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L'altro volto del soccorritore

Nadine Maetzler, psicologa: "Chi presta soccorso, sovente ha l'animo segnato dal proprio lavoro"

  • 8 agosto 2016, 08:02
  • 26 giugno 2023, 11:54

Chi soccorre i soccorritori? - di Lino Bini e Rescue Media

RSI Ticino e Grigioni 08.08.2016, 08:00

L’attentato a Nizza, il recente incidente stradale sull'A2 a Quinto, le frane di Davesco e Bombinasco. Eventi tragici, diversi e distanti tra loro, con un punto in comune: gli enti di primo soccorso. Stiamo parlando di medici, infermieri, paramedici, pompieri e poliziotti, tra le prime figure professionali chiamate a intervenire per prestare soccorso e aiuto.

Persone formate adeguatamente per essere in grado di gestire situazioni difficili ma che a volte, di fronte alla crudezza della vita, necessitano a loro volta di un sostegno per poter superare le difficoltà legate proprio al loro lavoro. Scene strazianti come la morte di un bambino tra le proprie braccia, un corpo irriconoscibile da dover ricomporre o vedere un'intera famiglia annientata in un incidente stradale sono solo alcune delle scene con le quali questi professionisti sono confrontati quasi quotidianamente. Situazioni forti, tanto da segnare l'animo di chi le vive. In loro soccorso giunge lo psicologo d’urgenza, come la ticinese Nadine Maetzler, che abbiamo incontrato.

“Spesso dimentichiamo che coloro che intervengono sui luoghi di una catastrofe sono uomini. Persone che nonostante la loro esperienza e formazione, sovente non riescono a rimanere indifferenti difronte alla morte e alla sofferenza. Odori, rumori e suoni rimangono impressi nel profondo dell’animo di queste persone", ricorda la specialista, che in merito aggiunge: "Per superare queste esperienze, hanno bisogno a loro volta di qualcuno che li aiuti. E qui, intervengo io...”. (Guarda l’intervista)

I principali dati sugli interventi

Alcuni dati:

Nel 2015 solo in Ticino sono stati rilevati 4'026 incidenti stradali (di cui 360 in autostrada, il 68% all’interno delle località). La maggior parte di questi (78%) si sono conclusi con soli danni materiali. Per la prima volta da diversi anni, tuttavia, sono aumentati quelli con vittime (+3.9%) con 876 feriti leggeri (+4.1%), 227 feriti gravi (-4.6%) e dodici morti (+4 rispetto al 2014, di cui 10 conducenti e due pedoni, tutti uomini). Sempre lo scorso anno, stati 148 gli interventi effettuati dalla polizia in laghi e corsi d’acqua a sud delle Alpi. In particolare per 5 annegamenti (3 nel 2014). Le forze dell'ordine hanno ricevuto ben 728 chiamate al giorno, ovvero 30 all'ora, una ogni due minuti.

ATS/bin

Per saperne di più:

Lino Bini

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