Oltre 50'000 morti nel mondo

“I soldati non vanno in guerra senza armi, perché noi veniamo mandati al fronte senza protezione”? Una trentina di infermieri, rispettando le distanze sociali, ha manifestato giovedì davanti a un ospedale di New York, il Montefiore nel Bronx, per denunciare la carenza di mascherine, camici e altro equipaggiamento necessario per difendersi dal contagio mentre sono al lavoro per curare i pazienti affetti da coronavirus. Benny Mathew, un infermiere di 43 anni, ha spiegato di aver contratto il COVID-19 curando quattro malati senza le necessarie protezioni. Il 21 marzo ha smesso di lavorare, con sintomi come tosse e mal di testa. Il 25 il test era positivo, ma il 28, passata la febbre, vista la carenza di personale gli è stato chiesto di tornare operativo. “Avevo paura di contagiare i colleghi e i ricoverati con altre patologie”, ha affermato. Nello Stato di New York si contano oltre 90’000 casi confermati e 2’300 morti.

Un giovane paziente ricoverato a Torino per COVID-19 scopre di avere un tumore e viene operato d’urgenzaUn giovane paziente ricoverato a Torino per Covid-19 scopre di avere un tumore e viene operato d’urgenza

È la prima canzone scritta nella lingua di Dante dal cantautore britannico di origini italiane e con un forte legame con il Ticino, vista l’adolescenza passata a Lugano. Per scrivere “Andrà tutto bene” Jack Savoretti si è fatto aiutare dai fan italiani, come si vede nel toccante video

Donald Trump è stato sottoposto per la seconda volta al test del coronavirus ed è nuovamente risultato negativo. Lo rende noto la Casa Bianca, sottolineando che il presidente è in salute e non ha sintomi.

Scene drammatiche a Guayaquil, la città più colpita dal coronavirus nel paese sudamericano

Il servizio realizzato da Chiara Camponovo e Gioie Di Stefano “L’epidemia delle bufale”, passato durante lo speciale Informazione della RSI, approfondisce la problematica delle fake news che sta accompagnando quella del coronavirus. L’avvocato Gianluca Padlina: “Chi crea notizie del genere rischia di vedersi confrontato con un procedimento penale”.

Con 84’600 casi di coronavirus, anche la Germania (dopo Italia, Spagna e Stati Uniti) ha superato per numero di contagi la Cina, che attualmente ne conta 82’432, secondo il conteggio della Johns Hopkins University.

Visite in studio ridotte al minimo, anche per proteggere i pazienti stessi: il lavoro dei medici di famiglia è cambiato completamente con la pandemia di COVID-19. Sempre attaccati al telefono, si sono trasformati in operatori di telemedicina, monitorando a distanza i pazienti non gravi ed effettuando test.

Il servizio di Michele Rauch e Olmo Invernizzi “L’emergenza corre sul filo” racconta il nuovo modo di operare di questa categoria, che sempre più spesso costituiscono il primo contatto medico per le persone affette da coronavirus

“I contagi tra il personale sono contenuti, dovrebbero essere una trentina da noi”: lo ha detto al dottoressa Rita Monotti, al fronte all’ospedale La Carità di Locarno, collegata in diretta durante lo speciale coronavirus dell’informazione RSI. È un dato che, visto lo stretto contatto con i pazienti nel primo centro COVID-19, viene ritenuto contenuto

La testimonianza di un ticinese che vive a Shenzen, dove lavora come designer d’interni per una marca automobilistica cinese. Lui si chiama Michele Jauch e oggi dalla Cina osserva preoccupato l’emergenza coronavirus in Ticino, dove vivono le sue figlie, la moglie e gli anziani genitori. Guarda il servizio di Andrea Vosti per il Telegiornale

Un ragazzo, a Grenoble, è stato condannato a tre mesi di carcere dopo essere stato colto più volte a violare le regole di quarantena in vigore. Il ragazzo era stato condannato a due mesi di arresti domiciliari martedì, quando la polizia lo aveva sorpreso fuori di casa per la quarta volta in poco tempo. Nella giornata di mercoledì, però, lo stesso è stato colto nuovamente in flagrante, facendo optare il giudice per l’incarcerazione.

