un ordine internazionale basato su regole sia credibile, il diritto internazionale deve essere rispettato da tutti, senza doppi standard.

Come ha dimostrato la maggioranza dei nostri Stati membri, è giunto il momento di promuovere l’attuazione di una soluzione a due Stati, che rimane l’unica via praticabile verso una pace giusta e duratura e l’unica base credibile per una coesistenza pacifica fondata sulla dignità umana e sul rispetto del diritto internazionale”.

9 ottobre, 14:20

Dieci giorni per localizzare i corpi degli ostaggi morti

Hamas ha detto di aver bisogno almeno dieci giorni per localizzare i corpi degli ostaggi israeliani morti. Lo riporta il Wall Street Journal, citando alcune fonti. In tutto gli ostaggi israeliani ancora nella Striscia di Gaza sono 48, di cui 20 sarebbero in vita.

9 ottobre, 14:16

Pizzaballa: "È un nuovo inizio, ma gli ostacoli saranno tanti"

Le considerazioni del Patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, in un’intervista rilasciata al Telegiornale della RSI.

9 ottobre, 12:30

Il post di Cassis: "Ora piena attuazione dell'accordo"

La Svizzera accoglie con favore gli ultimi progressi compiuti in relazione al piano di pace per la Striscia di Gaza nelle trattative fra Israele e Hamas. Lo ha scritto giovedì su X il ministro degli esteri Ignazio Cassis, elogiando anche gli sforzi diplomatici degli Stati coinvolti nei negoziati, ossia USA, Qatar, Egitto e Turchia. “Invitiamo tutte le parti a dare piena attuazione all’accordo, a liberare tutti gli ostaggi”, scrive Cassis.

9 ottobre, 11:47

Il presidente egiziano: "Il mondo sta assistendo a un momento storico"

“Il mondo sta assistendo a un momento storico”. Lo ha detto il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, facendo riferimento all’accordo raggiunto a Sharm el-Sheikh tra Israele e Hamas. Un accordo - ha affermato - che “non solo chiude il capitolo della guerra, ma anche la porta della speranza per i popoli della regione per un futuro di giustizia e stabilità”.

Abdel Fattah al-Sisi

Abdel Fattah al-Sisi

  • Immagine d'archivio Reuters
9 ottobre, 11:41

Aiuti umanitari in attesa di entrare nella Striscia di Gaza

Alle porte della Striscia di Gaza sono pronte 170’000 tonnellate di aiuti umanitari. Lo fa sapere l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA). Non appena ci sarà il via libera delle autorità israeliane, che controllano l’accesso alla zona di guerra, gli aiuti potranno essere portati alla popolazione di Gaza, ha dichiarato un portavoce a Ginevra. Si tratta di cibo, medicinali, tende e altre forniture urgenti.

All’inizio della settimana, l’OCHA aveva riferito che le autorità israeliane non hanno approvato o hanno ostacolato l’accesso del 45% dei convogli di aiuti registrati dall’inizio della guerra, nell’ottobre 2023.

9 ottobre, 11:25

Israele: "Il cessate il fuoco scatterà solo dopo la ratifica del Governo"

L’ufficio del premier Benjamin Netanyahu ha chiarito che il cessate il fuoco a Gaza entrerà in vigore soltanto dopo la ratifica da parte del governo israeliano. La ratifica dovrebbe avvenire giovedì sera, con la riunione del gabinetto di sicurezza prevista per le 17 (le 16 in Svizzera), secondo quanto comunicato sul sito del governo israeliano.

9 ottobre, 10:52

Abbas: "Speranza per i due Stati"

l presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) ha accolto con favore l’accordo raggiunto tra Israele e Hamas per la Striscia di Gaza, esprimendo la speranza che possa portare alla creazione di uno Stato palestinese.

Sui social ha espresso la speranza “che questi sforzi siano il preludio a una soluzione politica permanente (...) che porti alla fine dell’occupazione israeliana dello Stato di Palestina e alla creazione di uno Stato palestinese indipendente”.

9 ottobre, 10:00

Esercito israeliano: "Avviati i preparativi per il ritiro parziale da Gaza"

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver niziato a prepararsi al ritiro parziale delle truppe dalla Striscia di Gaza nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco con Hamas.

In una dichiarazione, l’esercito afferma che “secondo le direttive di livello politico e in conformità con una valutazione della situazione, l’Idf ha avviato i preparativi operativi per l’attuazione dell’accordo”. Come parte dei preparativi, l’esercito afferma di essere pronto a spostare le truppe verso “linee di schieramento modificate nel prossimo futuro”.

9 ottobre, 08:40

Ursula von der Leyen: "Ora tutte le parti devono rispettare l'accordo"

Anche Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha accolto con favore l’intesa raggiunta tra Israele e Hamas, sulla base del piano elaborato dagli Stati Uniti. “Ora - scrive Von der Leyen su X - tutte le parti devono rispettare pienamente i termini dell’accordo”.

