"Si profila una nuova ondata"

La FED“sta riponendo gli strumenti di emergenza” attivati per contrastare l’impatto della pandemia. Ma la variante Delta, con effetti economici la cui portata è ancora difficile da valutare, imporrà alla banca centrale americana di “osservare con attenzione” gli sviluppi economici.

La ripresa dell’economia degli Stati Uniti “è lungi dall’essere completa” e ancora non è chiaro se la variante Delta del Covid-19 avrà un impatto economico importante, ha sottolineato il presidente della FED, Jay Powell.

Scendono ancora gli indicatori su contagi e ricoveri per covid in Spagna. Secondo gli ultimi dati del Ministero della Sanità, rielaborati dalla piattaforma di data journalism Datadista, per la prima volta da oltre un mese l’incidenza a 14 giorni dei nuovi casi notificata ogni 100’000 abitanti è sotto i 400: si ferma a 399, quasi 17 punti in meno rispetto a ieri. Il tasso di positività dei tamponi passa invece dal 12,53% al 12,33%, secondo i dati ufficiali. In leggero calo anche i ricoveri negli ospedali: nei reparti ordinari sono 165 in meno (l’occupazione da parti di pazienti contagiati dal coronavirus è ora del 7,83%), mentre nelle terapie intensive sono 24 in meno (occupazione del 20,71%). Sono invece 144 i nuovi decessi aggiunti al conteggio da inizio pandemia: in tutto in Spagna sono morte almeno 82’739 persone contagiate di covid.

Il Regno Unito ha un tasso di vaccinazione molto superiore a quello della Svizzera, eppure Londra continua a impegnarsi per convincere gli indecisi. Per farlo è stata adottata una “strategia della ricompensa” mirata soprattutto ai giovani. Via libera dunque a collaborazioni con alcune app molto popolari e all’apertura di centri vaccinali nei luoghi di svago e divertimento.

La Francia ha registrato 111 morti da coronavirus secondo i dati ufficiali pubblicati martedì, mentre sono 1’953 i pazienti ricoverati in unità di terapia intensiva in tutto il Paese. È la prima volta dal 1° giugno che nel Paese viene superata la soglia di 100 morti giornaliere.

La Gran Bretagna ha registrato altri 170 morti da coronavirus martedì, con un picco che non si vedeva dal 12 marzo, quando i morti registrati furono 175. Su questo numero di decessi (oltre 131’000 da inizio pandemia) pesa peraltro il recupero statistico tardivo di parte dei dati riferiti al week-end; mentre il trend del contagi alimentati dalla nuova variante Delta resta in frenata (26’852 su 700’000 tamponi) e il totale dei ricoveri negli ospedali non supera 6303.

Con 32’997 tamponi eseguiti è di 374 il numero di nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Lombardia con una percentuale dell’1,1%, in netto calo rispetto al 2,3% di ieri. Sono 39 i pazienti in terapia intensiva (uno meno di ieri) e 320 i ricoverati negli altri reparti (+9), mentre sono due i decessi segnalati, che portano il totale da inizio pandemia a 33’862..

Sono 105 i casi segnalati a Milano di cui 34 a città, 49 a Monza, 42 a Brescia, 34 a Bergamo, 32 a Pavia, 27 a Como, 15 a Mantova e Varese. 10 a Lecco e Lodi, 7 a Sondrio e Cremona.

L’Italia ha registrato 54 morti da coronavirus martedì (contro i 24 del giorno prima), mentre il conteggio giornaliero di nuove infezioni è aumentato a 5’273 (erano 3’674 il giorno prima).

L’ente regolatore dell’aviazione civile cinese ha annunciato la sospensione di un volo di Philippine Airlines e di uno di Cambodia Airways dopo che alcuni passeggeri sono risultati positivi al Covid-19. La Civil Aviation Administration of China (Caac) ha reso noto oggi sul proprio sito che la sospensione della rotta PR314 da Manila a Tianjin e di quella KR961 da Phnom Penh a Chengdu durerà per due settimane, a partire dal 23 agosto, dopo che cinque passeggeri sono risultati positivi su entrambi i voli il 4 agosto.

