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Camere federali

Migranti: “sì” condizionato al meccanismo di solidarietà UE

Nella seduta odierna la Camera del popolo si è allineata alla posizione già espressa dagli Stati

  • Ieri, 18:02
  • Oggi, 11:37
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Seconda settimana di lavoro per le Camere, nel quadro di questa sessione autunnale

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Di: ATS/RSI Info 

Proseguono, alle Camere, i lavori di questa seconda settimana della sessione d’autunno. Le sedute dei due rami del Parlamento proseguiranno oggi fino alle 13.00.

Il Nazionale, che discuterà su vari temi, fra i quali la revisione di legge su esecuzioni e fallimenti, si è intanto allineato alla posizione già espressa dagli Stati sul meccanismo di solidarietà UE in materia di migranti: un “sì, condizionato però ad un buon funzionamento del sistema di Dublino nei confronti della Svizzera e all’osservanza, da parte di Paesi importanti come l’Italia, dei loro obblighi sull’ammissione e la riammissione dei richiedenti.

Le due Camere, a seguito di una controproposta degli Stati, dovranno invece risolvere in sede di conciliazione le loro divergenze sul diritto di ricorso delle organizzazioni ecologiste nel quadro della revisione della legge sull’energia.

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Class Action, niente cause collettive in Svizzera

Telegiornale 15.09.2025, 20:00

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Oggi, 15:26

Fedpol: il Nazionale chiede 20 posti in più all’anno

Il Consiglio nazionale ha approvato una mozione della Commissione della politica di sicurezza per aumentare di 20 unità l’organico di Fedpol ogni anno per dieci anni. Con 131 voti favorevoli, 58 contrari e 6 astensioni, la Camera bassa risponde all’aumento della criminalità (+8%) e in particolare di quella digitale (+31,5%). I nuovi profili richiesti includono inquirenti, analisti e specialisti IT. La mozione passa ora al Consiglio degli Stati.

Oggi, 13:58

Media da tutelare meglio di fronte all'IA

I media vanno meglio protetti contro l’utilizzo dei loro contenuti da parte dell’intelligenza artificiale (IA), così come le opere e altre prestazioni coperte dal diritto d’autore. Va in questo senso una mozione espressa dagli Stati, che il Nazionale ha approvato oggi, martedì.

I progressi fulminei nel campo dell’IA, sottolinea Petra Gössi (PLR/SZ), la consigliera agli Stati promotrice dell’atto parlamentare, rimettono in discussione la proprietà intellettuale. Il Nazionale ha così accolto la sua mozione, ma ha anche giudicato il testo troppo rigido e con troppo poco margine di manovra in funzione dell’attuazione. Una versione emendata è stata così votata con 121 voti a favore, 66 contrari e 8 astensioni. La stessa sarà ora presa in esame dagli Stati,

Oggi, 11:49

Stati, 3 miliardi e mezzo per il traffico regionale viaggiatori

Il traffico regionale viaggiatori (TRV) deve beneficiare di 3,525 miliardi di franchi per il periodo 2026-2028, ossia 160 milioni in più di quanto chiesto dal Consiglio federale. Lo hanno deciso oggi gli Stati, approvando il relativo credito, con 37 voti contro 2 e 2 astenuti. Il dossier passa ora al vaglio del Nazionale.

L’Esecutivo aveva chiesto 3,365 miliardi: un ammontare che tiene conto di una riduzione del livello dei fondi federali destinati al trasporto regionale dal 2027, in linea con il pacchetto di sgravio del Governo.

Il TRV, che comprende l’offerta di treni e autobus regionali (non a lunga percorrenza, né i trasporti urbani), nonché singoli collegamenti con impianti a fune e battelli, viene utilizzato ogni giorno da circa 2,5 milioni di persone.

