Basterebbero le cifre -oltre 100 milioni di franchi all’anno di prestazioni assistenziali per i/le quasi 8 mila beneficiari/e che ne hanno diritto- per spiegare quanto in Ticino il sostegno sociale da parte del Cantone sia fondamentale e imprescindibile per molte persone. Ma quanti sono i beneficiari di prestazioni assistenziali? Chi ne ha diritto e come viene stabilito il diritto alla prestazione? Le prestazioni assistenziali comprendono le prestazioni ordinarie e quelle circostanziali speciali: qual è la differenza? Come e a chi fare richiesta della prestazione? Qual è la durata della prestazione e come fare per rinnovarla? Quando è necessario notificare degli eventuali cambiamenti della situazione economica e personale? Quali sono le cause per cui le persone devono ricorrere a questo sostegno sociale? Una situazione precaria professionale? La disoccupazione? La solitudine? Un contesto familiare problematico e fragile sul piano sociale, professionale ed economico e costantemente bisognoso di aiuti e sostegni? Dei salari troppo bassi e quindi insufficienti? Una formazione scolastica tale da non potersi più inserire o reinserire nel mercato del lavoro?
Partiamo da questi interrogativi e, soprattutto dalle cifre, per spiegare cosa significa sul piano pratico e su quello legislativo, per i giovani e per i meno giovani, vivere di e in assistenza. Ricordiamo che per richiedere l’assistenza sociale la persona deve dapprima recarsi al proprio Comune di domicilio, il quale fornisce una prima consulenza personalizzata, consegna la lista della documentazione necessaria e fissa l’appuntamento presso lo “Sportello Laps” del proprio comprensorio (quello di riferimento) che, a sua volta, trasmette poi la domanda all’Ufficio del sostegno sociale e dell’inserimento (USSI).
L’assistenza sociale prevede una prestazione ordinaria che copre il fabbisogno di base calcolato sulla base della situazione familiare e personale, alla quale possono essere aggiunte delle prestazioni speciali per far fronte a bisogni e spese particolari o puntuali. La persona a beneficio di assistenza sociale deve collaborare attivamente e fornire tutte le informazioni necessarie per stabilire il diritto alla prestazione e/o un percorso di inserimento sociale o professionale. A proposito: chi segue e come funziona il percorso d’inserimento socio-professionale? Ne parliamo nella puntata odierna.
È ospite della trasmissione Francesca Gaudenzi Chiesa, responsabile dell’ Ufficio del sostegno sociale e dell’inserimento del DSS.
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