Secondo la politica dell’ente regolatore, è prevista una sospensione dei voli per due settimane proprio quando il numero dei passeggeri che risultano positivi al Covid-19 arriva a cinque.

Il governo giapponese ha deciso di estendere di due settimane, fino al 12 settembre, lo stato di emergenza in diverse prefetture del Paese a causa della diffusione, a livelli allarmanti, della variante Delta del coronavirus.

Oltre a Tokyo, le tre prefetture adiacenti di Chiba, Kanagawa, e Saitama, quella di Osaka e l’isola di Okinawa, altre 7 prefetture saranno aggiunte alla lista, tra le quali Ibaraki, Tochigi, Gunma, Shizuoka, Kyoto, Hyogo e Fukuoka. Nelle ultime 24 ore l’area metropolitana di Tokyo ha segnalato oltre 4’300 nuove infezioni, mentre a livello nazionale i pazienti in terapia intensiva hanno superato quota 1’600, aggiornando il record per il quinto giorno di fila.

Arriva la quarta discoteca chiusa in tre giorni dalla Polizia italiana, nel Riminese, a causa del mancato rispetto delle misure anti-Covid, tra calca, assembramenti e mancato utilizzo delle mascherine. Nelle scorse ore la chiusura, temporanea, era scattata per l’Ecu di Rimini, il Musica di Riccione e la Villa delle Rose di Misano Adriatico. Adesso tocca a un’altra discoteca di Misano Adriatico fermarsi per cinque giorni: si tratta del Peter Pan, una delle discoteche più note d’Italia, dove era ospite per una serata Elettra Lamborghini.

Impegnati in una serie di controlli sul territorio i poliziotti hanno appurato come all’ingresso del locale nessuno degli addetti chiedesse di indossare la mascherina, nonostante la presenza di un migliaio di avventori assembrati su tutta la superficie della struttura, tanto da rendere difficoltoso il passaggio. I giovani presenti, a quanto appreso, erano privi di mascherina: una situazione che ha determinato, di fatto, una sanzione amministrativa nei confronti del titolare e la chiusura temporanea dell’attività.

L’agenzia di regolamentazione britannica del farmaco (Mhra) ha autorizzato oggi l’uso nel Regno Unito del vaccino anti Covid prodotto dai laboratori americani Moderna anche sui minorenni dai 12 anni in su.

“Sono lieta di confermare che il vaccino Moderna è ora autorizzato fra i 12 e i 17 anni, poiché è risultato sicuro ed efficace anche in questa fascia di età”. ha detto la dottoressa June Raine, numero uno dell’agenzia, precisando tuttavia che spetta al Joint Committee on Vaccination and Immunisation (Jcvi), l’organismo medico-scientifico indipendente che dà indicazioni al governo di Boris Johnson, stabilire chi debba essere vaccinato concretamente nel Regno in termini di priorità e di gruppi anagrafici.

Il Regno Unito è al momento in testa alla corsa vaccinale fra le nazioni medio-grandi del mondo, con oltre 88 milioni di dosi già inoculate, il 77% della popolazione adulta residente doppiamente vaccinato e quasi il 90% coperto almeno da una prima dose.

L’amministrazione Biden ha deciso che gran parte degli americani dovrebbe ricevere un richiamo di vaccino otto mesi dopo la seconda inoculazione e potrebbe cominciare ad offrire la terza verso metà settembre. Lo scrivono i media Usa citando fondi del governo, che potrebbero annunciare la raccomandazione questa settimana.

I primi richiami probabilmente saranno destinati agli operatori sanitari, agli ospiti delle case di riposto e ai lavoratori in prima linea, ossia alle persone più vulnerabili.

