Via libera europeo al vaccino

Il presidente eletto degli Stati Uniti, si è fatto vaccinare oggi in diretta televisiva. Al 78enne è stata somministrata la prima dose del preparato Pfizer/BioNTech in un ospedale del Delaware. Biden ha esortato la popolazione a fare altrettanto, dicendo che “non c’è nulla di cui aver paura”.

L’Irlanda è nel pieno di una terza ondata della pandemia e l’accelerazione della crescita dei contagi è motivo di preoccupazione. Lo hanno dichiarato le autorità sanitarie irlandesi. “È molto importante che le persone rimangano a casa, la situazione sta mutando molto rapidamente e stiamo cercando di valutare il possibile impatto di questa nuova variante” del virus, ha dichiarato l’esperto Tony Holohan. L’Irlanda era stato uno dei primi Paesi, in ottobre, a far scattare un secondo lockdown.

È “moralmente accettabile utilizzare i vaccini anti-Covid-19 che hanno usato linee cellulari provenienti da feti abortiti nel loro processo di ricerca e produzione”. Nel caso dell’attuale pandemia “si possano usare tutte le vaccinazioni riconosciute come clinicamente sicure ed efficaci con coscienza certa che il ricorso a tali vaccini non significhi una cooperazione formale all’aborto dal quale derivano le cellule con cui i vaccini sono stati prodotti”. Lo afferma la Congregazione per la Dottrina della Fede in una nota, approvata dal Papa il 17 dicembre.

La corrispondenza da Roma di Anna Valenti per il Radiogiornale.

La nuova variante inglese del Covid “non è fuori controllo”. È quanto assicura l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). La nuova variante del coronavirus scoperta nel Regno Unito, con una trasmissione più elevata, “non è fuori controllo”, ha ribadito il responsabile dell’emergenza sanitaria dell’OMS Michael Ryan, chiedendo l’applicazione di misure sanitarie comprovate. “Abbiamo avuto un R0 (tasso di riproduzione del virus, ndr) molto superiore a 1,5 in momenti diversi durante questa pandemia e l’abbiamo controllato. Questa situazione non è quindi, in questo senso, fuori controllo “, ha detto Ryan.

Il premier britannico Boris Johnson ha detto che più di 500’000 persone nel Regno Unito hanno ricevuto la prima dose del vaccino contro il Covid-19. La dichiarazione è arrivata in conferenza stampa a Downing Street.

Ai reparti di Medicina 1 e di Chirurgia si aggiunge ora anche quello di Medicina 2: anche in questa ala dell’ospedale San Giovanni di Bellinzona le visite sono temporaneamente sospese. La decisione, si legge in una nota dell’EOC, è stata presa perché “alcuni pazienti e operatori sono risultati positivi al test del coronavirus”.

Un’infermiera del Connecticut è la prima persona negli Stati Uniti a ricevere il vaccino sviluppato da Moderna contro il Covid. La somministrazione del secondo preparato, dopo quello di Pfizer/BioNTech, prende così il via dopo l’autorizzazione di venerdì da parte della Food and Drug Administration (FDA).

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen annuncia la distribuzione del vaccino Pfizer/BioNTech: “Sarà disponibile per tutti i Paesi UE allo stesso tempo e condizioni”

La nuova variante inglese del Covid “non è fuori controllo”. È quanto assicura l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Le nuove regole per chi rientra da Gran Bretagna e Sudafrica non valgono solo per i turisti. Anche il consigliere federale Guy Parmelin si trova al momento in quarantena a causa di un viaggio a Londra. Un portavoce del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) ha confermato informazioni in proposito pubblicate da Blick.ch. La quarantena del ministro continuerà fino a giovedì, la vigilia di Natale. Parmelin al momento non presenta alcun sintomo. Il consigliere federale era a Londra lo scorso 14 dicembre, dove ha incontrato la ministra britannica per il commercio internazionale Elizabeth Truss, per firmare l’Accordo sulla mobilità dei prestatori di servizi (Services Mobility Agreement, SMA). Chi dal 14 dicembre ha soggiornato in Gran Bretagna ed è poi rientrato in Svizzera deve sottoporsi a una quarantena di dieci giorni. La decisione è stata presa oggi dal Consiglio federale, a causa della nuova mutazione del coronavirus.