I casi confermati di covid-19 nel mondo hanno superato il milione, secondo i dati aggregati forniti dalla Johns Hopkins University.

La Banca mondiale mette a disposizione fino a 160 miliardi di dollari sull’arco dei prossimi 15 mesi per contrastare le conseguenze sulla salute ed economiche della pandemia. In una prima fase, l’istituzione internazionale con sede a Washington ha sbloccato 1,9 miliardi destinati a misure sanitarie in 25 paesi in via di sviluppo.

In diretta ora su La1, su rsi.ch e su Facebook RSInews lo speciale dell’informazione della RSI dedicato alla crisi del coronavirus. In scaletta un reportage dal fronte, girato all’ospedale La Carità di Locarno, la situazione dei medici di famiglia e la diffusione delle bufale sul tema COVID-19

Il Governo portoghese ha deciso di rinforzare le misure di confinamento in vista del weekend pasquale, chiudendo in particolare tutti gli aeroporti dal 9 al 13 aprile. La popolazione non potrà lasciare il comune di residenza se non per lavorare in uno dei settori ancora autorizzati a operare in questa fase di stato di emergenza, che è stata prolungata fino al 17 aprile. “È un periodo critico e bisogna assolutamente limitare la circolazione all’interno del paese”, ha spiegato il premier Antonio Costa. L’epidemia in terra lusitana avanza più lentamente che nella vicina Spagna, ma ha comunque già causato oltre 200 morti

Non è una cameriera svizzera il cosiddetto “paziente zero” del coronavirus a Ischgl, nota località sciistica nell’est del Tirolo e al confine settentrionale della Bassa Engadina. Contrariamente a quanto annunciato in precedenza la donna non si è ammalata il 5 febbraio ma il 5 di marzo. In una comunicazione diffusa nel tardo pomeriggio, il ministro della Sanità austriaco Rudolf Anschober ha corretto le informazioni date questa mattina sulla catena dell’infezione nella località sciistica tirolese, alla quale si riconducono oltre 600 casi nella sola Austria e più di 2’500 di turisti di tutta l’Europa

La Catena della solidarietà, visto il successo della raccolta, lancia un appello a “organizzazioni attive nella distribuzione di derrate alimentari”

È sempre più diffuso nel mondo l’uso di un’applicazione per tracciare la diffusione del coronavirus. “Il rispetto della privacy deve restare al centro”, è però il monito dell’Unione europea ai Governi e agli operatori di telecomunicazioni. Nel mondo una ventina di paesi - dagli Stati Uniti all’India, da Singapore alla Germania - hanno adottato o stanno adottando diversi sistemi di tracciamento. Con gli esempi apripista di Corea del Sud e Cina, più invasivi e meno applicabili in Europa dove è in vigore da maggio 2018 il regolamento sulla Privacy (Gdpr), a cui però all’app sono stati abbinati tamponi a tappeto. “Non escludiamo a priori l’utilizzo delle app nazionali, ma il rispetto della privacy deve restare al centro”, avverte il commissario europeo Thierry Breton, aggiungendo che Bruxelles è al lavoro su “algoritmi capaci di anticipare i picchi dell’epidemia che si basano su dati aggregati che una volta usati verranno distrutti”.

