Grand Bazaar

Le canzoni dei contrabbandieri nella zona insubrica            

Un viaggio con Luca Maciacchini tra memoria orale e musica popolare

contrabbandieri

La figura del contrabbandiere – o spallone, come lo si chiamava tra le montagne lombarde e ticinesi – appartiene all’immaginario collettivo di un’epoca di frontiere mobili, di notti silenziose e di carichi nascosti sotto la luna. Ma oltre ai racconti epici e alle cronache di confine, esiste anche un patrimonio sonoro poco conosciuto: le canzoni dei contrabbandieri, nate dalla tradizione orale della zona insubrica.

A esplorare questo universo affascinante e ospite di Grand Bazaar è Luca Maciacchini, cantautore, attore e ricercatore di cultura popolare, che da anni raccoglie e interpreta brani antichi, storie cantate e testimonianze tramandate di generazione in generazione.

Il suo lavoro getta luce su un repertorio musicale fatto di ironia, malinconia e resilienza, che racconta la quotidianità dei traffici illegali ma anche la dignità di un mestiere marginale, spesso l’unico possibile in contesti di grande povertà.

Attraverso musiche recuperate, narrazioni e arrangiamenti originali, Maciacchini restituisce voce a un mondo che rischiava di scomparire, trasformando le esperienze degli spalloni in un racconto corale che unisce Lombardia e Svizzera, montagna e pianura, tradizione e attualità.

Un’iniziativa che non è solo spettacolo o intrattenimento, ma anche un atto di memoria e valorizzazione culturale di un territorio e della sua gente.

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