A Ginevra, il regime d’eccezione per permettere l’apertura dei ristoranti dopo il 22 dicembre (domani) avrà vita corta. Poiché il numero di riproduzione per la pandemia da coronavirus è superiore a 1, da dopodomani alle 23.00 ristoranti e musei rimarranno chiusi, in linea di massima fino al 22 gennaio, nel rispetto di quanto previsto dall’ordinanza COVID-19 del Consiglio federale. Stando ai dati disponibili oggi, il numero di riproduzione Rt (ossia il numero di nuovi casi sintomatici generati da un singolo caso) non permette più al canton Ginevra di soddisfare le esigenze poste dal governo federale per beneficiare del regime d’eccezione previsto per i cantoni con una situazione epidemiologica favorevole.

Il Canton Ginevra passa al regime federale a partire dal 23 dicembre alle ore 23.00, recita un comunicato diramato oggi dal Consiglio di Stato. Bar, ristoranti, strutture sportive e di intrattenimento, come i musei, dovranno quindi rimanere chiusi. I negozi dovranno abbassare le saracinesche alle 19.00, così come la domenica. Secondo l’ordinanza, queste misure rimarranno in vigore fino al 22 gennaio. Per poterle allentare ancora una volta, il Cantone dovrà dimostrare di avere un Rt inferiore a 1 per sette giorni consecutivi, oppure uguale a 0,9 a partire dal 5 gennaio 2021, si legge nella nota.

Rimane altro il numero dei casi nel Regno Unito, dove negli ultimi giorni le autorità sanitarie hanno individuato una nuova variante di coronavirus. I contagi registrati nelle ultime 24 ore sono 33’364, contro i 35’928 annunciati domenica. I nuovi decessi attribuiti al Covid sono 215, in calo rispetto al giorno precedente (326).

Sono 10’872 i nuovi casi di coronavirus individuati in Italia nelle ultime 24 ore. Il conteggio precedente rilevava invece 15’014 contagi e 315 decessi. Ad oggi in Italia ci sono 613’582 attualmente positivi, con un calo nelle ultime 24 ore di 9’178. L’incremento dei guariti e dei dimessi in un giorno è di 19’632 che porta il totale dall’inizio dell’emergenza a 1’281’258. Sono 87’889 i tamponi per il Covid effettuati nelle ultime 24 ore, in calo di quasi 50’000 rispetto ai 137’420 di sabato. Il rapporto tra tamponi effettuati e positivi individuati è al 12,3%, ancora in aumento, di oltre un punto, rispetto all’11% di domenica.

Sono 2’731 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, 12 meno di ieri nel saldo tra ingressi e uscite. Secondo il ministero della salute gli ingressi giornalieri in rianimazione sono invece 161. Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 25’145 persone, con un calo rispetto a ieri di 13 pazienti.

La Svezia chiuderà i confini ai viaggiatori in arrivo da Danimarca e Gran Bretagna, per arginare la diffusione della nuova variante di coronavirus individuata nel Regno Unito. Le autorità sanitarie danesi hanno reso noto nei giorni scorsi di aver trovato nove casi della stessa variante sul territorio nazionale.

L’allarmismo di questi giorni per la variante inglese del virus “non è giustificato dai dati scientifici: si tratta di sequenze genomiche, ma non c’è dietro alcuna biologia”, dice Giorgio Palù, virologo dell’università di Padova e presidente dell’Agenzia italiana del farmaco. “Non ci sono prove che questa mutazione renda il virus più letale o gli consenta di sfuggire ai vaccini”, conclude.