La crisi di coronavirus ha messo in ginocchio anche il settore dei lavoratori a domicilio, che non possono beneficiare di alcuna indennità

Sono 471 le persone morte in 24 ore negli ospedali francesi a causa del coronavirus, un dato che porta a 4’503 decessi il totale dall’inizio della pandemia. I contagi confermati sono 56’989, i pazienti ricoverati 26’246 e quelli in terapia intensiva 6’399. Per la prima volta sono stati forniti dati “molto parziali” riguardanti anche le case per anziani, dove i decessi registrati sono 884

Non sono i corona-bond chiesti da Italia e Spagna, ma l’Unione Europea si muove per mitigare le conseguenze economiche del coronavirus

Negli Stati Uniti sono 6,6 milioni le richieste di disoccupazione in una settimana. È il numero reso noto poche ore fa dal Dipartimento del Lavoro e che va ad aggiungersi ai 3,3 milioni della settimana prima. Un record senza precedenti, che conferma l’impatto del coronavirus sull’economia americana. Gli oltre 2’000 miliardi di dollari già stanziati dal Congresso non basteranno e ci sono anche altre conseguenze collaterali che fanno sentire il loro effetto: la difficoltà a pagare affitti e mutui e la perdita della copertura sanitaria collegata al posto di lavoro. Le spiegazioni in diretta al Radiogiornale sono del corrispondente da Washington Emiliano Bos

Il numero dei morti per Coronavirus nel mondo ha superato la soglia di 50.000, secondo il conteggio della Johns Hopkins University.

Dopo le primarie in diversi Stati, il partito democratico negli Stati Uniti ha rinviato anche la convention, che deve designare il candidato che affronterà Donald Trump nelle presidenziali del 3 novembre. Inizialmente previsto dal 13 al 16 luglio a Milwaukee, nel Wisconsin, l’appuntamento che riunirà migliaia di delegati è stato spostato di un mese, al 17 agosto

Sono 13’915 i morti dopo aver contratto il coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 760. Mercoledì l’aumento era stato di 727. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile italiana stasera. I malati di coronavirus nella Penisola sono complessivamente 83’049, con un incremento rispetto a ieri di 2’477. Ieri l’aumento era stato di 2’937 casi. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - è di 115’242. Sono 18’278 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1’431 in più di ieri. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 1’118. Per quanto riguarda la Lombardia, i ricoverati non in terapia intensiva per Covid sono 11’762, 165 in meno di ieri: lo ha detto il vicepresidente della Lombardia Fabrizio Sala in diretta Facebook spiegando che i morti sono stati 367 (in tutto 7’960). Il totale dei positivi è 46’065, ovvero 1’292 in più di ieri, i ricoverati in terapia intensiva sono 1351, nove più di ieri. “Stiamo cominciando a uscire dalla più grave emergenza” ha sottolineato Sala anche se “con l’epidemia dovremo vivere per parecchio tempo”.

Il presidente Vladimir Putin ha annunciato oggi che il periodo di auto-isolamento in Russia verrà prolungato fino alla fine aprile. La decisione è stata rafforzata dal fatto che il “lockdown” finora adottato su suolo russo sta aiutando a contenere i numeri dell’epidemia. Non si lavorerà per un mese, ma continuando a ricevere il salario. Le singole regioni potranno modulare le norme di confinamento e decidere quali attività essenziali mantenere aperte. I dati ufficiali raccolti finora da Mosca hanno registrato 30 decessi e 3’548 contagi.

“Io ho sottovalutato la cosa: sono andata a tutti i carnevali e anche in altri locali”: a parlare è Mariella, 29 anni, che si è ammalata di COVID-19, è stata ricoverata alla Clinica Moncucco e intubata. Ora vede l’uscita dal tunnel, ma avverte i giovani: la minaccia del coronavirus non va presa sottogamba

La crisi coronavirus non ha risparmiato neppure il settore dei media, tanto da spingere Syndicom e l’associazione professionale Impressum a chiedere aiuti per la stampa. Nonostante l’informazione giochi un ruolo importante nel superamento dell’emergenza, la pandemia in corso sta mettendo l’industria mediatica svizzera in una delle peggiori crisi della sua storia. I ricavi pubblicitari stanno infatti crollando al punto da minacciare la sopravvivenza di numerose testate giornalistiche, di radio e televisioni locali e di siti web giornalistici. Le organizzazioni hanno quindi fatto appello al Consiglio federale, al Parlamento e ai Cantoni affinché adottino misure urgenti per preservare un settore che è essenziale per la democrazia diretta. Il Consiglio federale, dal canto suo, ha già stanziato un pacchetto di aiuti per la prossima estate, ma considerando il drastico crollo della pubblicità potrebbe però rivelarsi troppo tardi per alcuni di questi media.

