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Stalker, tra realtà e videogame (3)

La zona di esclusione di Chernobyl è la sua seconda casa. Lì ha conosciuto la sua ragazza che vorrebbe sposare - Storia di Jimmy

  • 12 luglio 2018, 08:00
  • 8 giugno 2023, 21:47

The Zone Stories - Storia di Jimmy

RSI/Alessandro Tesei 12.07.2018, 12:08

  • ©Alessandro Tesei

Da alcuni anni è nata una nuova moda tra i giovani ucraini: alcuni di loro, hanno iniziato ad entrare illegalmente nella Zona di esclusione di Chernobyl, al centro della quale si trova il reattore numero 4, che esplose nel 1986, rendendo la Zona una delle più contaminate al mondo . Si definiscono " Stalker ", un nome mutuato dal film di Andrei Tarkovskij "Stalker", un capolavoro della cinematografia risalente al 1979, e dal videogioco survival-horror "S.T.A.L.K.E.R.", uscito nel 2007 ed ambientato nella Zona interdetta di Chernobyl.

Gli Stalker hanno sviluppato una vera e propria venerazione per la Zona, che considerano come la loro vera casa. Sono organizzati in gruppi paramilitari con nomi, simboli e rituali ispirati alla fantascienza post-apocalittica, e si avventurano in un viaggio pericoloso per raggiungere la destinazione finale: la città fantasma di Pripyat . Dopo esserci andati con Max e Sasha torniamo nella "Zona d'esclusione" con Alessandro Tesei e un altro giovane stalker.

Storia di Jimmy

Jimmy è il leader del gruppo. Guida espertissima, è al suo 48° viaggio nella Zona di esclusione di Chernobyl. Per lavoro fa la guida ufficiale della Zona con una compagnia di viaggio locale.

Per arrotondare, porta la gente a fare il viaggio illegale, come lo stalker di Tarkovsky e degli Strugatzky: circa 60 Km di cammino nella Zona proibita, in due o tre giorni di viaggio, per arrivare infine alla città di Pripyat, dove ha sistemato un appartamento al 13° piano di un palazzo, con letti e mobili raccattati in giro per la città fantasma e dove passa i weekend a meditare su se stesso e su ciò che lo circonda.

Molto preciso, grande organizzatore, ha pensato lui a comperare tutto ciò che serviva per il viaggio. Conosce molto bene la disposizione di tutti i villaggi abbandonati nella Zona e in quali potersi appoggiare per riposare senza essere catturati dai militari che pattugliano costantemente l’area.Nonostante il suo lavoro, non approva la svolta del governo ucraino di aprire la Zona al turismo di massa.

Ha conosciuto la sua ragazza in uno di questi viaggi, dove è stato la sua guida.

Alessandro Tesei

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