Sono passati oltre 30 anni da quando è nata la prima stampante 3D commerciale, ma la tecnologia ha fatto grandi passi avanti negli ultimi anni, in particolare per quanto riguarda i materiali. Si è passati infatti dalle materie plastiche a metallo e ceramica.
Un campo in cui è attiva la SUPSI, con il lavoro svolto dall’Istituto di ingegneria meccanica e tecnologia dei materiali (MEMTi) e dall’Istituto sistemi e tecnologie per la produzione sostenibile (ISTePS) del Dipartimento tecnologie innovative.
Il lavoro svolto al MEMTi si concentra sui materiali ceramici, utili ad alte temperature o in ambienti corrosivi, ad esempio nei filtri per automobili o acqua, cosi come in campo aerospaziale e nella produzione di energia. L’ISTePS lavora con la stampa di metalli, che ha anche applicazioni aerospaziali, ma pure in campo biomedico, per esempio per protesi su misura.
In entrambi i casi il vantaggio della stampa 3D sta nella possibilità di creare l’oggetto voluto, dopo averlo studiato e sviluppato nei minimi dettagli in maniera digitale.