Lo stage osservativo resta obbligatorio, anche in strutture di supporto alla lotta al COVID-19, per quegli studenti che frequentano il modulo complementare per accedere ai curricula sanitari della SUPSI, come quelli di ergoterapia e fisioterapia. La decisione, presa dal canton Ticino e applicata da lunedì, fa discutere. “Assicurare la loro protezione e dare mansioni adeguate alle loro competenze sono la nostra prima preoccupazione”, giustifica Sara Grignoli Mammoli, della divisione della formazione professionale. Chi volesse rinunciare potrà farlo, ma perderà l’anno. Il servizio è di Francesca Torrani

“Abbiamo perso la mamma pochi giorni fa ed è stato ancor più doloroso perché ci era stato negato di farle visita”: il divieto, per i parenti, di andare a trovare i pazienti in ospedale riguarda anche chi non ha contratto il coronavirus. Questo rende ancor più difficile il distacco per le famiglie di coloro che poi, in un nosocomio o in una casa per anziani, muoiono. Lorenzo Boscolo ha raccolto due testimonianze

La malattia negli anziani per la prima volta pone i medici di fronte a un dilemma etico: dover prendere in considerazione non più solo il benessere del paziente ma anche il cosiddetto “interesse collettivo”. “È una situazione nuova per me dopo 40 anni di carriera” spiega il dottor Franco Tanzi, “di dover tener conto che se alcune risorse vengono impiegate per un paziente con poche possibilità di sopravvivere, magari bisogna riservarle a chi ne ha di più”, visto che i letti in terapia intensiva scarseggiano. Per quanto possibile gli anziani vengono curati nelle strutture in cui risiedono, dove anche se non possono ricevere visite perlomeno conoscono l’ambiente e il personale. Il servizio è di Francesca Calcagno

Un terzo dei decessi per Covid 19 in Ticino (43 fino a ieri) è avvenuto nelle case anziani: questo impressiona ma non scoraggia gli operatori del settore. Fondamentale rimane la condivisione delle esperienze tra chi si è ritrovato sin da subito confrontato con il virus, commettendo magari errori anche se in buona fede, e chi affronta i primi contagi in questi giorni. Fra i primi c’è Fabio Maestrini, direttore degli istituti sociali di Chiasso, dove a Casa Giardino un mese fa si erano rilevati i primissimi casi di contagio in una struttura per anziani e dove a oggi si contano sei decessi e una trentina di casi. Come funziona la vita all’interno, “applicando il concetto di isolamento” ma cercando di restare attivi, lo spiega il servizio di Agata Galfetti. E c’è anche chi era risultato positivo ma oggi non è più in isolamento

Le misure di “lockdown” - messe in atto in diverse parti del mondo per combattere la diffusione del coronavirus - dovrebbero durare almeno 44 giorni per essere efficaci. Lo hanno calcolato gli esperti della University of Southern California in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Social Science Research Network, basato sulle curve epidemiche di 36 paesi e 50 stati Usa. “Ogni rallentamento dell’epidemia è stato raggiunto finora solo con interventi aggressivi”, hanno spiegato gli autori della ricerca. “Tuttavia anche le misure più forti non danno risultati immediati. Questo tipo di indicatori possono dare alle autorità degli obiettivi chiari da perseguire nella pandemia”.

Lo speaker del Parlamento iraniano Ali Larijani è risultato positivo al nuovo coronavirus ed è in quarantena. Il Parlamento ha annunciato la malattia di Larijani giovedì sul suo sito web. Larijani è il più alto funzionario del governo iraniano ad essere risultato positivo al virus.

