Scrittura a mano
La consulenza

Dalla calligrafia e dalla scrittura a mano alla grafomotricità

A scuola cosa s’insegna?

  • 17.09.2025
  • 55 min
  • Antonio Bolzani
  • Imago Images
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Dalla bella scrittura o calligrafia alla grafomotricità: fra i compiti e gli obiettivi della scuola c’è sempre quello di insegnare a scrivere. L’acquisizione delle competenze nell’ambito dell’alfabetizzazione e dell’espressione grafica in senso più ampio fanno quindi ancora parte di una didattica scolastica che vuole favorire lo sviluppo delle abilità grafomotorie dei nostri allievi e delle nostre allieve. Ma, concretamente, come si avvicinano i nostri bambini alla scrittura? Quanto è regolamentato l’insegnamento grafomotorio e quali sono le pratiche didattiche? Come apprendono gli/le alunni/e a scrivere in stampatello o in corsivo e a leggere? Nella prefazione di un recente e interessante documento del mese di agosto del 2024 che vuole fare luce sui recenti contributi della ricerca, intitolato “Non è solo una questione di carattere” e realizzato dal Collegio degli Ispettori delle Scuole Comunali, si sottolinea come <>

La domanda sorge allora spontanea: nelle scuole elementari la scrittura a mano è passata in secondo piano, poiché si è dato molto più spazio e risalto alle nuove tecnologie e soprattutto è diventata prioritaria la digitazione su tastiera? È confermato da studi scientifici che l’apprendimento su carta e matita vale molto di più (per la memorizzazione, la lettura, le ripercussioni positive su tutti i tipi di acquisizioni) rispetto alle conoscenze acquisite sui dispositivi tecnologici: i docenti ne sono consapevoli? A questo proposito, quanto conta e quanto incide sullo sviluppo futuro l’educazione nei primi anni di scuola, perché è lì che si imparano gli automatismi a livello grafico e motorio, oltre che ortografico e grammaticale? Nella consulenza odierna ci soffermiamo perciò su quanto viene fatto nelle aule delle scuole dell’infanzia ed elementari nell’ambito delle abilità grafomotorie che si riferiscono agli apprendimenti legati al riconoscimento delle forme grafiche, alla memorizzazione della forma delle lettere, alla gestione del tracciato e infine allo sviluppo della fluidità di scrittura. Alla base di prestazioni redazionali efficaci, vi sono le componenti grafomotorie, ortografiche, lessicali, grammaticali e testuali che non devono entrare in competizione fra di loro. Se la grafomotricità richiede uno sforzo eccessivo l’intero processo di scrittura ne verrà ostacolato. Quali competenze devono avere oggi i docenti nell’insegnamento del gesto grafico?Sull’apprendimento e sull’importanza della grafomotricità, il microfono ai nostri esperti.

Sono ospiti:
Lietta Santinelli, ergoterapista, responsabile del Centro Ergoterapia Pediatrica di Bellinzona
Michele Tamagni, ispettore scolastico

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