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La Turchia che non t'aspetti (4)

Storia di Emirali Urtekin e della sua idea di creare la "Tin Band", gruppo musicale di operatori ecologici del distretto di Çankaya

  • 22 giugno 2018, 08:26
  • 23 novembre, 01:12
03:13

La biblioteca dei lavoratori

RSI/Cristiano Tinazzi - Ruben Lagattolla 22.06.2018, 07:30

  • ©Ruben Lagattolla

Ogni lavoro ha un suo lato musicale. Bisogna solo essere capaci di trovarlo.

È quanto hanno fatto - riuscendoci - gli operatori ecologici di Ankara, che ripropongono classici della musica tradizionale turca e rivisitazioni di pezzi internazionali, come l'italianissima canzone partigiana 'Bella Ciao'. Finito il turno di lavoro, rimessi i camion nel parcheggio, un gruppo di loro prende ramazze, bidoni e contenitori per la differenziata e si trasforma nella "Tin Ban", questo il nome del gruppo musicale. Ma i lavoratori del distretto di Çankaya, guidati dal manager delle risorse umane Emirali Urtekin, non si sono limitati a creare soltanto un gruppo musicale: hanno infatti aperto una biblioteca a disposizione dei lavoratori e della collettività con migliaia di libri e riviste recuperate dalla spazzatura. Oltre cinquemila i testi presenti sugli scaffali, in un luogo dove si trova anche una caffetteria e tavolini per la lettura. E migliaia sono ancora quelli in attesa di catalogazione.

Questa particolare struttura, a metà tra un deposito automezzi e una comune di lavoratori, ci riserva altre sorprese: infatti è basata tutta sul riutilizzo dei materiali finiti nelle discariche, come le luci nei corridoi degli uffici, ricavati da pezzi di tubi di rame o le fioriere create con i copertoni usati dei camion. Qui si trova anche un'area sociale e un parruchiere unisex, ovviamente gratuito, a disposizione dei dipendenti.

Cristiano Tinazzi

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