“Wonder in Venice”, un chiaro riferimento nel titolo al “suscitare meraviglia”, intento tutto barocco ereditato in seguito dallo stile Galante, segna il debutto discografico in veste solistica della clavicembalista Arianna Radaelli. L’atmosfera è quella dell’ultimo secolo della repubblica veneziana, dove tra i gioielli della laguna veneta si colloca la piccola e vivace isola di Burano. È qui che tra il 1706 e il 1785 visse Baldassarre Galuppi. “Wonder in Venice”, quindi, attraverso una selezione di sonate solistiche e concerti per clavicembalo e archi, ci riporta alla ricca produzione del compositore, celebre operista e virtuoso della tastiera. All’eclettismo della sua scrittura.
Alla capacità innovatrice della sua immaginazione con cui, catturando lo spirito della città di Venezia, acquistò fama e notorietà in tutta Europa. Radaelli, brillante solista, propone una lettura delle opere tastieristiche di Galuppi fedele alla prassi esecutiva storica ma anche audace e vitale. Lettura in cui - affiancata dall’ensemble d’archi La Filarete nei concerti - efficacemente alterna gli audaci contrasti proposti dalla scrittura, tra attimi di eterea e sognante cantabilità e lampi di travolgente energia. Suo fedele compagno, in questo affascinante viaggio nella “Venezia galante”, un clavicembalo di Andrea Restelli, Milano 2021, ispirato a un originale di Christian Vater, Hannover 1738.
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