Oggi, 11:07

Legge energia e diritto di ricorso: ancora fumata nera agli Stati

Ancora una fumata nera stamani, agli Stati, sul diritto di ricorso delle associazioni ambientaliste nel quadro della revisione della legge sull’energia, che ha l’obiettivo di accelerare la realizzazione di nuovi progetti idroelettrici.

Il plenum ha infatti mantenuto alcune divergenze col Nazionale, inviando il dossier in conferenza di conciliazione. La Camera del popolo vuole che i ricorsi restino possibili, unicamente se presentati congiuntamente da tre organizzazioni. Ma gli Stati, che finora si erano espressi per stralciare completamente tale diritto, hanno ora elaborato una loro controproposta: il diritto di ricorso rimarrà a livello cantonale, ma in caso di disaccordo i dossier non potranno più essere contestati davanti al Tribunale federale (TF).

Questa soluzione ha ottenuto 33 voti contro 11. Competerà ora alla conferenza di conciliazione individuare una soluzione in grado di mettere d’accordo tutti su questo elemento normativo e anche su rimanenti divergenze.

Oggi, 10:55

Migranti e meccanismo di solidarietà UE: il Nazionale sostiene

In linea di massima la Svizzera parteciperà al meccanismo di solidarietà dell’Unione Europea per la ripartizione dei migranti, ma a determinate condizioni. Dopo gli Stati, stamani anche il Nazionale ha sostenuto il Patto dell’UE sulla migrazione e l’asilo.

Dopo il “no” all’entrata in materia nel giugno scorso, oggi la Camera dei popolo - con 101 voti contro 72 e 22 astenuti - ha seguito invece la Camera dei cantoni su questa parte del nuovo Patto sulla migrazione. A pronunciarsi contro sono stati il gruppo UDC e parte del PLR, mentre parte dei Verdi e del PLR si sono astenuti.

Il Patto ha l’obiettivo di frenare l’immigrazione clandestina in Europa e di limitare la migrazione secondaria nello spazio Schengen, grazie all’armonizzazione e all’ottimizzazione delle procedure di asilo.

Il meccanismo di solidarietà, che rappresenta l’aspetto centrale e anche più controverso, è obbligatorio per i 27 Stati membri dell’Unione, ma non per la Svizzera: esso si prefigge di mitigare la pressione sui Paesi mediterranei, che sono sollecitati da una maggiore pressione migratoria. La solidarietà si esplicita attraverso rilocalizzazioni, contributi finanziari o prestazioni alternative come, ad esempio, l’invio di personale specializzato.

Il Nazionale ha così precisato che la Confederazione adotterà misure di solidarietà a condizione che il sistema di Dublino funzioni bene nel complesso nei confronti della Svizzera e che i Paesi importanti per la Svizzera, come l’Italia, rispettino i loro obblighi in materia di ammissione e riammissione dei richiedenti.

I Cantoni, inoltre, andranno consultati in anticipo. Il dossier torna ora agli Stati per l’esame di alcune divergenze minori.

Ieri, 20:54

Anche il Nazionale vuole un esercito più flessibile, via il numero massimo di soldati

Il limite massimo di effettivi in grigioverde - ora 140 mila soldati - va stralciato dall’ordinanza sull’organizzazione dell’esercito (OEs) per dare all’armata maggiore flessibilità. Ne è convinto il Consiglio nazionale, che oggi (lunedì) - dopo un acceso dibattito - si è pronunciato in tal senso.

Nel contempo la Camera del popolo ha proposto di precisare nell’OEs che l’esercito dispone di un effettivo regolamentare di almeno 100 mila persone soggette all’obbligo di prestare servizio militare. Le modifiche mirano a garantire un organico adeguato alle forze armate e rispondere all’esigenza di conciliare la vita militare e la vita professionale e privata delle persone tenute a prestare servizio. Il quadro legislativo in discussione permette all’esercito di rispondere ai bisogni dei suoi membri e di adattarsi alle nuove condizioni, ha sostenuto il ministro della Martin Pfister.

Il dossier ritorna al Consiglio degli Stati.