Durante la conferenza stampa degli esperti della Confederazione Rudolf Hauri, medico cantonale di Zugo e presidente dei medici cantonali, ha sottolineato l’importanza delle persone tornate dalle vacanze tra i nuovi positivi, con percentuali in media del 20%, con variazioni tra cantone e cantone. I vacanzieri vengono esortati a farsi testare. Un incremento dei casi è stato constatato anche in seguito a feste o incontri famigliari.

La maggior parte delle nuove infezioni riguarda le persone fino ai 60 anni, ha specificato Hauri, sottolineando tuttavia che le strutture ospedaliere non sono, al momento, sotto pressione. Per Hauri non è ancora possibile al momento parlare di quarta ondata alle porte, ma di qualcosa a metà strada. Hauri ha poi aggiunto che solo mantenendo le misure di protezione attuali è possibile contenere il virus. Molto importante, a suo parere, eseguire test periodici nelle scuole e nelle aziende, continuando anche a mantenere il contact tracing.

Da maggio, la Svizzera fornisce respiratori e materiali di protezione in tutto il mondo, soprattutto in Asia. Le consegne fanno parte dell’aiuto umanitario e l’unica condizione è che le attrezzature e le risorse non siano necessarie in Svizzera.

Manuel Bessler, vicedirettore della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), ha dichiarato in conferenza stampa che le richieste di questi aiuti bilaterali provengono soprattutto dai paesi dell’Asia, tra cui in particolare India, Nepal, Indonesia e Vietnam. La DSC lavora a stretto contatto con i paesi partner, ma anche con la farmacia dell’esercito, ha spiegato Bessler.

Anche il secondo referendum contro la legge Covid-19 porterà al voto la popolazione: tre comitati avevano consegnato l’8 luglio complessivamente 187’239 firme alla Cancelleria federale, che ha ora certificato la riuscita della raccolta. Il voto è previsto per il 28 novembre.

Viene contestato in particolare l’utilizzo del certificato Covid-19.

Durante la conferenza stampa degli esperti della Confederazione ha preso la parola anche Milo Puhan, dell’Università di Zurigo, che ha presentato gli ultimi risultati dello studio Corona Immunitas, che analizza quante persone sviluppano un’immunità al Covid-19.

“Grazie alla vaccinazione, la sieroprevalenza è molto aumentata” ha spiegato Puhan. “Soprattutto tra gli over 65, la popolazione è ora molto ben protetta grazie alla vaccinazione”. Puhan ha inoltre spiegato che secondo i dati raccolti la protezione fornita dalla vaccinazione è maggiore di quella derivante dall’aver contratto e superato la malattia.

Tanja Stadler, la nuova presidente della taskforce federale che lo scorso 11 agosto ha preso il posto di Martin Ackermann, ha preso la parola oggi durante la conferenza stampa degli esperti per lanciare l’allarme sulla circolazione ancora troppo forte del virus, ribadendo come tutti verranno prima o poi in contatto con il virus a causa della variante delta, e ha posto tre nuovi obbiettivi con lo scopo di proteggere la popolazione e permettere nel frattempo a tutti di vaccinarsi.

In particolare: Prevenire il sovraccarico del sistema sanitario e degli operatori sanitari. Proteggere i bambini sotto i 12 anni: “Il virus è meno pericoloso che per gli adulti, ma anche i bambini subirebbero le conseguenze di una pandemia. Bisogna pensare anche a cosa potrebbe succedere se il sistema sanitario è sovraccarico”. Stadler ha pure sottolineato come le scuole dovrebbero rimanere aperte, “ma bisogna impedire al virus di circolare”. L’ultimo obbiettivo è quello di proteggere le persone con un sistema immunitario debole: “Le vaccinazioni di richiamo possono aiutare, ma sono necessari maggiori dati.”

Stadler ha poi infine insistito sull’importanza di vaccinarsi, “che resta centrale”, per tutte le persone che vogliono e possono farlo: “Solo così potremo tornare alla nostra vita precedente, senza costrizioni date dalle misure sanitarie”.