Da oggi a Berna è operativo un “drive-in” per effettuare un test per la diagnosi veloce del Covid-19 (circa 15 minuti) senza scendere dalla propria vettura. Per accedere alla postazione, che si trova nell’area fieristica della BEA, non c’è bisogno di una raccomandazione del medico, basta compilare un formulario online per scoprire se l’esame è appropriato. Il tutto è aperto anche a persone che non appartengono a gruppi a rischio. Nella postazione il personale medico può effettuare tra i 200 e i 300 test al giorno.

La polizia del canton Argovia intensifica la videosorveglianza per verificare il rispetto delle misure anti-coronavirus. Un’ordinanza straordinaria del Governo autorizza anche l’impiego di videocamere non approvate dal preposto alla protezione dei dati.

L’ordinanza del Consiglio federale sul Covid-19 vieta tutti i raduni di più di 5 persone. Per far rispettare e controllare queste misure, l’ordinanza argoviese - in vigore da subito e per un massimo di sei mesi - autorizza la polizia ad utilizzare “i sistemi di sorveglianza ottico-elettronici esistenti di spazi accessibili al pubblico per il monitoraggio in tempo reale”. Stando a una nota, l’esecutivo ha esteso la sorveglianza anche “a nuove apparecchiature che non necessitano dell’approvazione del preposto cantonale alla protezione dei dati”. I controlli vengono effettuati in forma anonima e hanno un carattere preventivo.

L’ordinanza speciale, riferisce il Consiglio di Stato, verrà abrogata, per intero o in parte, non appena cadranno le misure abrogate dal Consiglio federale.

La tradizionale apertura primaverile del Lido di Lugano non avrà luogo il 1° maggio, questo a causa dell’emergenza coronavirus. Una nuova data per l’apertura al pubblico delle strutture sportive, comunica la città, sarà definita solo quando vi saranno aggiornamenti positivi sull’evoluzione pandemica e quando saranno abolite le misure restrittive, in particolare il divieto di assembramento, introdotte da Confederazione, Cantone e Comune.

“I posti negli ospedali sono pochi, non possiamo permetterci di darne ai turisti” e “potreste essere contagiati e tornare a casa con il virus”: sulle onde di SRF anche Giorgio Merlani lancia il suo appello per evitare il consueto esodo verso sud in occasione delle prossime vacanze pasquali

Secondo i dati raccolti dall’agenzia di stampa France Presse, in Africa l’emergenza coronavirus ha fatto registrare finora 238 vittime e 6’500 contagi. Lo Stato più colpito è il Sudafrica, confrontato con 5 morti e 1’400 persone contagiate dal Covid-19.

Il secondo turno dell’elezione degli esecutivi comunali ginevrini è confermato come previsto per domenica. Il tribunale ha respinto il ricorso presentato da Ensemble à Gauche, SolidaritéS, DAL e MCG, che ritengono che l’organizzazione dello scrutinio in tali condizioni non sia democratico.

I giudici della Camera costituzionale della Corte di giustizia, soppesando gli interessi di un rinvio o del mantenimento, hanno rilevato che “non ci sono stati cambiamenti significativi, anche nelle alleanze politiche o nelle argomentazioni di alcuni candidati”; pur ammettendo che la limitazione delle libertà di espressione e di riunione ha influito sulla campagna, ma al contempo i candidati sono ancora in grado di condurre la campagna tramite Internet e i social network. Date le severe misure imposte per il conteggio, i risultati definitivi non saranno noti fino a martedì sera. In totale, sono 21 (di 45) i comuni del Cantone che devono i propri rappresentanti domenica.

