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Alla vaquita serve un miracolo

O un'umanità più rispettosa. Sea Shepherd, in Messico, lotta per salvare i 30 esemplari rimasti. Muoiono per la "cocaina acquatica"

  • 14 May 2017, 07:39
  • 8 June 2023, 05:08

Il "Milagro" del mare di Sea Shepherd

Camilla Luzzani & Fabio Salmina 14.05.2017, 08:00

Nome: vaquita marina o focena del golfo. Segni particolari: ne rimangono 30, o forse meno, esemplari. Questa, in sintesi, la triste storia del più piccolo cetaceo al mondo, che abita le acque del Golfo di California. Per salvare la specie dall’estinzione servirebbe un miracolo. Lo sanno bene i volontari di Sea Shepherd, che al posto di sventolare bandiera bianca hanno issato il loro famoso teschio e, da dicembre, stanno pattugliando il Mare di Cortez per dare una speranza al "lontano parente" del delfino.

Noi siamo saliti virtualmente a bordo della Sam Simon per farci raccontare da Raffaella, coordinatrice della missione Milagro III, e da Giacomo, nostromo della nave, la loro avventura.

Ne rimangono pochissimi esemplari

Ne rimangono pochissimi esemplari

  • RSI/Jona Mantovan


Il “muro del pianto”

"È una battaglia di Davide contro Golia", ci spiegano via Skype Raffaella e Giacomo: "Qui il mare è costellato da reti da pesca illegali, lunghe centinaia di metri, che lo rendono un campo minato dove trovano la morte tutti gli animali che vi restano impigliati; ahimé, anche le vaquita". Nel mirino dei bracconieri in realtà c’è solo il totoaba, un grosso pesce – anch’esso in via d’estinzione - da cui si estrae la vescica natatoria per rivenderla sul mercato nero asiatico. Le carcasse vengono poi ributtate in acqua. La caccia ai totoaba, intensificatasi negli ultimi anni, ha causato una diminuzione della popolazione delle focene del golfo fra il 7,5% e il 18,5% ogni anno.

Il cartello della "cocaina acquatica"

In Cina c’è un vero e proprio mercato nero che ruota attorno all’organo del totoaba; così prezioso da guadagnarsi la denominazione di “cocaina acquatica”. Cifre che vanno dai 4'000 agli 8'000 dollari al kg per una sostanza, che una volta essicata e ridotta in polvere, si crede abbia effetti miracolosi sulla salute. "È un traffico in cui sono in gioco interessi enormi e non bastano certo le nostre due navi per contrastarlo – ammettono i due giovani volontari -, noi però continuiamo a provarci, supportati dal Governo messicano a cui comunichiamo sempre la posizione dei bracconieri che avvistiamo".

Ogni rete ripescata per Sea Shepherd è una piccola conquista, anche se resta una lotta contro il tempo, perché stando alle ultime stime, la vaquita - di tempo - sembra proprio non averne più.

La rotta della Sam Simon

La rotta della Sam Simon

  • RSI/Jona Mantovan

Camilla Luzzani

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