È Ginevra - con un’incidenza di 400,9 casi ogni 100’000 abitanti nelle ultime due settimane - il cantone in cui il virus circola maggiormente in questa fase. Seguono Basilea Città a Turgovia. I Grigioni fanno meglio della media nazionale, mentre solo Uri fa segnare un valore più basso del 166,2 del Ticino.

Patrick Mathys, capo della sezione Gestione delle crisi e cooperazione internazionale dell’UFSP, ha aperto la settimanale conferenza stampa degli esperti della Confederazione con una panoramica della situazione attuale: “Purtroppo, la tendenza non va nella direzione che avremmo voluto. Le ospedalizzazioni stanno salendo in maniera importante”.

Secondo Mathys uno degli aspetti più preoccupanti è che le infezioni sono ora di nuovo in aumento anche nelle fasce di età più alte, nonostante la pandemia continui a colpire maggiormente i giovani. “Le ospedalizzazioni sono decuplicate dall’inizio di luglio”, spiega Mathys. Circa il 70% dei letti di terapia intensiva sono occupati (il 14% da pazienti Covid, 122 attualmente), tuttavia la situazione nelle unità intensive è attualmente ancora “sostenibile” ha spiegato Mathys, che ha pure sottolineato come fortunatamente i decessi sembrano al momento restare pochi.

Il 50,1% della popolazione in Svizzera è ora interamente vaccinata contro il coronavirus. È il dato che emerge dalle ultime cifre diffuse oggi dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Sono finora 9’319’660 le dosi finora somministrate dall’inizio della campagna di vaccinazione. A beneficiare di entrambe le dosi sono state finora 4’331’724 persone. Dal 10 al 16 agosto le dosi iniettate sono state 133’532. Il ritmo delle vaccinazioni, facendo un raffronto con la settimana precedente, è rallentato nella misura del 5%.

L’Ufficio federale della sanità pubblica ha registrato 3’150 nuovi contagi nelle ultime 24 ore (a fronte dei 1’910 di una settimana fa), oltre a 62 nuove ospedalizzazioni e due decessi. Si supera la soglia dei 30’000 ricoveri da inizio pandemia. Il tasso di positività fra i 20’089 test di cui è stato trasmesso il risultato è stato del 15,68%. L’incidenza sale a 264,8 casi ogni 100’000 abitanti negli ultimi 14 giorni.

I pazienti covid-19 occupano ora il 14% dei letti di terapia intensiva, il cui tasso di occupazione è del 71,5%.

Un centro di vaccinazione contro il Covid-19 è stato preso di mira da vandali nella notte su martedì nei pressi di Tolosa, in Francia. Quasi 500 dosi sono state distrutte. Sul posto non è stata trovata alcuna rivendicazione del gesto

Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) ha comunicato oggi che il programma dei Corsi per adulti per l’autunno 2021 sarà distribuito a tutti i fuochi giovedì 19 agosto. Per questo autunno i corsi verranno declinati in 3 modalità: si svolgeranno in presenza (garantendo il rispetto delle norme di igiene); inizieranno in presenza ma potrebbero passare online in caso di necessità, e infine offerti direttamente online per poterli seguire anche da casa o da lontano.

“Anche nei nostri corsi continueremo a vegliare al rispetto delle norme di sicurezza, garantendo le distanze sociali e l’applicazione delle misure igieniche del caso, per offrire spazi adeguati e condizioni serene a corsisti e docenti” si legge nella nota del DECS.

Oltre 8’600, precisamente 8’646 nuove infezioni nelle ultime 24 ore in Israele: un record negli ultimi sei mesi, ovvero da febbraio scorso. Lo indicano i dati diffusi dal ministero della sanità che registrano su circa 143’000 tamponi un tasso di morbilità al 6,2%, anche questo un record.

Sempre in leggera flessione - secondo gli stessi dati - i malati gravi, anche se i casi attivi restano oltre 50’000. Ad oggi sono oltre un milione gli israeliani che si sono vaccinati con la terza dose.