Sarebbe una cameriera svizzera il cosiddetto “paziente zero” del coronavirus a Ischgl, comune austriaco di 1’600 abitanti nell’est del Tirolo e al confine settentrionale della Bassa Engadina. Si è ammalata il 5 febbraio ma solo con lievi sintomi e ora è sana. Lo ha detto in una conferenza stampa odierna il capo della divisione di medicina umana dell’ente sanitario austriaco AGES Franz Allerberger. Solo in Austria, 611 infezioni da Covid-19 sono direttamente attribuibili alla località turistica. La nota stazione sciistica è diventata uno dei principali focolai dell’infezione in Europa e 2’500 turisti contagiati, che hanno poi sparso il virus in mezza Europa, hanno fatto causa contro le autorità tirolesi e la Repubblica austriaca per gravi negligenze: per salvare la stagione non erano stati presi provvedimenti restrittivi se non con ritardo. Si tratta della prima “class action” per la pandemia da coronavirus. Finora era un barista del ristorante dopo-sci “Kitzloch” di Ischgl ad essere accusato di essere la prima persona infetta di averne contagiate molte altre. Invece, secondo l’analisi dell’AGES, la fonte primaria è la cameriera svizzera dello stesso bar, che aveva solo sintomi lievi e non è andata da un medico. Non è chiaro dove la donna abbia contratto la malattia. La settimana scorsa, la procura di Innsbruck ha aperto un fascicolo sulla vicenda di Ischgl per verificare eventuali responsabilità penali.

Sale anche in Olanda il bilancio dei morti a seguito del coronavirus. Nell’ultimo aggiornamento le autorità sanitarie dei Paesi Bassi hanno riferito di un aumento di 166 morti nelle ultime 24 ore, portando così il totale a 1’339 dall’inizio dell’epidemia sul territorio. Rispetto alla giornata di ieri sono stati 1’083 i nuovi casi di contagio registrati (14’697 il totale), mentre le persone che hanno dovuto essere ricoverate sono state 625 (su un totale di 5’784 ospedalizzazioni).

Daniel Koch è intervento per rispondere a una domanda sul progetto europeo Pan-European Privacy Preserving Proximity Tracing (Pepp-Pt), che ha dato vita a un’App che analizza i segnali bluetooth tra smartphone, per rilevare gli utenti che sono stati abbastanza vicini da contagiarsi a vicenda. “Aspettiamo i risultati e poi discuteremo sul da farsi. Al momento non posso ancora prendere posizione”.

Nel Regno Unito il numero dei decessi dovuti coronavirus è salito a 2’921, registrando un incremento del 24% (record negativo di +561) rispetto alla giornata di ieri. Le autorità sanitarie competenti hanno specificato che 44 delle nuove vittime non soffrivano di patologie pregresse. Il totale dei contagi è invece di 33’718 (+4’244), questo a fronte di 163’194 persone testate.

L’incaricato federale per la protezione dei dati, Adrian Lobsiger, invita a non trascurare la tutela della sfera privata, anche se i promotori di queste iniziative garantiscono l’anonimato

Stefan Blättler, presidente della Conferenza dei comandanti di polizia cantonali, dalla conferenza stampa in corso a Berna ha detto che la presenza degli agenti di polizia sulle strade sarà rafforzata nei prossimi giorni. Ha inoltre invitato la popolazione a non recarsi in Ticino per le vacanze pasquali. Le strade, tuttavia, resteranno libere sia sull’asse del San Gottardo, sia su quello del San Bernardino. Non ci sarà alcun divieto, ma i controlli saranno maggiori. Interrogato sulla richiesta di chiudere il Gottardo da parte dei sindaci malcantonesi, Blättler ha detto che spetta alla politica prendere eventualmente questa decisione, ma spera che prevalga il buonsenso dei cittadini.

Considerata la situazione legata alla diffusione del Covid-19 è fondamentale consentire l’accesso alle cure sanitarie a tutta la popolazione. Il Governo ticinese ha quindi deciso la revoca della sospensione assicurativa ai cosiddetti “morosi” di cassa malati fino alla revoca dello stato di necessità sul territorio cantonale. Questo provvedimento temporaneo fa sì che le cure necessarie siano, in ogni caso, prese a carico dalle casse malati.

