Chiesa e Carobbio agli Stati

Finora sono attribuiti 33 seggi senatoriali. Oggi saranno noti altri nove eletti. Il rinnovo del Consiglio degli Stati si completerà domenica prossima.

Il liberale Ruedi Noser dovrebbe mantenere il suo seggio agli Stati. I risultati parziali lo vedono in netto vantaggio sulla verde Marionna Schlatter.

I risultati parziali per i due seggi sangallesi vedono in vantaggio Beni Würth (PPD) e Paul Rechsteiner (PS), che è però tallonato da vicino da Rino Büchel Roland (UDC).

Il socialista solettese Roberto Zanetti dovrebbe mantenere il suo seggio agli Stati, visto il vantaggio accumulato nei risultati parziali nei confronti dello sfidante UDC Christian Imark.

Gli elettori dell’Unione democratica di centro si sono dimostrati un partner affidabile per il candidato liberale al secondo turno Ruedi Noser. Le prime proiezioni lo vedono in grande vantaggio sulla sfidante ecologista Marionna Schlatter. Se così resterà fino alla fine dello spoglio, i timori del presidente del PLR Hans-Jakob Boesch si saranno dimostrati infondati e il fronte borghese del cantone potrebbe ripartire alla conquista di nuovi obbiettivi.

I primi risultati parziali dal Ticino, dopo lo scrutinio di 18 comuni su 115, vedono l’UDC Marco Chiesa in vantaggio sugli altri sfidanti. Seguono Marina Carobbio (PS) e Filippo Lombardi (PPD), separati da una manciata di voti. Leggermente distaccato Giovanni Merlini (PLR).

Dopo lo scrutinio di 70 dei 115 comuni ticinesi Marco Chiesa (UDC) conferma il suo vantaggio, con 14’991 voti. Alle sue spalle è testa a testa tra Filippo Lombardi (PPD - 12’780 voti) e Marina Carobbio (PS - 12’146 voti). Distaccato Giovanni Merlini (PLR - 10’910 voti). Il tasso di partecipazione al voto del 47,5%.

In Ticino Marco Chiesa (UDC) continua a essere in vantaggio dopo lo scrutinio di 100 comuni su 115, con 24’545 voti. Filippo Lombardi (PPD) segue con 21’719 voti, aumentando il suo distacco su Marina Carobbio (PS - 19’978 voti). Giovanni Merlini (PLR) ha ridotto lo scarto, ma resta sempre il meno votato con 19’064 voti.

Roberto Zanetti resta consigliere agli Stati per Soletta. Il socialista è stato ampiamente rieletto con 42’666 voti contro i 27’243 dello sfidante UDC Christian Imark. Zanetti raggiunge così il PPD Pirmin Bischof, rieletto al primo turno il 20 ottobre.

Il mancato sostegno del PLR al candidato dei democentristi Christian Imark ha messo le ali al socialitsa Roberto Zanetti (uscente) che dall’alto di un distacco di 15 mila voti tornerà a sedersi accanto al pipidino Pirmin Bischof. Il “no” del PLR è stato ribadito dai delegati del partito anche dopo il primo turno.

L’UDC Werner Salzmann è in netto vantaggio nel canton Berna nei risultati parziali del secondo turno per il Consiglio degli Stati. Alle sue spalle è testa a testa tra la PLR Christa Markwalder e il PS Hans Stöckli, separati da meno di mille voti. Distaccata la verde Regula Rytz.

Saranno Marco Chiesa (UDC) e Marina Carobbio (PS) a rappresentare il Ticino al Consiglio degli Stati. Il candidato UDC è stato il più votato con 42’552 preferenze. La candidata socialista è riuscita a strappare il seggio all’uscente Filippo Lombardi (PPD), con un distacco di soli 45 voti (36’469 contro 36’424). PPD e PLR perdono così il loro storico seggio agli Stati, con Giovanni Merlini che ha raccolto 33’278 voti.

Lo spoglio dei voti non è ancora terminato, ma quando mancano una decina di seggi al termine una cosa appare ormai certa: diversamente dagli altri cantoni fortemente urbanizzati (GE/VD e BS), Zurigo non manderà almeno una donna al Consiglio degli stati. Marionna Schlatter non succederà alle cinque senatrici che hanno avuto l’onore di rappresentare il cantone alla Camera dei cantoni. Il suo distacco dal liberale Ruedi Noser appare incolmabile.

Gli uscenti Benedikt Würth (PPD) e Paul Rechsteiner (PS) sono stati rieletti alla Camera dei cantoni. Sconfitto il candidato UDC Roland Büchel cui sono mancati 17 mila voti per poter insidiare Rechsteiner. Brillante la riconferma di Würth, che era entrato a far parte della Camera dei cantoni lo scorso mese di maggio, quando sostituì Karin Keller Sutter , eletta in Consiglio federale..

