Lo scorso novembre, la LUISS University Press di Roma ha ripubblicato un’edizione italiana del saggio L’odio per gli intellettuali in America, scritto nel 1964 da Richard Hofstadter.
In quest’opera, Hofstadter sostiene che l’anti-intellettualismo sia una tendenza profondamente radicata nella storia degli Stati Uniti, non solo come diffidenza, ma come una vera e propria esaltazione dell’esperienza pratica e del “senso comune” a scapito della riflessione critica e della conoscenza specialistica.
Un saggio dibattito attuale nell’America di Trump? Ne abbiamo discusso con Raffaella Baritono e con Sergio Fabbrini.
"L’odio per gli intellettuali in America" di Richard Hofstadter, LUISS University Press di Roma (dettaglio di copertina)
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