Le prime vaccinazioni contro il Covid-19 nei Grigioni inizieranno il 4 gennaio, così come il Ticino e altri cantoni della Svizzera centrale. Lo ha annunciato Peter Peyer, direttore del Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità, durante una conferenza stampa a Coira. La priorità sarà data agli ospiti delle case di cura e case anziani. La prima fornitura comprenderà 2’600 dosi. Altre 3’400 arriveranno a inizio gennaio e altrettante sono previste a metà gennaio.

I Grigioni hanno deciso: i comprensori sciistici resteranno aperti fino al 3 gennaio. Lo ha comunicato Marcus Caduff, direttore del Dipartimento dell’economia pubblica e socialità, in conferenza stampa a Coira. “Il Governo grigionese ha analizzato la situazione dopo il fine settimana, le decisioni prese oggi si basano sui dati odierni. La situazione edpidepiologica è stabilizzata, anzi è leggermente migliorata. Siamo in contatto costante con gli ospedali e sappiamo che non sono sovraccarichi. Sono dunque pronti ad accogliere eventuali altri pazienti durante le festività”. Caduff ha anche fatto sapere che la vendita di giornaliere verrà limitata per evitare di gravare eccessivamente il sistema.

L’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha dato l’ok condizionale al vaccino anti-Covid Pfizer-BioNTech. Lo comunica la stessa Ema. Diversi Paesi, tra cui la Germania, l’Austria, l’Italia e la Francia hanno già fatto sapere di voler cominciare con la campagna di vaccinazione a partire dal 27 dicembre. Tocca ora alla Commissione europea approvare formalmente, entro tre giorni, il preparato, dopo essersi consultata con i Governi degli Stati membri.

Sono appena 8 i cantoni svizzeri in cui l’incidenza dei contagi è calata durante il week-end. A livello nazionale, i casi ogni 100’000 abitanti negli ultimi 14 giorni sono 675 secondo i dati dell’UFSP, contro i 662 dell’aggiornamento di venerdì. Il Ticino ha superato San Gallo ed è di nuovo il cantone proporzionalmente più colpito: a quasi l’1% della popolazione è stato diagnosticato il COVID-19 nelle ultime due settimane. Al terzo posto c’è Turgovia. Segnali di ripresa delle infezioni si vedono anche in due cantoni romandi, Ginevra e Giura, anche se l’area maggiormente colpita rimane la Svizzera orientale.

Da mercoledì 23 dicembre Israele vieterà l’ingresso nel suo territorio ai cittadini stranieri. Lo ha deciso oggi la task force di governo anti-Covid a seguito della diffusione della variante del coronavirus riscontrata in Gran Bretagna e altrove. Al tempo stesso tutti gli israeliani che rientreranno a partire da quella data dovranno fare la quarantena obbligatoria negli alberghi del Covid. Per quanto riguarda gli stranieri - secondo le stesse fonti - sono previste alcune limitate eccezioni. Non si sa al momento per quanto tempo sarà in vigore il provvedimento.

La Danimarca ha deciso di riesumare, per cremarli, circa 4 dei 15 milioni di visoni che sono stati abbattuti perché portatori di una variante del coronavirus. Lo riporta la Bbc. Il procedimento non avverrà prima di maggio, quando non ci sarà più alcun rischio di contagio. I visoni in questione sono stati sepolti in un’area militare nell’ovest del paese e alcune delle loro carcasse sono riemerse a causa dell’azoto e del fosforo prodotti dalla loro decomposizione, creando un rischio di contaminazione dell’aria. Tra l’altro nelle vicinanze ci sono un lago balneabile e una fonte di acqua potabile.