Il liberale Giovanni Merlini, dopo il risultato del secondo turno di elezione agli Stati ha riconosciuto la sconfitta, e in diretta radiofonica ha affermato che la sua carriera politica si chiude qui.

L’ex consigliere di stato Matthias Michel è riuscito a difendere il seggio lasciato libero dal suo compagno di partito Joachim Eder. Sconfitti gli sfidanti Heinz Tännler (UDC) e l’ecologista Tabea Zimmermann. Michel raggiunge il popolare democratico Peter Hegglin, eletto al primo turno.

Con l’elezione di Marina Carobbio alla Camera dei cantoni il numero delle rappresentanti femminili al Consiglio degli stati ha uguagliato il primato del 2003 (11 senatrici). Ma anche dopo l’insuccesso odierno della bernese Regula Rytz le speranze dell’altra metà del cielo rimangono intatte. In corsa per un seggio nei cantoni AG e e BL infatti - il 24 novembre - ci sono ancora alcune candidate con ottime probabilità di successo.

Con l’elezione di Marco Chiesa e Marina Carobbio agli Stati saranno i loro subentranti a sedere sui banchi del Consiglio nazionale. Per l’UDC si tratta di Piero Marchesi, mentre per i socialisti sarà Bruno Storni.

Marco Chiesa si è detto orgoglioso e felice della sua brillante elezione al Consiglio degli Stati. Il politico democentrista ha sottolineato il suo impegno a difendere gli interessi del Ticino, dicendosi pronto a confrontarsi con Marina Carobbio sui temi sui quali i due rispettivi partiti sono su posizioni distanti.

“Non me lo aspettavo. È un risultato che va letto con la voglia di cambiamento del cantone”, afferma Marina Carobbio commentando la sua elezione al Consiglio degli Stati. “Vorrei dedicare questo risultato a tutte le donne ticinesi”, ha aggiunto. Carobbio, infatti, è la prima donna della storia del Ticino che viene eletta nella Camera Alta. La socialista ha vinto con un distacco di appena 45 voti su Filippo Lombardi (PPD). Se qualcuno dovesse chiedere il riconteggio delle schede? “Non ho paura, ci sono delle regole democratiche, se qualcuno farà ricorso vedremo l’esito”, risponde.

Il democratico di centro Werner Salzmann e l’uscente socialista Hans Stöckli rappresenteranno il canton Berna al Consiglio degli Stati per i prossimi quattro anni. Niente da fare per le candidate femminili Regula Rytz (Verdi) e Christa Markwalder (PLR). L’UDC torna al Senato dopo la sconfitta del 2008, quando uno dei due seggi bernesi andò con Werner Luginbühl al Partito borghese democratico.

La non rielezione “è una cosa che uno deve mettere in conto quando fa politica. Un vantaggio al primo turno non assicura l’elezione al secondo. Lo avevo anche comunicato a parecchi senza riuscire a convincerli”. È il commento di Filippo Lombardi (PPD) sulla sua non rielezione al Consiglio degli Stati, mancata per 45 voti in favore di Marina Carobbio (PS). Lombardi esclude però un riconteggio delle schede: “Non ha senso”, taglia corto.

Donne sì, una, ma è la socialista ticinese Marina Carobbio. Per il resto l’onda verde e femminile abbattutasi sul Consiglio nazionale lo scorso 20 ottobre e riformatasi con la designazione dei rappresentanti vodesi, friburghesi e ginevrini alla Camera dei cantoni, si è placata oggi con la penultima tornata per il rinnovo del Senato. Le ultime rappresentanti del fenomeno che ha caratterizzato queste elezioni nazionali ad avere ancora una possibilità di conquistare un seggio al Consiglio degli Stati sono: la verde di Basilea campagna Maya Graf, insieme alla sfidante del PLR Daniela Schneeberger, accanto alla verde argoviese Ruth Müri, favorita dal ritiro del socialista Cédric Wermuth, ma per una conferma bisognerà attendere il 24 novembre.

Dopo la mancata elezione di Giovanni Merlini al ballottaggio per gli Stati, in un comunicato a nome dei radicali, Matteo Quadranti scrive: “Il risultato della votazione è la palese dimostrazione che la dirigenza del PLRT, ritenendo di poter ignorare l’opinione della base del partito ha sacrificato, in modo spregiudicato, una personalità politica di notevole spessore quale Merlini sull’altare di speculazioni, improvvisazioni e alleanze poco approfondite. I radicali chiedono che i membri dell’Ufficio presidenziale del PLRT rassegnino le dimissioni con effetto immediato”.

Fallito in ottobre l’attacco dell’UDC Roger Köppel, oggi gli elettori zurighesi hanno respinto anche la scalata ecologista. Il politico che prenderà posto accanto al socialista Daniel Jositsch è uomo, liberale radicale e risponde al nome dell’uscente Ruedi Noser. Niente da fare per l’ecologista Marionna Schlatter, seconda con un distacco di più di 60’000 voti da Noser. Il sostegno del PS non è bastato a garantirle il successo.