Scetticismo, sfiducia, rabbia. Questi sono i sentimenti più diffusi tra i residenti di Kensington, a Londra, alla vigilia della prima udienza per il rogo della Grenfell Tower. Fin da subito le promesse della premier erano state accolte con estrema diffidenza dalla comunità locale.
Theresa May non aveva perso tempo a predisporre una commissione d’inchiesta per garantire giustizia alle vittime. Ma il tempo ha dato ragione a chi non le credeva, temendo un accertamento dei fatti orfano delle responsabilità.
Il rogo è stato spento, ma tra le persone coinvolte nel dramma la cicatrice fatica a rimarginarsi. “Ci sono stati almeno 20 tentativi di suicidio finora, questa è solo la punta dell’iceberg, fino a quando non verrà predisposto per i sopravvissuti un adeguato sostegno”, ha dichiarato Yvette Greenwey, operatrice di Silence of Suicide, impegnata in prima linea nel sostegno psicologico alle vittime del rogo (guarda l’intervista integrale in apertura)
Nomina discutibile
Procedura d’indagine
Giustizia orba
Che le modalità d'indagini fossero destinate ad attirare reazioni controverse è stato chiaro fin dalla nomina di Sir Martin Moore-Bick, a presidente della commissione.
Martin Moore-Bick
Un ex alto magistrato, autore in passato di discusse sentenze negative nei confronti di inquilini sloggiati in malo modo o di immigrati stranieri. Profili identici a molti degli abitanti della Grenfell Tower. Lo scorso agosto, Moore-Bick ha presentato - in una lettera aperta rivolta alla prima ministra - le linee guida che seguirà il suo gruppo di lavoro.
La priorità nell'inchiesta verrà data all’esame delle cause tecniche che hanno provocato l’incendio e il perché del suo fulmineo propagarsi. In contemporanea, si analizzeranno le specificità della struttura e della sua recente ristrutturazione. Ovvero quel rivestimento che - secondo il giudizio degli esperti - avrebbe agito da combustile.
Grenfell Tower, quel che resta
Solo in un secondo momento saranno valutate le procedure di intervento della municipalità locale, lasciando per ultimo le eventuali negligenze e omissioni del Governo.
Una procedura che sembra studiata per trascurare completamente il contesto politico-sociale dentro cui si è consumata la tragedia. L’obiettivo dichiarato della commissione è individuare le responsabilità nella catena decisionale e imprenditoriale, che ha progettato e realizzato gli interventi di ammodernamento. Tralasciando, però, le scelte politiche che negli anni hanno favorito - quando non proprio indirizzato - simili azioni.
Giustizia per Grenfell
“E’ come punire gli esecutori, assolvendo i mandanti”, denunciano i promotori di Justice4Grenfell, un’organizzazione nata proprio per scongiurare una giustizia a metà per le vittime di Grenfell Tower.
Lorenzo Amuso