Marco Borradori non ce l’ha fatta
Marco Borradori non ce l'ha fatta. Il sindaco di Lugano è morto alle 18.10 in seguito all'arresto cardiaco di cui è stato vittima martedì. Una notizia che ha provocato un'ondata di emozione in tutto il cantone, dalle istituzioni fino ai comuni cittadini. Lo ha reso noto, in accordo con la famiglia, il Municipio della città, che con Consiglio comunale, collaboratori e collaboratrici dell'amministrazione e a nome della cittadinanza ha presentato le condoglianze alla famiglia.
In questa pagina tutti gli aggiornamenti in diretta, dalle reazioni alle conseguenze politiche del suo decesso.
sf/Swing/pon/m.c./OCartu
Il Municipio di Lugano è in seduta dopo la morte del sindaco Marco Borradori e intanto sono molte le persone che si recano a Palazzo civico per portare un fiore, una parola o un pensiero, in attesa di conoscere la data della cerimonia funebre.
Profondo dolore e sgomento sono i sentimenti che accompagnano i municipali di Lugano, che giovedì mattina tornano a riunirsi in seduta ordinaria, dopo la morte di Marco Borradori. Romina Lara ha raggiunto i 4 membri dell’Esecutivo che per oltre 7 anni hanno lavorato a stretto contatto con il sindaco.
Le prospettive per il Municipio e per la continuità istituzionale della città, dopo la scomparsa di Marco Borradori.
Il ricordo del sindaco di Lugano, deceduto ieri, sulle colonne delle testate svizzero tedesche e romande.
In Piazza della Riforma un viavai di gente, fiori e anche qualche boa “per l’ultima traversata”: in molti sono venuti a rendere omaggio a Marco Borradori. La serata raccontata in diretta a Infonotte da Paolo Ascierto
Tra i numerosi messaggi dedicati a Marco Borradori pubblicati sui social, ecco anche quello dello spagnolo Jorge Lorenzo, ex campione della MotoGP: “Grazie per tutto quello che hai fatto per la nostra amata città di Lugano”.
Ciao Marco
— Jorge Lorenzo (@lorenzo99) August 11, 2021
Grazzie per tutto quello che hai fatto per la nostra amata citta di Lugano.
Grande sindaco e grande persona. Riposa in pace #MarcoBorradori pic.twitter.com/8LK1MDUx9z
Il vescovo di Lugano Valerio Lazzeri e i vescovi emeriti Pier Giacomo Grampa e Ernesto Togni nell’esprimere il loro cordoglio ai familiari, agli amici e ai colleghi del Municipio cittadino, assicurano la loro preghiera e il loro ricordo riconoscente, memori di una persona, Marco Borradori, che ha speso con generosità le sue energie e i suoi talenti, a servizio della comunità civile, nella cura delle relazioni personali e nell’attenzione alle molteplici realtà presenti sul territorio. La sua cordialità sincera e il suo impegno di presenza pubblica possano continuare a ispirare e a sostenere il cammino dell’intera collettività.
“La signorilità, gentilezza e disponibilità che hanno contraddistinto la sua persona e la sua carriera hanno segnato profondamente la vita politica e istituzionale del nostro Cantone e della nostra Città degli ultimi trent’anni.”, scrive la sezione di Lugano del PLR. La sua dedizione e vicinanza alla popolazione, così come la sua apertura al dialogo, al confronto e alla coesione rimarranno nella memoria di tutti i ticinesi e, in particolare, dei luganesi.
“Mi è venuto in mente quando è morto Giuseppe Buffi che era presidente del Governo. Per un Esecutivo è un momento molto difficile”, afferma Giovanna Masoni Brenni, che di Marco Borradori ricorda tre caratteristiche: “era disponibilissimo, presentissimo e molto autentico nel suo star bene fra i cittadini, fra la gente”.
