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Sessione autunnale

“No” degli Stati al riconoscimento della Palestina

Molta carne al fuoco alla Camere - Il Nazionale vuole prolungare la vita della radio analogica e chiede una direttiva sulle PFAS che tenga conto anche degli aspetti economici

  • 9 settembre, 11:24
  • 9 settembre, 13:00
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Un'immagine d'archivio di Palazzo federale

  • Keystone
Di: Agenzie/Redazione RSI Info 

È ricco il menu della sessione autunnale delle Camere federali a Berna: sul tavolo ci sono gli F-35, il finanziamento della 13esima AVS e sei iniziative popolari, tra le quali quelle sulla Svizzera a 10 milioni di abitanti, quella sul canone a 200 franchi e quella sul denaro contante.

01:42

Berna: al via la sessione autunnale del Parlamento

Telegiornale 08.09.2025, 12:30

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9 settembre, 14:52

Distribuzione postale a domicilio da salvare

Il Consiglio nazionale vuole salvare la distribuzione postale a domicilio. Oggi - con 151 voti contro 33 e 11 astenuti - ha approvato una mozione che chiede di mantenere la distribuzione capillare della posta in ogni casa abitata tutto l’anno.

La revisione in corso dell’ordinanza sulla Posta ha sollevato numerose critiche. Stando al progetto, la distribuzione deve essere limitata alle zone con almeno cinque case per ettaro o a un tempo massimo di distribuzione di due minuti.

La limitazione della distribuzione a domicilio proposta dal Consiglio federale comporterebbe “di fatto uno smantellamento dell’attuale rete di distribuzione, in particolare nelle zone rurali, in presenza di fattorie isolate e insediamenti sparsi”, ha affermato Marie-France Roth Pasquier (Centro/FR) a nome della commissione.

9 settembre, 13:38

Migranti e patto UE: "sì" degli Stati, ma a determinate condizioni

La Confederazione dovrebbe partecipare in linea di massima al meccanismo di solidarietà dell’UE per la ripartizione dei migranti, ma a determinate condizioni. Lo ha stabilito oggi il Consiglio degli Stati per 37 voti a 6 durante l’esame del Patto sulla migrazione e l’asilo dell’UE.

Dopo il “no” del Nazionale, lo scorso giugno, oggi la Camera dei cantoni ha seguito invece le raccomandazioni della sua commissione preparatoria, optando per il compromesso da essa elaborato e stabilendo, con 27 voti a 14, che la Confederazione potrà adottare misure di solidarietà solo se gli Stati di Dublino essenziali per la Svizzera, come l’Italia, rispetteranno i loro obblighi nei confronti della Confederazione: ossia riammettendo quei migranti arrivati sul proprio territorio che hanno inoltrato richiesta di protezione.

Il Patto mira a frenare l’immigrazione clandestina in Europa e a limitare la migrazione secondaria nello spazio Schengen, grazie all’armonizzazione e all’ottimizzazione delle procedure di asilo. Dovrebbe entrare in vigore a metà 2026.

“La Svizzera ha tutto l’interesse a migliorare il sistema europeo di asilo”, ha affermato il consigliere federale Beat Jans. Questo Patto, a detta del responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), rappresenta un “compromesso storico” che suggella la solidarietà tra i Paesi europei.

9 settembre, 13:00

Radio in FM: il Nazionale chiede il mantenimento dei canali dopo il 2026

I canali in modulazione di frequenza (FM) debbono essere mantenuti anche dopo la fine del 2026, il termine deciso dal Consiglio federale per la loro soppressione. È quanto ritiene il Nazionale, che ha adottato con 124 voti contro 62 una mozione che chiede al Governo di rinunciare alla prevista disattivazione.

L’atto commissionale chiede all’Esecutivo di prorogare le attuali concessioni in FM o di indire una nuova gara d’appalto per la loro assegnazione a partire dal 1° gennaio 2027. Quanto al termine per la disattivazione, esso dovrebbe essere differito almeno fino alla fine del 2031 e stabilito di concerto con le emittenti radio private. Sul dossier gli Stati debbono ancora pronunciarsi.

9 settembre, 12:05

"No" degli Stati al riconoscimento della Palestina

Gli Stati sono contrari al riconoscimento della Palestina da parte della Svizzera. La Camera dei cantoni, con 27 voti contro 17, si è così opposta all’iniziativa in tal senso presentata dal canton Ginevra.

Per il plenum il riconoscimento di uno Stato compete al Consiglio federale e non al Parlamento. Inoltre nessuna autorità sarebbe al momento in grado di assumersi la responsabilità di uno Stato palestinese, nonché di garantire pace e sicurezza.

Marco Chiesa, a nome della commissione competente, ha quindi ricordato che le ultime legislative palestinesi risalgono al 2006 e vennero vinte da Hamas, organizzazione che il Parlamento, lo scorso dicembre, ha deciso di vietare in Svizzera.

L’iniziativa ginevrina passerà ora al vaglio della commissione di politica estera del Nazionale.

9 settembre, 11:29

Nazionale: agricoltura e PFAS, si tenga conto anche di aspetti economici

In futuro, nel definire i valori limite in agricoltura delle sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) - sostanze chimiche cosiddette “eterne” - si dovrebbero considerare, oltre ai rischi per la salute e l’ambiente, anche le conseguenze economiche.

È quanto ritiene il Consiglio nazionale che oggi, al termine di una sessione straordinaria sul tema, ha approvato in particolare la versione modificata di una mozione dalla Commissione dell’ambiente degli Stati (CAPTE-S) con cui si intende sostenere quei contadini i cui prodotti contengono livelli eccessivamente elevati di questi composti chimici di largo impiego nell’industria.

A nulla sono valsi i tentativi della sinistra di convincere il plenum a non dare troppo peso ai criteri economici rispetto alla protezione della salute e dell’ambiente. Inoltre, vari oratori rosso-verdi hanno deplorato il fatto che la Svizzera non coordini la propria legislazione con quella dell’UE in materia di prodotti chimici.


9 settembre, 11:28

Nazionale: centrali idroelettriche, "sì" a diritto ricorso ambientalisti

I ricorsi contro i 16 progetti di centrali idroelettriche, che figurano nella Legge sull’energia approvata recentemente dal popolo, dovranno essere possibili, a condizione di essere presentati congiuntamente da tre organizzazioni. Lo ha ribadito oggi il Consiglio nazionale.

La posizione della Camera del popolo si oppone frontalmente a quella degli Stati, che per ben due volte hanno escluso qualsiasi ricorso da parte delle organizzazioni ambientaliste contro i 16 grandi progetti idroelettrici, previsti anche in Ticino (Sambuco) e nei Grigioni (Chlus), approvati dall’elettorato un anno fa.

9 settembre, 11:25

Al bando sberle e minacce con i figli

9 settembre, 11:25

Contante nella Costituzione, sì al controprogetto