Le quattro grandi istituzioni sanitarie del canton Neuchâtel hanno lanciato una campagna di comunicazione interna per sostenere la vaccinazione del loro personale. Questa operazione interna congiunta è una prima nel cantone.

Intitolata “La rentrée des vacciné·e·s”, la campagna si concentra sui vantaggi e gli aspetti positivi dell’immunità e cerca di incoraggiare “in modo originale e non giudicante” il personale che è ancora esitante a farsi vaccinare. Il fumettista e illustratore neocastellano Vincent L’Epée è stato incaricato di disegnare i manifesti, che sono esposti da lunedì in tutti i siti frequentati dai dipendenti dell’Associazione degli istituti e delle case per anziani di Neuchâtel (ANEMPA), del Centro psichiatrico di Neuchâtel (CNP), del NOMAD (assistenza domiciliare) e della Rete ospedaliera di Neuchâtel (RHNe).

In Ticino nelle ultime 24 ore sono stati registrati 84 nuovi contagi da coronavirus. Una cifra in crescita sia rispetto all’ultimo dato giornaliero disponibile (venerdì, 54) sia rispetto allo scorso martedì (52).

Nello stesso arco temporale non si sono avuti nuovi decessi legati al Covid-19 (il totale complessivo dall’inizio della pandemia è di 997). Da ieri il numero dei pazienti ricoverati è rimasto stabile a 18 pazienti, con una persona degente nel reparto di terapia intensiva.

Dopo le anticipazioni di Manuele Bertoli ieri sera a 60 Minuti Estate (vedi sotto), a stretto giro di posta questa mattina è giunta una nota del DECS che conferma e precisa la strategia per il l’inizio del nuovo anno scolastico, che sarà però definitivamente decisa a inizio settimana prossima. Oltre alle precedenti protezione di base che restano valide (distanze raccomandate, lavaggio delle mani, ricambio frequente dell’aria in classe, pulizia accurata dei materiali), l’anno inizierà con l’uso obbligatorio della mascherina per le prime due settimane (sino al 10 settembre 2021), sia per gli allievi a partire dalla scuola media che per tutti i docenti di ogni ordine e grado.

Dal 13 settembre le regole saranno allentate: è previsto che la mascherina per gli allievi delle scuole medie divenga facoltativa, mentre per insegnanti di ogni ordine e grado e per allievi del settore postobbligatorio, previa presentazione di un’autocertificazione relativa al vaccino o all’immunizzazione dopo guarigione, l’uso della mascherina sarà facoltativo nelle aule e nei laboratori, mentre resterà invece obbligatorio nei corridoi, negli spazi comuni, in aula docenti, all’entrata e uscita della scuola e negli spazi esterni.

Saranno inoltre nuovamente possibili in presenza i collegi docenti, i consigli di classe e le riunioni con i genitori, mentre per le uscite con pernottamento sarà raccomandato un autotest preventivo per tutti i partecipanti.

Scuola e pandemia: come si tornerà in Ticino sui banchi il prossimo 30 agosto? Una decisione definitiva non c’è ancora, ma il direttore del DECS Manuele Bertoli lunedì sera, durante la trasmissione 60 Minuti estate, ha tracciato qualche linea. Ad iniziare dai test a tappeto, strategia portata avanti ad esempio nei Grigioni, ma che in Ticino non sembrano fare presa: “I test a tappeto non ci convincono, perché per trovare percentuali di contagi nettamente inferiori all’1% si deve mettere in piedi un sistema che va a pesare anche sulla scuola stessa. L’idea è quella di proporre domani (oggi, ndr) ai quadri e giovedì alle associazioni magistrali che incontreremo, un modello che tenga conto delle mascherine e in parte delle vaccinazioni, in modo da avere le minori misure possibili, ma pure un inizio di anno scolastico in totale sicurezza. Dopo la riunione di giovedì definiremo il tutto più precisamente, ma posso già dire che l’idea di base è quella di avere le prime due settimane con un approccio prudente, quindi con una presenza maggiore delle mascherine, pensando in particolare ai tanti rientri dalle vacanze e dall’estero”.

