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Rada, i miliziani anti Isis

Libia, il paese dei tre governi e della Forze speciali di deterrenza, un corpo di polizia davvero unico

  • 26 marzo 2016, 08:30
  • 7 giugno 2023, 18:23

Libia e la milizia di Rada - di Cristiano Tinazzi

RSI Info 26.03.2016, 08:25

Libia. Un Paese diviso tra due governi, quello di Tripoli (controllato da un'alleanza di milizie e movimenti guidati dalla città di Misurata e dal vecchio parlamento) e quello di Tobruk, legato al nuovo parlamento uscito dalle elezioni del giugno 2014 e sostenuto militarmente dal generale dell'esercito libico Khalifa Haftar.

Da pochi giorni, a complicare il già frammentato quadro politico e istituzionale del Paese, c'è un terzo governo, l'unico riconosciuto dalle Nazioni Unite e guidato dal designato premier Fajez al Serraj, che però non ha nessun potere reale, visto che ha sede a Tunisi e non ha possibilità, al momento, di insediarsi a Tripoli.

Prosegue dunque, per la Libia, quel periodo di forte instabilità causato dal permanere, dalla caduta del regime del Colonnello Muhammar Gheddafi nel 2011, di gruppi pesantemente armati ed espressione di interessi locali, etnici, religiosi e politici. Una situazione che è peggiorata dall'agosto 2014, quando, dopo le elezioni di giugno, gli scontri tra vecchio e nuovo parlamento hanno messo a ferro e a fuoco Tripoli. La milizia di Rada (Forze Speciali di deterrenza), guidata dall'islamista Abdulraouf Kara, è una delle milizie più organizzate e temibili della capitale. Una vero e proprio corpo speciale di polizia che combatte i trafficanti di droga e alcol e un nemico ancora più pericoloso: l'autoproclamato stato islamico (Isis). Dall'attentato all'hotel Corinthia del 2015 al recente caso di Sabratha che ha coinvolto quattro cittadini italiani è Rada a combattere l'Isis in Tripolitania.

Cristiano Tinazzi

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