Economia e Finanza

Offshore Leaks, ecco i primi nomi

I media rivelano alcuni dei numerosi Paperoni evasori

  • 4 April 2013, 23:00
  • 5 June 2023, 18:09
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Alcuni media internazionali hanno pubblicato oggi i nomi di personalità o società toccati dallo scandalo soprannominato Offshore Leaks, che coinvolge anche la Svizzera e il Ticino , e rei di aver utilizzato strutture offshore per mettere le proprie fortune al riparo in paradisi fiscali.

I nomi del Guardian

Il britannico Guardian, che nel citare i nomi precisa che "non si suggerisce automaticamente che abbiano infranto la legge", menziona ad esempio l'ex tesoriere di François Hollande per la campagna elettorale, Jean-Jacques Augier , l'ex ministro della finanza mongolo, Bayartsogt Sangajav , il presidente dell'Azerbaijan Ilham Aliyev e la sua famiglia, la moglie del vicepremier russo, Olga Shuvalova , il marito di una senatrice canadese, il governatore provinciale filippino e figlia dell'ex presidente Ferdinand Marcos, Maria Imelda Marcos Manotoc , la baronessa spagnola Carmen Thyssen-Bornemisza , nota collezionista d'arte, e la statunitense Denise Rich , ex moglie di una già controversa figura, il trader del petrolio Marc Rich.

Le Soir, "oltre 100 conti legati al Belgio"

L'edizione online del belga Le Soir rivela invece che sono oltre 100 i titolari di conti offshore legati al Belgio. I dettagli saranno resi noti nella versione cartacea di domani, ma il giornale indica che tra i coinvolti "non solo grandi nomi di commercianti indiani di diamanti ad Anversa che hanno creato i loro conti con il passaporto indiano per un commercio essenzialmente indiano ed internazionale", ma anche "un laboratorio farmaceutico di Bruxelles o piccoli imprenditori valloni e tanti privati".

Come è avvenuta l'inchiesta

Nel servizio della testata belga viene inoltre spiegato il lavoro giornalistico di
verifica, che ha portato alla conferma della creazione delle società offshore "tramite una fiduciaria di Singapore".

Il giornalista de Le Soir che ha partecipato all'inchiesta spiega che all'origine dell'inchiesta c'è stato "un disco rigido che espone la totalità delle operazioni e delle società offshore create da due operatori di società offshore che è arrivato nella cassetta della posta di un giornalista con cui lavoriamo da anni in seno al network internazionale Icij (International Consortium of Investigative Journalists)".

Süddeutsche Zeitung: "Coinvolta anche la Deutsche Bank"

Stando invece alla tedesca Süddeutsche Zeitung, l'istituto di credito di Francoforte avrebbe creato 309 trust e società di comodo attraverso la propria filiale a Singapore in diversi paradisi fiscali, in gran parte nelle Isole Vergini britanniche.

Deutsche Bank ha però preso le distanze dalle affermazioni del giornale e ha fatto sapere di "non avere un servizio di consulenza sulla creazione di imprese nelle oasi fiscali e di aver preso molte misure per impedire che i prodotti e i servizi finanziari della banca possano essere usati per il lavaggio di denaro sporco".

L'Espresso: "Circa 200 nomi per l'Italia"

Il settimanale italiano L'Espresso ha invece anticipato quattro dei 200 nomi italiani: si tratta di Gaetano Terrin , all'epoca commercialista dello studio Tremonti, Fabio Ghioni , hacker dello scandalo Telecom e i commercialisti milanesi Oreste e Carlo Severgnini , che hanno incarichi professionali nei più grandi gruppi italiani.

Emerge poi anche un trust legato a Silvana Inzadi in Carimati di Carimate, che ha dato vita nel 2002 "a una complessa struttura alle Isole Cook che intreccia tre famiglie, in prima fila la stirpe dei Pederzani".

Dalla radio

Modem analizza la portata dello scandalo Offshore Leaks con alcuni esperti di fiscalità e finanza internazionale e con Serena Tinari, giornalista della RSI che fa parte della rete internazionale di giornalisti d'inchiesta (ICIJ). Ascolta la puntata

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