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Silva Semadeni, un addio senza rimpianti

"È il momento giusto per lasciare il Parlamento federale", afferma la consigliera nazionale grigionese, ora alla sua ultima sessione a Berna

  • 17 settembre 2019, 07:31
  • 9 giugno 2023, 15:39

Silva Semadeni e il suo congedo dalla scena politica: l'intervista di Elisa Raggi

RSI Oltre la News 17.09.2019, 07:30

È una Silva Semadeni estremamente tranquilla e serena, quella che incontriamo alla stazione di Berna. Appena scesa dal treno in arrivo da Coira, per quella che sarà la sua ultima sessione da parlamentare, non sembra particolarmente turbata.

Eletta in Consiglio nazionale per la prima volta nel 1995, Silva Semadeni si appresta ora a congedarsi dalla scena politica

Eletta in Consiglio nazionale per la prima volta nel 1995, Silva Semadeni si appresta ora a congedarsi dalla scena politica

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“C’è un tempo per ogni cosa e per me il tempo di venire a Berna si è concluso”, ci racconta la deputata socialista grigionese. Sono contenta perché concludo una bella esperienza e si prospetta un altro tipo di vita, e me ne rallegro."

La lunga carriera a Berna

Nel 1995 la poschiavina viene eletta in Consiglio nazionale. Ci rimane per una prima legislatura, fino al 1999, e ci ritorna poi dal 2011. In 12 anni di politica federale la deputata socialista ha combattuto diverse battaglie. Ricorda in particolare il "sì" all’iniziativa Weber sulle residenze secondarie e il "no" grigionese ai Giochi Olimpici.

Dal 2002 al 2018, la parlamentare retica è stata anche presidente di Pro Natura

Per ben 16 anni, dal 2002 fino al 2018, la parlamentare retica è stata anche presidente di Pro Natura

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I temi che più le stanno a cuore riguardano l’ambiente, la natura, il clima, le minoranze linguistiche e la partecipazione delle donne alla politica. Per 16 anni, dal 2002, è stata inoltre presidente di Pro Natura.

Un osso duro

Silva Semadeni è riconosciuta anche dai colleghi per essere una politica appassionata e mai stanca di difendere le proprie opinioni. Un coraggio che, ci racconta, ha trovato grazie al fatto di essere parte di una minoranza.

“Faccio parte di tante minoranze: poschiavina, donna, socialista e protestante. E io credo che questo mi abbia dato una grande forza”.

Temperamento e determinazione, fra i tratti distintivi, riconosciuti da tutti, della politica poschiavina

Temperamento e determinazione, fra i tratti distintivi, riconosciuti da tutti, della politica poschiavina

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Forza che le è tornata utile anche in Parlamento, dove non è sempre facile essere donna. “Mi rendo conto che quando un uomo dice la stessa cosa che ho detto io, quella conta, mentre la mia viene messa da parte”, ci dice ancora Semadeni. “Come donna bisogna sempre cercare di farsi valere e fare valere la propria opinione, senza però essere troppo aggressiva, perché anche questo non viene accettato.”

La creatività per far sentire la propria voce

Durante la sua prima legislatura, fra il 1995 e il 1999, Semadeni ricorda ad esempio di come le donne, indipendentemente dal partito di provenienza, fossero solidali fra loro. Tanto che una volta, volendo difendere l’assicurazione maternità, si fecero riprendere dal presidente del Consiglio nazionale di allora.

Silva Semadeni, qui durante la sessione d'inverno del 2000, cinque anni dopo il suo ingresso al Parlamento federale

Silva Semadeni, qui durante la sessione d'inverno del 2000, cinque anni dopo il suo ingresso al Parlamento federale

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“L’abbiamo fatta grossa”, ricorda oggi ridendo Semadeni. “Per far passare l’assicurazione maternità, ci siamo messe a cantare nella sala del Parlamento e il presidente era arrabbiatissimo”.

La vita dopo Berna, senza rimpianti

La 67enne Semadeni non intende certo smettere di interessarsi alla politica. “Ormai io sono una persona che pensa in modo politico. La seguirò e mi impegnerò, ma da semplice cittadina. Ad esempio, per l’iniziativa sui ghiacciai che mi sta molto a cuore”.

Le passeggiate in montagna, fra le grandi passioni della consigliera nazionale uscente

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Gli altri progetti includono invece la cura del suo orto e lunghe passeggiate in montagna. Sempre con il naso nei libri, per soddisfare la sua grande passione per la letteratura e la cultura. “Vorrei rileggere la Divina Commedia”, ci confida. “L’ho insegnata per tanti anni quando ero docente ed è un’opera meravigliosa. Vorrei poi dedicarmi alla storia locale, del Grigioni italiano e della Val Poschiavo in particolare”.

Nessun rimpianto per la vita che invece si lascia alle spalle. “Le ultime sessioni della legislatura sono sempre emozionanti perché tutti si chiedono cosa sarà dopo le Elezioni federali. Io per fortuna non mi devo più candidare e so che non tornerò a Berna, ma lo accetto, perché è il momento giusto”.

Elisa Raggi

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