Nelle ultime 24 ore 83 nuovi contagi, a fronte dei 103 rilevati ieri. Ancora in aumento, tuttavia, il numero dei ricoveri dovuti al Covid-19: attualmente si attesta a 89. Nel segno di questa situazione in chiaroscuro, il Ticino si appresta a vivere un'altra Pasqua nel segno delle restrizioni e delle incertezze legate alla pandemia.
Nella serata di venerdì in centro a Lugano si sono visti diversi assembramenti di fronte ai take away, in particolare in Piazza Cioccaro, dove si contavano circa 200 persone. Nuovi disordini sono avvenuti anche a San Gallo, dove la polizia ha sparato proiettili di gomma contro un gruppo di circa 350 giovani che hanno lanciato loro delle bottiglie.
Nei Grigioni, sempre fra ieri e oggi, sono stati accertati altri 69 casi: c'è stato quindi un incremento rispetto al giorno prima, quando le nuove infezioni rilevate erano state 44. In leggero aumento anche le ospedalizzazioni: una in più, per un dato complessivo di 8 ricoveri. A livello nazionale, invece, sono stati registrati 2'250 nuovi casi, oltre a 109 ricoveri e 23 decessi.
L'arrivo della terza ondata, data l'evoluzione dei contagi e dei ricoveri, in Ticino è dato per certo. Ne sono convinti all'ospedale La Carità che, come anticipato giovedì dalla RSI, si sta preparando a tornare ad occuparsi unicamente dei pazienti Covid-19. Malgrado le persone a rischio vaccinate siano sempre di più (sono già state somministrate oltre 60'000 dosi), il numero dei degenti a causa della malattia provocata dal coronavirus in una settimana è passato da 66 a 86.
L'incidenza generale del virus continua ad aumentare anche in Svizzera e alla vigilia di Pasqua si moltiplicano gli appelli alla prudenza, alla responsabilità individuale e al rispetto delle misure di prevenzione (distanza, mascherina ecc), soprattutto dei giovani che in questo periodo sono la fascia d'età più contagiata.
Diego Moles, Dario Lanfranconi, Marija Milanovic, Joe Pierracci