“Un grande dolore averlo perso, è stato un sindaco sempre presente, attivo, impegnato e rispettoso delle opinioni altrui. Teneva in considerazione le idee innovative, era schietto e diretto e quando, raramente, si infuriava, il suo pensiero era inequivocabile. Si confrontava sulle idee, e questo è molto importante”. È il ricordo di Angelo Jelmini, che è stato municipale insieme a Borradori. “Aveva un amore viscerale per la città di Lugano”, afferma.
Uno dei ricordi più belli di Gabriele Gendotti con Marco Borradori è stato quando si sono presentati nella sala del Gran Consiglio con il “tesoretto”. Un gesto spontaneo, ricorda Gendotti, a cui Borradori si è prestato all’ultimo momento.
Anche la città di Bellinzona esprime il suo cordoglio per la morte di Marco Borradori. In una nota si legge che “il Municipio ricorda con riconoscenza la figura di Marco Borradori come consigliere di Stato, con il quale Bellinzona ha sempre potuto avere un rapporto improntato alla massima disponibilità e collaborazione, ma anche come sindaco di Lugano, nell’ambito dei rapporti costruttivi che, anche grazie alla sua figura trainante, si sono instaurati tra le Città di Lugano, Locarno, Mendrisio, Chiasso e Bellinzona.
“Abbiamo conosciuto Marco come politico tenace, ma sempre cordiale e aperto al dialogo. Sia come capo Dipartimento del territorio che come sindaco, è stato avversario di molte battaglie. La sua pacatezza e affabilità ha sempre permesso un sano confronto di opinioni, del quale vive la democrazia”, scrivono i Verdi del Ticino nella loro reazione alla morte di Marco Borradori.
Una lunga tappa della vita politica di Marco Borradori si è svolta a Palazzo delle Orsoline e il collega di Governo Luigi Pedrazzini lo ricorda come una persona con cui si poteva costruire e lavorare. L’ex consigliere di Stato ricorda “una persona con un carattere portato al dialogo, con una gentilezza naturale che gli permetteva di avere buoni rapporti con praticamente tutti i rappresentanti della politica cantonale ticinese”.
“Rimangono il tuo sorriso spontaneo, il tuo saluto gioviale, la tua proverbiale disponibilità. E rimangono le opere che, quale Consigliere di Stato prima e Sindaco di Lugano poi, sei riuscito a realizzare o a incanalare verso la loro realizzazione. Il Ticino, e Lugano in particolare, te ne saranno sempre grati”, scrive in un comunicato la sezione luganese del PPD. E il partito cantonale ricorda come lo scomparso Marco Borradori sia sempre stato presente nella vita della comunità.
“Lo ricordiamo come una persona gentile, disponibile e corretta”: così la sezione del PS di Lugano che, con la municipale Cristina Zanini Barzaghi, invia a famiglia e amici le condoglianze per la morte di Marco Borradori.
“La Lega dei ticinesi è sconvolta dalla notizia dell’improvvisa dipartita del sindaco di Lugano Marco Borradori. Non ci sono parole per esprimere lo sgomento in simili circostanze. Né ci sembra possibile parlare di Marco come di una persona che non c’è più”, si legge in una nota, in cui si ricorda il ruolo da protagonista che Borradori ha avuto negli ultimi 30 anni di politica ticinese.
Con la morte di Marco Borradori, tocca al vicesindaco Michele Foletti assumere inizialmente la guida della compagine municipale, che dovrà essere completata: il primo subentrante, il capogruppo UDC in Consiglio comunale Tiziano Galeazzi, ricevuta la proposta, avrà una decina di giorni per accettare la carica. La situazione è per legge tecnicamente simile a quella delle dimissioni: per il sindaco occorrerà un’elezione complementare, con i municipali unici possibili candidati. Se ci sarà più di un aspirante, toccherà alla popolazione decidere.
Il Municipio di Lugano con Marco Borradori ha perso una figura politica di peso, che riusciva a creare consenso attorno a determinate idee e progetti, secondo il collega Roberto Badaracco, che ha definito il sindaco “un capitano che trainava la barca”. “Vogliamo andare avanti tutti assieme ma non sarà facile, una figura così non si trova facilmente e dovremo fare molti sforzi” ha sottolineato il municipale.