Ieri, 20:35

Stati, l’aiuto sociale per l’asilo dev’essere inferiore rispetto a residenti

L’aiuto sociale versato ai richiedenti asilo, le persone ammesse provvisoriamente e le persone con statuto S, dovrebbe essere sempre inferiore a quello accordato alla popolazione residente, a prescindere che abbiano un permesso di dimora o lo ottengano in un secondo tempo.

È l’obiettivo cui mira la mozione del “senatore” Marco Chiesa (UDC/TU) approvata oggi dal Consiglio degli Stati per 22 voti a 17. L’oggetto va al Nazionale.

Il consigliere agli stati ticinese ha motivato la sua richiesta con la cattiva situazione delle finanze federali. I contributi federali di aiuto sociale per i migranti sono stati pari a un miliardo di franchi nel 2023 e per il 2025 sono stati messi a preventivo quasi due miliardi di franchi, ha messo in guardia Chiesa, secondo cui questi importi aumenteranno ancora nei prossimi anni per raggiungere 2,4 miliardi nel 2028.

Ieri, 20:32

Sicurezza privata, no a una regolamentazione federale

La fornitura di prestazioni di sicurezza private non vanno disciplinate a livello nazionale (ora è a livello cantonale). È quanto pensa il Consiglio degli Stati che, contro il parere del Governo, ha respinto per 24 voti a 21 una mozione del Nazionale. Il dossier è liquidato.

Sia il Consiglio federale che la maggioranza della commissione, anche se per 6 voti a 5, chiedevano di approvare la mozione. A loro avviso, la sicurezza è un settore sensibile e una soluzione federale garantirebbe una maggiore trasparenza e una migliore qualità dei servizi nonché l’applicazione di standard minimi.

Stando a diversi oratori, con la normativa attuale le imprese di sicurezza private possono offrire i loro servizi in tutta la Svizzera secondo il diritto del loro Cantone di sede, col rischio che lo standard sia dettato dalle autorità cantonali con il livello di disciplinamento più basso (e i salari più bassi è stato sottolineato in aula). Argomentazioni che non hanno convinto una parte del plenum, secondo cui una regolamentazione nazionale porterà a una concentrazione di grandi fornitori, ad aumenti dei prezzi e a un incremento della burocrazia. Invece di una regolamentazione nazionale, i Cantoni dovrebbero invece trovare soluzioni semplici e pragmatiche, come hanno fatto quelli romandi con un concordato.

Ieri, 19:48

Difesa e sicurezza, la Svizzera “discuta di un partenariato con l’UE”

La Svizzera dovrebbe avviare discussioni con l’Unione europea (UE) al fine di aprire negoziati su un accordo di partenariato in materia di sicurezza e difesa. Lunedì il Consiglio nazionale ha approvato con 124 voti contro 61 una mozione della commissione in tal senso.

Il contesto europeo in materia di sicurezza è profondamente cambiato da quando il governo americano si sta gradualmente ritirando dall’architettura di sicurezza europea, si legge nella mozione. Quest’ultima si sta ricostruendo e la Svizzera deve contribuire a questo processo. Un tale ravvicinamento non sarebbe contrario al diritto di neutralità, ha affermato Fabian Molina (PS/ZH) a nome della commissione.

Il Consiglio federale è favorevole al testo. Già a giugno aveva annunciato la sua volontà di concludere un partenariato in materia di difesa e sicurezza con l’UE. I partenariati non sono giuridicamente vincolanti, ha precisato il ministro della difesa Martin Pfister. L’UDC si è opposta. Il Consiglio degli Stati deve ancora pronunciarsi.

Ieri, 19:38

Anche gli Stati per garantire i diritti politici a persone con disabilità mentali

Tutti i cittadini svizzeri maggiorenni, anche i disabili psichici e chi è sottoposto a curatela generale, devono avere gli stessi diritti e doveri politici. Lo chiede una mozione della Commissione delle istituzioni politiche del Nazionale approvata oggi (lunedì) anche dal Consiglio degli Stati per 29 voti a 13 e 2 astensioni. Il dossier è trasmesso al Consiglio federale.

