Cassis: "A Lugano un nuovo piano Marshall"
Il Governo ticinese ed il presidente della Confederazione Ignazio Cassis hanno presentato oggi in conferenza stampa a Bellinzona lo stato attuale dei preparativi della Conferenza sull'Ucraina in programma il 4-5 luglio a Lugano.
A Lugano sarà pianificata una sorta di "nuovo piano Marshall" per la ricostruzione del Paese aggredito dalla Russia, ha sottolineato Ignazio Cassis nel suo intervento iniziale. "Accogliere questa conferenza sarà il nostro contributo per la pace e la ricostruzione dell’Ucraina”, ha quindi dichiarato il consigliere di Stato Norman Gobbi.
di Joe Pieracci, Giorgia Fontana, Diego Moles
La conferenza comporterà numerose conseguenze per l’accessibilità e la viabilità nella zona tra il centro di Lugano e il Palazzo dei congressi, ma non solo. Tutti i dettagli sono disponibili sul sito creato appositamente dal cantone per la UCR2022 sul quale sono pubblicati i piani dettagliati riguardanti strade chiuse, percorsi alternativi, parcheggi e navigazione.
Il dispositivo di sicurezza sarà attivo dalle 12 di domenica 03.07.2022 a mercoledì 06.07.2022 alle 6 (termine dei lavori di ristabilimento).
I cittadini di Lugano saranno informati dalle autorità comunali. Inoltre dal 28 giugno al 5 luglio sarà possibile rivolgersi direttamente anche a una hotline telefonica attiva dalle 6 alle 22.
Informazioni saranno diffuse anche tramite Twitter e Alertswiss.
Cassis ha poi specificato che l’URC2022 non si scontra con il principio di neutralità. La Svizzera ha assunto questo impegno già prima della guerra e la trasformazione dei temi a causa dei recenti avvenimenti è stata accolta con entusiasmo e pieno appoggio dai diversi dipartimenti federali. La ricostruzione dell’Ucraina è un impegno gigantesco che richiederà ingenti investimenti, la maggior parte dei quali provenienti dal settore privato. Importante quindi l’interesse economico in ballo.
“La lista degli invitati è stata ripresa dalle Conferenze precedenti sull’Ucraina”, ha spiegato Ignazio Cassis rispondendo ai giornalisti e comprende anche USA e Canada. La presenza statunitense è confermata, ma non si sa ancora chi verrà a Lugano, se il segretario di Stato Tony Blinken o un suo vice.
In seguito è toccato alle domande dei giornalisti. Rispondendo ad una di queste Ignazio Cassis ha detto che questa conferenza non è un’occasione per spartirsi con gli oligarchi il futuro dell’Ucraina, ma ha ribadito che i motivi della URC2022 sono quelli citati all’inizio di questa conferenza stampa, dunque un sostegno al paese devastato dalla guerra. “La ricostruzione è nell’interesse del popolo ucraino, ma anche di quello europeo e svizzero dato che la stabilità dell’Europa dipende da questo”, ha aggiunto il presidente della Confederazione.
In seguito la parola è passata a Matteo Cocchi, comandante della polizia ticinese. “Siamo un insieme: autorità, forze di polizia, esercito ed i vari partner. E tutti assieme permetteremo tutto il dispositivo di sicurezza. Finora è stato fatto un grande lavoro. E la collaborazione tra tutti i partner è stata ottima. E dunque siamo tranquilli”. “Stiamo anche lavorando - ha proseguito - perché il nostro dispositivo non crei troppi disagi alla popolazione e alle attività commerciali della città di Lugano”.
Ci saranno zone rosse (Parco Ciani e zone limitrofe al Palazzo dei Congressi) solo per chi è accreditato. E ci saranno zone blu dove ci sarà una forte presenza della polizia, ma dove si potrà transitare liberamente. Nel golfo di Lugano sarà attuato un divieto di navigazione nel raggio di 300 metri.
Tutta la conferenza sarà visibile in live streaming sul sito della Confederazione.
In seguito ha preso la parola Simon Pidoux, Ambasciatore speciale responsabile della URC2022: “Decidere di proseguire con l’organizzazione della conferenza è stato difficile. Lugano sarà qualcosa di nuovo, un calcio d’inizio. Non si può già prevedere cosa bisognerà costruire e quanto costerà ma si può iniziare a riflettere su come farlo. A Lugano verrà quindi definito un metodo, i principi e gli attori di questo processo che durerà anni”.
“I costi principali per il Ticino - ha aggiunto Norman Gobbi - saranno quelli sulla sicurezza. Per la Conferenza sull’Ucraina, ma anche per i cittadini di Lugano nel loro vivere quotidiano. Ed in questo senso ringrazio anche il sindaco di Lugano Michele Foletti.” “La Conferenza - ha proseguito - sarà anche un’opportunità per le aziende locali per stringere partnership in vista della ricostruzione”.
Poi è toccato al Consigliere di Stato Norman Gobbi: “Sarà occasione per il Ticino e Lugano per avere grande visibilità a livello internazionale. C’è da parte nostra un grande orgoglio. La sfida per noi sarà questa: tutto dovrà funzionare al meglio. Accogliere questa conferenza sarà il nostro piccolo contributo per la pace e la ricostruzione dell’Ucraina”.
Ignazio Cassis: “Voglio ringraziare la popolazione della città di Lugano che vivrà in prima persona la conferenza”.
Cassis sulla sicurezza: “Il dispositivo preparato per Lugano sarà quello classico, che la Svizzera prepara anche per Ginevra. Di alta qualità. Qualità svizzera”.
L’avvio della conferenza è toccato al presidente della Confederazione Ignazio Cassis. “Oggi a quasi 4 mesi dall’inizio del conflitto - ha detto - siamo qui per spiegare perché si terrà la Conferenza sull’Ucraina”. “La guerra è in corso, ma giungerà il momento della ricostruzione. E occorre discuterne al più presto, mettendo tutte le parti coinvolte attorno allo stesso tavolo, così da definire il piano della ricostruzione. Una sorta di nuovo piano Marshall. Che stavolta sarà pianificato a Lugano”.
Al termine della Conferenza sarà inoltre approvata una “Dichiarazione di Lugano” che dovrà dare priorità, metodo e principi della ricostruzione dell’Ucraina.
A due settimane dall’inizio della conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, Confederazione e Cantone stanno definendo tutti i dettagli organizzativi dell’appuntamento previsto a Lugano il 4 e il 5 luglio.
Ad illustrarli nel corso della conferenza stampa prevista dalle 11.00 saranno:
- Ignazio Cassis, Presidente della Confederazione
- Norman Gobbi, Consigliere di Stato del Cantone Ticino
- Matteo Cocchi, Comandante della Polizia del Cantone Ticino
- Simon Pidoux, Ambasciatore speciale responsabile della URC2022
- Térence Billeter, Ambasciatore, Capo Task Force URC2022
Altre informazioni saranno fornite anche da:
- Lucas Caduff, Divisionario, Comandante della divisione territoriale 3
- Stéphane Theimer, Vicedirettore Ufficio federale di polizia (fedpol)
- Michele Foletti, Sindaco di Lugano