9 ottobre, 08:08

Pizzaballa: "Bella notizia, strada verso pace lunga ma bisogna iniziare in qualche modo"

“Indubbiamente è una bella notizia. La strada verso la pace è lunga ma bisogna cominciare in qualche modo. Questi gesti, soprattutto la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri, il parziale, almeno iniziale ritiro dell’esercito israeliano, danno quella fiducia necessaria per continuare”. Con queste parole il patriarca latino di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa, commenta l’accordo sul cessate il fuoco tra Hamas e Israele.

“Questa prima fase ne aprirà delle altre - aggiunge - e creerà un clima nuovo che aiuterà anche nella distribuzione degli aiuti. Tornare alla normalità, alla vita ordinaria non si potrà ancora perché la situazione è disastrosa ma è necessario cominciare a ripensarla”

9 ottobre, 08:07

L'accordo e il ruolo di Donald Trump: le considerazioni del collaboratore RSI a Gerusalemme, Michele Giorgio

9 ottobre, 08:06

Fonti statunitensi: necessari altri negoziati su disarmo Hamas e governance Gaza

L’accordo tra Israele e Hamas annunciato ieri sera riguarda i primi passi di un quadro di pace a Gaza sostenuto dagli Stati Uniti, ma non la totalità del piano radicale in 20 punti presentato la scorsa settimana dal presidente Donald Trump. Lo sottolineano funzionari statunitensi a conoscenza dei negoziati, citati da ABC News. Le fonti del media statunitense affermano che i colloqui si sono concentrati quasi esclusivamente su ciò che accadrà nei primi giorni e settimane dell’accordo: il ritiro parziale israeliano da Gaza e lo scambio di quasi 50 ostaggi tra vivi e morti con prigionieri palestinesi. Alcuni dei punti più difficili come la governance di Gaza e il disarmo dei combattenti di Hamas dovranno ancora essere negoziati in futuro, sottolineano i funzionari Usa.

9 ottobre, 08:04

Trump forse parlerà davanti al Parlamento israeliano

Il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato che intende accettare l’invito del premier israeliano Benjamin Netanyahu a parlare alla Knesset (il Parlamento israeliano, ndr.), secondo quanto riportato da Axios.

“Vogliono che tenga un discorso alla Knesset e lo farò sicuramente se lo vorranno”, avrebbe detto Trump definendo “eccellente” la sua conversazione telefonica con Netanyahu avvenuta dopo la firma degli accordi tra lo Stato ebraico Hamas sulla prima fase del piano di pace. CNNha riferito che Israele si sta preparando per una possibile visita di Trump all’inizio della prossima settimana.

9 ottobre, 08:02

Esercito israeliano "pronto a qualsiasi scenario"

Le Forze di difesa israeliane (IDF) affermano che il capo di Stato maggiore Eyal Zamir ha emesso stanotte un ordine affinché le truppe “si tengano pronte a qualsiasi scenario”, mentre l’esercito si prepara al ritorno degli ostaggi e a un parziale ritiro delle forze nella Striscia di Gaza come parte dell’accordo di cessate il fuoco raggiunto tra Israele e Hamas.

Una dichiarazione delle IDF citata dai media israeliani afferma che i soldati opereranno “in conformità con gli ordini del livello politico e le fasi dell’accordo, e con responsabilità, salvaguardando al contempo i nostri soldati”. L’esercito inoltre ha affermato che “continuerà ad agire per realizzare gli obiettivi della guerra e per salvaguardare i cittadini dello Stato di Israele su tutti i fronti”.

9 ottobre, 07:59

Trump: ostaggi e salme di ritorno forse lunedì

Donald Trump ha affermato mercoledì che gli ostaggi saranno probabilmente “di ritorno lunedì”. Lo ha dichiarato durante un’intervista concessa alla rete Fox News dopo l’annuncio di un accordo per un cessate il fuoco a Gaza tra Hamas e Israele.

“Penso che gli ostaggi saranno di ritorno lunedì (...) questo includerà i corpi dei morti”, ha dichiarato il presidente statunitense. Delle 251 persone rapite durante l’attacco senza precedenti del movimento islamista palestinese contro Israele il 7 ottobre 2023, 47 sono ancora ostaggi a Gaza, di cui 25 sono morte secondo l’esercito israeliano.

9 ottobre, 07:57

ONU, Guterres: "Rispettare pienamente i termini del piano di pace"

IIl segretario generale dell’ONU Antonio Guterres ha accolto con favore mercoledì l’accordo annunciato da Donald Trump tra Israele e Hamas sulla prima fase del suo piano di pace per Gaza. Ha invitato tutte le parti coinvolte a “rispettarne pienamente i termini”.

“Tutti gli ostaggi devono essere liberati in modo dignitoso. Deve essere raggiunto un accordo di cessate il fuoco permanente. I combattimenti devono cessare una volta per tutte (...). La sofferenza deve finire”, ha dichiarato in un comunicato, assicurando che l’ONU era pronta ad “aumentare la fornitura di aiuti umanitari sostenibili e basati su principi” e a partecipare alla ricostruzione del territorio palestinese devastato.

9 ottobre, 07:55

I principali punti del piano di pace di Donald Trump

9 ottobre, 07:54

Sì alla prima fase del piano di pace: la notizia