Il titolo di questo disco si riferisce a un verso di un canzoniere della tradizione ottomana conservato in una antologia del XVII secolo, e fa parte del bagaglio culturale di Mehmet Ali Sanlıkol, musicista di origine turca naturalizzato statunitense che è l’autore delle due composizioni eseguite da Blue Heron. Nella prima, commissionata lo scorso anno dall’ensemble vocale e intitolata “The Triumph”, il gruppo è accompagnato da strumenti tradizionali turchi suonati dal collettivo DÜNYA formato da Sanlıkol per sviluppare la sua eclettica idea di linguaggio musicale cosmopolita. I suoi versi sono di un poeta della seconda metà dell’Ottocento, Edip Harabi, affiliato all’ordine Bektashi, una delle più importanti confraternite islamiche, e sono stati scelti dal compositore per sottolineare l’immanenza divina e la pregnanza del misticismo sufi.
La seconda composizione esclusivamente vocale composta nel 2017 è intitolata “Devran”, ed è basata sui versi di due inni devozionali trascritti dal poligrafo di origine polacca Ali Ufki al servizio della corte ottomana del XVI secolo, ed è concepita come un mottetto che richiama la tradizione rinascimentale europea.
Blue Heron è un ensemble specializzato nella esecuzione storicamente informata del repertorio della polifonia del XV e XVI secolo, in particolare della scuola franco fiamminga, e ha sede a Boston nello stato del Massachusetts, dove è attivo anche il collettivo DÜNYA, formato da musicisti amici di diverse nazionalità, culture ed esperienze che si esprimono attraverso la combinazione e fusione di diversi stili musicali.
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