La riunione d’emergenza della UE convocata dalla presidenza tedesca a livello di esperti è iniziata, come previsto. L’obiettivo è coordinare la risposta e le misure contro la nuova variante del coronavirus identificata nel Regno Unito. Gli esperti dei 27 si riuniscono nell’ambito del meccanismo di risposta alle crisi (IPCR), un organo creato circa un anno fa proprio per coordinare le azioni europee in casi di emergenze. .La riunione d’emergenza della Ue convocata dalla presidenza tedesca a livello di esperti è iniziata alle 11.00, come previsto. L’obiettivo è coordinare la risposta e le misure contro la nuova variante del coronavirus identificata nel Regno Unito. Gli esperti dei 27 si riuniscono nell’ambito del meccanismo di risposta alle crisi (IPCR), un organo creato circa un anno fa proprio per coordinare le azioni europee in casi di emergenze.

La variante inglese del coronavirus circola già da un mese. Tre sequenze di campioni raccolti in Danimarca e uno in Australia, prelevati a novembre, sono infatti risultate essere collegate al focolaio inglese causato da questa mutazione. Il che indica che si è già “verificata una sua diffusione internazionale, anche se non se ne conosce l’estensione”. Lo spiega il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), in un rapporto pubblicato sul suo sito.

L’Australia ha rilevato due casi della variante di coronavirus identificata nel Regno Unito. Lo riporta il Guardian. Si tratta di due persone rientrate dalla Gran Bretagna in New South Wales che sono state subito messe in quarantena. Le autorità sanitarie australiane hanno precisato che due casi non hanno nulla a che vedere con il recente picco di contagi a Sydney.

Il presidente francese Emmanuel Macron chiede di “raddoppiare la vigilanza”, dopo una “mutazione problematica” del coronavirus che ha imposto la sospensione per 48 ore di tutti gli arrivi in provenienza dal territorio britannico. Questa “mutazione problematica del virus, con una forma molto più aggressiva” mostra “la complessità di questo virus, oserei dire la sua aggressività, la sua creatività e l’umiltà di cui dobbiamo sempre dar prova”, ha commentato il capo dello Stato, intervenendo in videoconferenza al consiglio dei ministri.

Il Consiglio federale, riunito d’urgenza questa mattina per discurere dall’emergere di un nuovo ceppo “inglese” di coronavirus maggiormente contagioso ha deciso un divieto immediato di entrata in Svizzera per le persone provenienti dal Regno Unito e dal Sudafrica. Chi già si trova nella Confederazione ed è arrivato a partire dal 14 dicembre deve mettersi in quarantena per dieci giorni

Sono 10’002 i nuovi casi di coronavirus in Svizzera e 201 i morti registrati nelle ultime 72 ore. I nuovi ricoveri sono 391. Questi i dati dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Nelle ultime 72 ore sono stati trasmessi i risultati di 93’453 test, secondo l’UFSP. Il tasso di positività è del 10,70%. Negli ultimi 14 giorni, il numero totale di infezioni è stato di 58’422. Nelle ultime due settimane, il Paese ha avuto 675,81 nuove infezioni ogni 100.000 abitanti. Il tasso di riproduzione, che ha un ritardo di circa dieci giorni, è di 1,06.

Piste da sci chiuse in molti cantoni, almeno per ora aperte in Ticino, ma sono sempre di più coloro che in questa pandemia scoprono la montagna, pure d’inverno. Ancor più che in estate, tuttavia, i pericoli non sono da sottovalutare, in particolare per i neofiti, avvertono gli esperti.

Gli impianti sciistici di Elm e Braunwald nel canton Glarona saranno chiusi da domani, martedì. Anche slittare sarà vietato. Lo ha annunciato il Governo, che procederà a una nuova valutazione della situazione il 28 dicembre. A costringere l’esecutivo a decretare la sospensione dell’attività sportiva sulle nevi è la situazione epidemiologica, giudicata seria. Il rischio di infezione è salito fortemente nella ultime settimane e deve essere abbassato. Un ulteriore incremento metterebbe in pericolo il sistema sanitario. Il divieto di scivolare lungo i pendii per sciatori, snowboarder e gli amanti della slitta nei comprensori sciistici dovrebbe far diminuire il numero di infortunati e contribuire allo sgravio dell’infrastruttura ospedaliera.

