Il documentario coprodotto dalla RSI intitolato “Il fantasma che è in me” (Italia, Svizzera | 2025) realizzata dal regista Michael Beltrani ha vinto il premio come Miglior documentario italiano alla 66esima edizione del Festival dei Popoli con la seguente motivazione:
“Per la grande capacità drammaturgica nel costruire un racconto che, attraverso una libera ma rigorosa associazione di pensieri e ricordi, restituisce momenti tanto intimi quanto universali, senza mai cedere alla retorica ma mantenendo uno sguardo nitido, a tratti ossessivo, in cui la forma diventa significato e il significato forma. Un film in cui ognuno può riconoscere un frammento del proprio vissuto, grazie al coraggio dell’autore di esporsi fino a superare i confini del privato, mettendosi letteralmente a nudo, e a un montaggio meticoloso e sensibile che fa tesoro del principio della memoria e della permanenza delle immagini e dei suoni”.
Nel 2005, il regista malato di cancro inizia a filmare dal letto d’ospedale: le immagini che cattura diventano visioni del passato e del futuro. Il film intreccia vent’anni di vita, tra gioie, perdite e rivelazioni, accompagnato da una presenza misteriosa — musa, compagna, fantasma.
Durante le premiazioni, è stata attribuita anche una menzione speciale per il montaggio a Samir Samperisi: una narrazione fluida che conduce lo spettatore in un viaggio introspettivo tra realtà e percezione.
Il Festival dei Popoli rappresenta il più importante e antico festival internazionale di cinema documentario in Italia e il più antico d’Europa. L’evento si tiene ogni anno a Firenze.