La notizia della scomparsa del sindaco di Lugano ha ovviamente toccato nel profondo anche le società sportive della città. Attraverso un comunicato l’FCL ha ricordato il classe 1959 sottolineando la sua grande passione per lo sport e il suo sostegno per il club come pure quello per il progetto del Polo sportivo e degli eventi. Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’HCL, che ne ricorda l’energia, l’entusiasmo e che lo ringrazia per gli sforzi fatti per la città in questi anni.
Un protagonista della politica ticinese da 30 anni e un personaggio estremamente signorile: così Lorenzo Quadri ha definito Marco Borradori. Quadri ha anche detto che è stato un privilegio avere l’esempio di una persona così dotata per la politica, che era la sua missione quotidiana.
“Marco si è spento come sapevamo da alcune ore che sarebbe andata a finire”. Un Michele Foletti scosso ha reagito alla morte di Marco Borradori di fronte al Municipio di Lugano, mentre sull’edificio veniva issata la bandiera a lutto per la morte di quello che il vicesindaco ha definito il sindaco di tutti.
“Certamente eravamo su posizioni diversi in termini di contenuti e nelle modalità politiche, ma il tema oggi è un altro, quello della sostanziale incredulità di fronte a questa repentina scomparsa, che ci ricorda quanto l’essere umano è fragile”, ha commentato Manuele Bertoli, presidente del Governo ticinese, che con Borradori trascorse due anni insieme in Consiglio di Stato. “ In 18 anni alla guida del Dipartimento del territorio ha gestito molti dossier, “alcuni semplici e altri controversi” e “credo che abbia fatto un pezzo importante di questo paese. È stato una figura di riferimento almeno per una parte della popolazione negli ultimi 30 anni della storia di questo paese”.
“È un momento emozionale molto forte per me e penso per tutti i ticinesi che con Marco Borradori hanno vissuto momenti spero belli. Ha permeato la vita politica, sociale, culturale, comunitaria del nostro cantone negli ultimi 30 anni da quando era entrato in politica”: sono le prime parole di un Norman Gobbi molto commosso, raggiunto in diretta poco dopo l’annuncio del decesso del sindaco di Lugano. “Era una persona che amava il contatto con la popolazione, aveva una buona parola per tutti e salutava tutti. In Governo ridevamo sempre, dicevamo che lui era il poliziotto buono e il poliziotto cattivo”, ha ricordato il capo del Dipartimento delle istituzioni.
La notizia della morte di Marco Borradori è stata seguita da un’ondata di cordoglio. Il Municipio, che ha annunciato il decesso del sindaco, ha espresso il cordoglio dei colleghi dell’Esecutivo, ma anche di tutti i collaboratori e collaboratrici dell’Amministrazione.
Anche il Consiglio di Stato ticinese, in un comunicato, esprime incredulità e sgomento per la scomparsa di Borradori e rivolge ai suoi cari un pensiero di affetto e di cordoglio.
Cordoglio espresso anche dal consigliere federale Ignazio Cassis che su Twitter si è detto colpito dalla morte del politico 62enne.
Sono profondamente colpito dalla morte di Marco Borradori, caro amico fin dal liceo. La sua è una perdita non solo per la politica di Lugano e del Ticino, ma anche per me personalmente. Mi stringo nell’affetto a tutti i suoi cari, a cui porgo le mie più sentite condoglianze.
— Ignazio Cassis (@ignaziocassis) August 11, 2021
“Un talento pazzesco per la politica”, racconta Francesco Russo, amico di Borradori sin dai tempi dell’asilo. Dopo le elezioni “per la prima volta mi aveva detto di essere stanco, ma con un sorriso che non mi aveva fatto preoccupare”. Quello che è successo “era inimmaginabile fino a ieri”.
Marco Borradori è deceduto a causa dell’arresto cardiaco di cui è stato vittima martedì. Con lui sparisce una figura importante della politica ticinese, di cui Borradori è stato protagonista per 30 anni.