La Francia è in una situazione “abbastanza fragile, se non precaria”, riguardo al coronavirus e “non dobbiamo assolutamente cadere sul lato sbagliato”: questo l’avvertimento lanciato dal ministro francese della salute, Olivier Véran, intervistato ai microfoni di radio Europe 1. “Non siamo in salita, quanto piuttosto in piano da una quindicina di giorni: questo significa che il virus non diminuisce più, ma non siamo nemmeno dinanzi ad un massiccio aumento” dei casi. “Questa linea retta - ha proseguito il ministro - è a un livello troppo elevato”, ancora distante dall’obiettivo di “5000 casi al giorno che auspicavamo di poter raggiungere per riprendere il controllo sulle catene di contaminazione del virus”. “Siamo sopra ai 10’000 casi, questo significa che la situazione è abbastanza fragile, se non precaria”.

Il canton Zurigo inizierà a vaccinare la popolazione a partire dal 4 gennaio, hanno reso noto le autorità cantonali in una conferenza stampa tenutasi oggi, lunedì. I primi a ricevere il vaccino saranno gli ultra 75enni, seguiranno le persone di età superiore ai 65 anni, poi gli operatori sanitari, i residenti negli istituti, nelle case anziani e di cura, poi le carceri. Inizialmente saranno a disposizione 16’000 dosi, sufficienti per 8’000 persone. La vaccinazione del resto della popolazione non avrà luogo prima del 1° aprile. A tale scopo sono previsti un centro di vaccinazione a Zurigo e altri tre nel resto del cantone. Il 30 dicembre il Cantone indicherà come la popolazione può registrarsi per la vaccinazione. “Ci saranno dosi sufficienti per tutti coloro che vogliono essere vaccinati”, ha detto il direttore sanitario Natalie Rickli (UDC). Anche se lei stessa vuole farsi vaccinare, sta dando la priorità a coloro che ne hanno più bisogno, come gli anziani, ha detto.

Sono 29’350 i nuovi casi di Covid-19 rilevati in Russia nelle ultime 24 ore: è il numero più alto registrato in un solo giorno dall’inizio dell’epidemia. Lo riporta il centro operativo nazionale anticoronavirus, secondo cui 493 persone sono morte a causa della malattia nell’ultima giornata. Le zone col maggior numero di nuovi casi sono Mosca, con 7797 contagi in un giorno, San Pietroburgo con 3752 e la regione di Mosca con 1523. Stando ai dati ufficiali, in Russia si sono finora registrati in tutto 2’877’727 casi di Covid-19 e 51’351 decessi provocati dal morbo.

Sono 122 i nuovi casi da coronavirus registrati in Ticino e 9 le persone decedute nelle ultime 24 ore. Sono 11 i nuovi ricoverati e 4 i pazienti dimessi rispetto a ieri. I dati cumulativi parlano di un totale di 20’902 persone positive e 703 morti da inizio pandemia.

Nelle case anziani, secondo i dati dell’ADICASI, i nuovi decessi sono stati 4 (307 il totale) e altrettante le nuove infezioni individuate. Attualmente sono 173 i residenti positivi, suddivisi in 25 dei 68 istituti presenti sul territorio cantonale.

“La variante del coronavirus era presente a fine settembre in Inghilterra ed è stata osservata per la prima volta ad ottobre. Ora è stata riscontrata in Italia, Olanda, Danimarca e addirittura in Australia. Perché non dovrebbe essere anche qui?” in Germania: lo ha detto il virologo e direttore dell’ospedale Charité di Berlino Christian Drosten a Deutschlandfunk, secondo quanto riferisce Welt online.