L’anno scolastico non dovrà essere prolungato a causa dell’emergenza coronavirus e per gli studenti della scuola dell’obbligo sarà considerato valido

Le autorità svizzere hanno aggiornato il bilancio riguardante l’emergenza coronavirus: i nuovi dati forniti parlano di 432 vittime (+54 rispetto a mercoledì) e 18’267 persone contagiate (+1’128) sul territorio confederato.

In Spagna sono 110’238 le persone contagiate dal coronavirus, vale a dire 8’102 in più rispetto a mercoledì. Sono inoltre oltre 10’000 i morti (+950).

Il Belgio supera quota mille morti a causa del coronavirus. Nelle ultime 24 ore sono morte 183 persone, portando il totale dei decessi a 1’011. Lo ha annunciato il virologo Emmanuel André in conferenza stampa, precisando che da ieri si sono avuti 1’384 nuovi casi positivi per un un totale di 15’344 contagi confermati.

Nel Giura la polizia cantonale sta dispiegando una brigata equestre per garantire l’osservanza delle misure di protezione contro il coronavirus. Due poliziotte in uniforme si recheranno nei luoghi più turistici e frequentati del cantone. Sarà prestata particolare attenzione agli assembramenti di oltre 5 persone, vietati dal Consiglio federale, hanno indicato oggi le autorità giurassiane, ricordando che nonostante il bel tempo di questi giorni è essenziale che la popolazione applichi con rigore le misure per frenare la diffusione dell’epidemia.

Sono 3’548 le infezioni da coronavirus finora accertate in Russia. Rispetto a ieri si constata un balzo in avanti di ben 711 casi, stando a quanto comunicato dal centro nazionale di gestione dell’emergenza. Mosca rimane l’epicentro dell’epidemia, con quasi 600 contagi accertati. Trenta, finora, i decessi riconducibili alla malattia.

L’impatto del coronavirus è evidente anche nel settore del lavoro. Nel mese di marzo i disoccupati in Spagna sono aumentati di 302’265 persone, mentre in febbraio erano calati di 7’800 unità. Il dato supera ampiamente le attese degli analisti, che preventivavano un incremento massimo di 30’000.

Il 6,5% delle piccole e medie imprese (PMI) interrogate nell’ambito di un sondaggio hanno già licenziato personale a causa del coronavirus. Un ulteriore 8% prevede invece di farlo prossimamente. Un terzo degli interpellati si sente inoltre non aiutato abbastanza da Berna. I dati emergono da un rilevamento effettuato da Gryps, portale che mette in comunicazione le piccole aziende con i consumatori, in base a un rilevamento effettuato fra il 30 marzo e il 2 aprile, a cui hanno partecipato 270 realtà imprenditoriali. L’indagine mette fra l’altro in luce come il 43% degli interrogati abbiano già introdotto il lavoro ridotto e il 54% abbia decretato uno stop alle assunzioni. Le conseguenze dell’epidemia sono pesanti: il 30% delle PMI ha osservato per il mese di marzo un crollo del fatturato pari ad almeno il 75%.

Intanto il 10% ha concordato con il locatore una riduzione del canone d’affitto, mentre un altro 19% si appresta a richiedere un analogo allentamento. Come noto la Confederazione si sta muovendo in aiuto degli imprenditori, ma secondo il 34% degli interpellati non sta facendo abbastanza. “In particolare i lavoratori autonomi sono insoddisfatti del sostegno limitato e si sentono minacciati nella loro esistenza: questo emerge dai numerosi commenti personali raccolti nel sondaggio”, afferma Gaby Stäheli, presidente della direzione della società con sede a Rapperswil (SG). Il problema non verrebbe risolto dai prestiti senza interessi, perché devono essere rimborsati.