Dopo questa prima fase, ha poi confermato Bertoli, anche il peso delle vaccinazioni potrebbe aumentare: “Docenti e ragazzi dai 16 anni hanno avuto la possibilità di vaccinarsi e in tanti lo hanno fatto, se questa scelta protegge loro e li rende più ‘sicuri’ va considerata nelle misure che devono essere decise. È inutile imporre a queste persone delle misure che alternativamente sono già coperte dalla vaccinazione.”

In seguito al primo contagio di origine locale da sei mesi a questa parte, la premier neozelandese Jacinda Arden ha annunciato che il Paese tornerà in confinamento stretto per tre giorni da mercoledì. Il lockdown durerà sette giorni a Auckland, dove risiede il contagiato, e a Coromandel, dove aveva soggiornato.

Quarantasei persone sono risultate positive al coronavirus nelle ultime 24 ore nel canton Grigioni, portando a 14’435 il totale dei contagiati da inizio pandemia. Insieme al dato del 12 agosto, è il valore quotidiano più alto da inizio maggio a questa parte. I casi attivi salgono di 21 unità a 288 ed aumentano anche i pazienti ricoverati in ospedale, da 13 a 14, di cui 2 sottoposti a respirazione artificiale nei reparti di terapia intensiva. Resta tuttavia invariato il bilancio dei morti, 192.

Nel cantone 320 persone sono costrette alla quarantena.

Il Giappone, che dopo aver accolto le Olimpiadi ospiterà dalla prossima settimana i Giochi paralimpici, ha esteso ad altre sette prefetture lo stato di emergenza, in considerazione dell’aumento dei contagi che si aggirano ormai sui 20’000 al giorno.

L’Istituto Robert Koch, che rileva i dati della pandemia in Germania, ha segnalato 3’912 ulteriori contagi lunedì, dato superiore a quello di domenica ma inferiore a quelli di sabato e venerdì. Gli infettati in totale da quando è scattata l’emergenza un anno e mezzo fa sono 3,82 milioni e i morti 91’899 (+28 in 24 ore).

I parenti delle vittime del Covid-19 hanno manifestato a Buenos Aires contro il presidente Alberto Fernandez, dopo la diffusione di un’immagine di un anno fa, quando in pieno lockdown festeggiò con una decina di invitati il compleanno della moglie. All’epoca qualsiasi assembramento era vietato e persino i funerali.

Centinaia di pietre con i nomi delle vittime della pandemia sono state posate simbolicamente davanti davanti alla Casa rosada, il palazzo presidenziale. L’opposizione ha minacciato di avviare un processo di impeachment nel bel mezzo della campagna per le elezioni legislative di novembre. Fernandez venerdì scorso ha chiesto scusa. “È stato un errore - ha detto - lo accetto e chiedo perdono” ma ha escluso una sua uscita di scena.

La pandemia di Covid-19 ha causato più di 109’000 vittime in Argentina, secondo i dati ufficiali. Più di cinque milioni di argentini sono stati contagiati dal coronavirus, in un Paese di 43,5 milioni di abitanti.

La Nuova Zelanda, Paese che ha contenuto con efficacia la pandemia chiudendo in larga misura i confini e permettendo alla popolazione di vivere senza grandi restrizioni, ha registrato il primo caso di positività di origine locale dal 28 febbraio a questa parte. Il contagiato è un abitante di Auckland. L’origine dell’infezione non è stata ancora accertata, la popolazione è stata invitata a prendere precauzioni, indossando la mascherina sui trasporti pubblici e laddove la distanza minima non può essere rispettata.

Il bilancio da inizio pandemia nell’arcipelago è di soli 26 morti su cinque milioni di residenti. Tuttavia, la campagna vaccinale è in ritardo: solo il 20% è completamente immunizzato.