La crisi del coronavirus continua a non avere ancora un impatto negativo sul numero dei fallimenti aziendali in Svizzera, che si confermano addirittura in netto calo, sulla scia dei provvedimenti adottati dal Governo per contrastare l’epidemia. Stando alle indicazioni odierne della società di informazioni economiche Bisnode D&B, nei primi undici mesi dell’anno le imprese che hanno dovuto chiudere per insolvenza sono state 3’500, il 19% in meno dello stesso periodo del 2019. In Ticino (-22% a 303) e nei Grigioni (-48% a 38) la contrazione è stata ancora più marcata. Solo in tre cantoni si registra un aumento: si tratta di Appenzello Interno (+29%), Argovia (+3%) e Nidvaldo (+15%). Zurigo e Basilea segnano entrambi un -18%, Ginevra un -25%.

“Al momento non c’è il rischio di carenze di cibo, la catena di distribuzione è abbastanza solida” in Gran Bretagna nonostante il blocco dei tir da parte della Francia in seguito alla scoperta di una variante britannica del coronavirus. Lo ha assicurato il ministro dei Trasporti britannico, Grant Shapps, in un’intervista a Skynews. Il ministro si è detto “sorpreso” dalla decisione della Francia di includere nello stop gli autotrasportatori. Tuttavia, ha sottolineato, “le mie controparti francesi mi hanno assicurato di volerli sbloccare il primo possibile”.

Durante la prima ondata della pandemia di coronavirus in Romandia sono state sanzionate 16’000 infrazioni: lo rivela un’inchiesta della RTS, secondo cui l’indisciplina o la repressione - a seconda dei punti di vista - si sono rivelate più marcate in Vallese. A metà marzo il Consiglio federale ha emanato un’ordinanza che stabiliva multe per i principali reati che violano le norme sanitarie, in relazione a distanze, raduni, apertura di negozi e quarantene. Stando all’indagine dei cronisti RTS, dei 16’000 reati registrati nei cantoni francofoni da metà marzo a fine agosto, 14’000 sono stati puniti con multe e 2000 sono stati oggetto di procedimenti giudiziari. Le multe più pesanti sono state inflitte ai bar e ai ristoranti, agli organizzatori di feste private, nonché ai locali a luci rosse.

I primi vaccini anti-coronavirus sono stati somministrati in Israele. Il premier Benyamin Netanyahu, tra i primi a vaccinarsi sabato per dare il buon esempio, nei giorni scorsi aveva sottolineato che “non era garantito che Israele, Paese piccolo con 9 milioni di cittadini, potesse ricevere i farmaci nello stesso tempo dei Paesi che guidano il mondo”.

L’obiettivo è quello di arrivare a regime a 60’000 vaccinazioni al giorno e di proteggere almeno 2 milioni di israeliani (su una popolazione di circa 9 milioni di abitanti) per la fine di gennaio. Si è cominciato dal personale sanitario mentre da oggi, lunedì, tocca anche agli over 60 in base alle prenotazioni effettuate nelle strutture mediche designate allo scopo. Subito dopo sarà la volta dei gruppi a rischio per malattie pregresse (diabete, obesità, immunodepressi e altre patologie). Quindi insegnanti, personale delle carceri, detenuti, lavoratori sociali, per passare in seguito ai soldati. Dopo, tutto il resto della popolazione.

Il premier britannico Boris Johnson ha convocato per oggi una riunione del Comitato per le emergenze Cobra sulla nuova variante del coronavirus. Lo riferisce Skynews precisando che il comitato discuterà in particolare della “crisi dei trasporti” causata dalle restrizioni poste da diversi paesi europei.

Ha superato quota 1,5 milioni il numero di contagi da Covid-19 registrati ufficialmente in Colombia dall’inizio della pandemia, secondo i dati dell’università americana Johns Hopkins. Il comune della capitale Bogotà ha annunciato intanto ieri l'entrata in vigore di severe restrizioni alla circolazione per i circa otto milioni di abitanti della città, a causa di un'accelerazione dell'epidemia di coronavirus.