Secondo la Costituzione, le persone “interdette per infermità o debolezza mentali” non godono attualmente dei diritti politici. Questo esclude circa 16 mila persone in Svizzera dal diritto di voto, stando alla commissione.

Questa esclusione si basa sull’idea che le persone con disabilità che necessitano della protezione di una curatela generale o di un rappresentante per affrontare la vita quotidiana, non siano in grado di formarsi un’opinione politica. La realtà è diversa, stando alla commissione: come nel resto della popolazione anche in questo gruppo vi sono persone che vogliono essere attive politicamente e altre che non si reputano in grado di affrontare temi politici.

Ieri, 18:47

Organizzazione dell’esercito, il Nazionale entra in materia

Con 126 voti contro 61, il Consiglio nazionale è entrato in materia sul progetto di revisione dell’Ordinanza sull’organizzazione dell’esercito (OEs). Ora dovrà affrontare diverse proposte di modifica del Consiglio federale. Si tratta in particolare della durata della scuola reclute e dell’organico dell’esercito.

La sinistra ha tentato invano di bocciare l’entrata nel merito su uno dei tre progetti di revisione, ovvero quello relativo all’organico dell’esercito. Ma la proposta di Balthasar Glättli (Verdi/ZH) non ha fatto breccia tra i parlamentari. Nel progetto governativo si preconizza la possibilità di aumentare temporaneamente l’organico massimo attualmente consentito di 140’000 militari in caso di minacce.

Il Consiglio degli Stati aveva già discusso il pacchetto di riforme a giugno, approvando alcune proposte di modifica e respingendone altre. La Camera dei Cantoni si era in particolare detta d’accordo di rendere l’esercito più flessibile per rispondere alle esigenze dei soldati.

Ieri, 18:00

Definitivamente bocciata l'introduzione dell'azione collettiva

“No” all’introduzione in Svizzera dell’azione collettiva poiché porterebbe un’americanizzazione della giustizia elvetica e danneggerebbe l’economia. Dopo il Consiglio nazionale nel marzo scorso, anche quello degli Stati non è entrato in materia oggi (30 voti a 13 e 2 astensioni) su una modifica del Codice di diritto processuale civile (CPC). Secondo la maggioranza, il diritto vigente consente già di trattare la maggior parte dei casi e il disegno del Consiglio federale comporta un certo numero di rischi per la piazza economica. Con questo “no” dei “senatori”, il disegno del Consiglio federale, presentato nel 2021, è definitivamente archiviato.


Ieri, 17:58

Nazionale: il DDPS ha molti più addetti alla comunicazione

Il numero di collaboratori nel settore della comunicazione presso il Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) è il doppio o più del doppio rispetto a quello degli altri dipartimenti. È quanto emerge dalla risposta del Cancelliere della Confederazione Viktor Rossi a un quesito del consigliere nazionale Thomas Hurter (UDC/SH) alla tradizionale “Ora delle domande” del lunedì.

Ieri, 17:56

Nazionale: oltre cento milioni per la Ginevra internazionale

Un credito di 130,4 milioni di franchi a favore della Ginevra internazionale allo scopo di rafforzare il ruolo della Svizzera quale Stato ospite nel periodo 2026-2029 e contrastare la concorrenza internazionale. Li ha stanziati oggi il Consiglio nazionale con 131 voti contro 64.

Ginevra, sede di 43 organizzazioni internazionali, centinaia di ONG e rappresentanze di 183 Stati, è un pilastro della diplomazia multilaterale, e contribuisce all’elaborazione di norme internazionali e allo sviluppo di soluzioni innovative in settori come diritti umani, salute e ambiente, con un indotto economico annuo di circa 4 miliardi di franchi per la Svizzera, è stato sottolineato.

Il dossier va al Consiglio degli Stati.