Uri ha annunciato il primo decesso da coronavirus nel cantone. Si tratta di una 75enne che soffriva di malattie pregresse. Ha rifiutato di essere tenuta in vita in maniera artificiale. Ad oggi sono 59 le persone risultate positive, nove si trovano all’ospedale e 13 sono già state dimesse.

Nei Grigioni le persone risultate positive sono 569, 48 in più rispetto a mercoledì. Ci sono stati due decessi nelle ultime 24 ore, per un totale di 23 dall’inizio della pandemia. I pazienti ricoverati sono 59.

Il Governo italiano, a fronte dell’emergenza coronavirus, non sta valutando la possibilità di una nazionalizzazione delle imprese, ma utilizzerà le prerogative a sua disposizione per tutelare i propri asset strategici con lo strumento del golden power. Lo ha dichiarato giovedì il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un’intervista rilasciata a “Il Fatto Quotidiano”. Conte ricorda che lo Stato ha la possibilità di porre il veto all’acquisizione di azioni di società strategiche e aggiunge che strumenti di questo tipo dovrebbero essere “rafforzati a livello europeo per le operazioni tra paesi”. Il capo del Governo ha anche annunciato che spera che un nuovo decreto sulle nuove misure a sostegno dell’economia possa essere adottato prima delle vacanze di Pasqua.

In Ticino sono 2’271 le persone risultate contagiate (+76 rispetto a mercoledì). Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati nove, per un totale di 141 dall’inizio della pandemia.

L’impatto del coronavirus in Svizzera è già tangibile anche sul mercato degli affitti, anche se non ancora sulle pigioni. Il numero delle inserzioni è in calo, mentre i canoni di locazione sono praticamente gli stessi. ImmoScout24 informa che a inizio marzo si contavano 20’500 annuncio per alloggi in affitto, a fine mese il numero è sceso a 17’300. “Si assiste a una contrazione di circa il 15%, che testimonia una diminuzione dell’offerta”, spiega il direttore di ImmoScout24 Martin Waeber. Visto che a scendere è stata anche la domanda, non si registrano al momento variazioni a livello di prezzo.

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sottolinea la necessità di tracciare anche i casi asintomatici per prevenire la diffusione del coronavirus. “Sappiamo da ciò che abbiamo studiato in Cina che il 75% dei casi che non avevano mostrato i sintomi inizialmente, li hanno alla fine mostrati”, ha spiegato Maria Van Kerkhove nel briefing dell’organismo ONU a Ginevra. Quindi, ha sottolineato, “è importante analizzare l’intero spettro dei casi attraverso la sorveglianza”.

Otto navi da crociera bloccate al largo della costa orientale dell’Australia, non lontano da Sydney, starebbero per beneficiare di un’operazione in “stile militare” per trasferirvi in elicottero medici e sanitari, che condurranno test del Covid-19 su 8’615 persone fra passeggeri ed equipaggio. I test potranno determinare la portata della diffusione del virus in ciascuna imbarcazione. Secondo il piano, le navi sarebbero costrette a ripartire una volta che le persone risultate contagiate siano state prelevate. Ciascuna ha a bordo fra 800 e 1’300 persone.

La contea di Jia, nell’Henan (confinante con l’Hubei), è stata sottoposta a isolamento. La misura tocca 600’000 persone, che necessiteranno di permessi speciali per uscire di casa. Le autorità temono una seconda ondata di coronavirus.

Gli ospedali di Parigi stanno iniziando a produrre apparecchiature mediche con le stampanti 3D. Il progetto “3D COVID”, scattato mercoledì sera, permetterà di realizzare mascherine, parti per i respiratori, attrezzature per l’intubazione, siringhe, ecc. in grandi quantità (fino a 3’000 a settimana). Sono una sessantina gli apparecchi per la stampa in azione.

Negli Stati Uniti sono 5’116 le persone morte a causa del coronavirus. I contagiati invece, secondo i dati forniti dalla Johns Hopkins University sono 215’417. In 24 ore nel paese sono stati registrati 884 decessi.