Nonostante la decisione (anche) del canton Uri di chiudere temporaneamente gli impianti sciistici, il Ticino intende lasciare aperti i suoi. “Questa è l’intenzione, ma con tutti i ma e i se del caso”, ha spiegato ai nostri microfoni Norman Gobbi. “Se dovessimo rilasciare le autorizzazioni e poi constatare grossi problemi, queste potranno in ogni momento essere annullate e sospese”. Gobbi si augura anche che il Ticino, viste le stazioni chiuse altrove, non diventi meta di pellegrinaggio per gli amanti dello sci di altre regioni.

I sopralluoghi della polizia cantonale effettuati finora non hanno finora evidenziato assembramenti come quelli constatati in altre località svizzere nelle scorse settimane, afferma inoltre Gobbi.

L’intervista è di Giorgia Roggiani

Da oggi, 21 dicembre, scattano in Italia le nuove restrizioni nazionali anti-coronavirus, adottate per evitare che il periodo delle feste possa contribuire a rilanciare un’eventuale terza ondata pandemica. E`vietato ogni spostament tra regioni. Chi torna dall’estero devesottoporsi alla quarantena. Per i trasgressori sono previste multe fino a 1’000 euro. Dal 24 dicembre scatterà il lockdown con zona rossa in tutta la Penisola.

La corrispondenza è di Alessandro Braga

Gli specialisti, dichiarando che probabilmente il nuovo ceppo è già presente in Svizzera, precisano che a preoccupare della mutazione non è né la mortalità, né la resistenza al vaccino della mutazione ma il fatto che esso sia più contagioso del precedente, con i possibile riflessi negativi sul numero delle ospedalizzazioni. Ma non è l’unica particolarità che rende speciale questo ceppo. Dal TG20 di domenica le spiegazioni di Davide Corti, direttore della humabs biomed di Bellinzona, che ha partecipato alle ricerche su questa variante del Covid.

È una donna italiana il paziente su cui è stato riscontrato per la prima volta anche in Italia il genoma del virus Sars-Cov-2 con la variante britannica. Secondo quanto si apprende da fonti sanitarie, la paziente - che è in isolamento con il suo convivente rientrato giorni fa dal Regno Unito - ha una forte carica virale. La donna - che secondo alcune fonti si trova nella zona di Roma - ha fatto il tampone nei giorni scorsi.

Democratici e repubblicani al Congresso degli Stati Uniti hanno trovato un’intesa su un piano di aiuti da 900 miliardi di dollari per l’economia, il secondo dopo quello da 2’200 miliardi votato in marzo, e che era in discussione già da questa estate. Lo ha annunciato il capo della maggioranza repubblicana in Senato, Mitch McConnell. Restano da definire i dettagli e il voto dovrebbe tenersi prima della fine della giornata di oggi, lunedì. In attesa che sia votato anche il budget del 2021, i parlamentari si sono inoltre concessi un giorno di margine in più per evitare uno shutdown dell’amministrazione federale.

L’Istituto Robert Koch ha registrato 16’643 casi in 24 ore, che hanno portato il bilancio della pandemia a superare il milione e mezzo di contagi nel paese. Sono morte di COVID-19 altre 226 persone, per un totale di 26’275.

Sono 41 i nuovi contagi registrati domenica nel canton Grigioni, per un totale di 7’254 da inizio pandemia. I casi attivi sono ora 845, 37 in meno rispetto alla vigilia, mentre 958 persone si trovano in quarantena. Si lamenta un nuovo decesso, il 129mo. Sale il numero dei pazienti in ospedale, da 36 a 39, ma scendono da 7 a 5 quelli in terapia intensiva e da 5 a 4 quelli sottoposti a ventilazione. ¨

La regione più toccata in valori assoluti è quella di Plessur, con 9 nuove infezioni e 166 casi attivi in tutto, ma in base alla popolazione la situazione è più allarmante nelle regioni di Maloja e Bernina.