"Memories of home" di John Scofield e Dave Holland, ECM Records (dettaglio di copertina)
La Recensione

John Scofield e Dave Holland

Le memorie senza tempo di due Maestri del jazz

  • Oggi
  • 15 min
  • Alceste Ayroldi
  • ecmrecords.com
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Il titolo è piuttosto eloquente: Memories of Home e traccia le linee di un racconto cameristico sì, ma vivace e raffinato costruito da due veri e propri “giganti” del jazz contemporaneo. Scofield e Holland, senza alcun altro musicista al seguito, incrociano le corde, rispettivamente, di chitarra e contrabbasso e danno vita a un capolavoro di quelli che si ascoltano di rado. Un album realizzato agli NRS Studios di Catskill, New York, lo scorso anno, dopo un’intensa attività concertistica e pubblicato, ovviamente, dall’etichetta tedesca ECM di Manfred Eicher. Nove brani, che vedono il braccio della bilancia delle composizioni pendere più verso il chitarrista di Dayton rispetto al bassista. Ma non è di certo un problema, visti i risultati di completa sinergia e dialettica che sviluppano con emozionante tranquillità.

Scofield e Holland hanno più volte collaborato all’interno di vari gruppi, ma trovarli nell’intima combinazione in duo darà massimo risalto alle loro spiccate personalità, decisamente distinte una dall’altra.

Sembra che il palmarès delle collaborazioni di entrambi trovi una via di incontro in questo disco, che è la summa poetica di svariati decenni ai vertici del jazz mondiale.

John Scofield nel corso di oltre cinquant’anni ha registrato oltre 30 album e collaborato con grandissimi autori contemporanei come Pat Metheny, Charlie Haden, Eddie Harris, Medeski, Martin Wood, Bill Frisell, Brad Mehldau, Mavis Staples, Government Mule, Jack DeJohnette, Joe Lovano e Phil Lesh. Ha suonato e registrato inoltre insieme a Tony Williams, Jim Hall, Ron Carter, Herbie Hancock, Joe Henderson; senza contare che nel 1982 si unì alla band di Miles Davis.

Il contrabbassista britannico Dave Holland, dopo essersi trasferito a New York alla fine degli anni Sessanta, è stato scoperto da Miles Davis, che lo ha voluto nella sua band durante il periodo elettrico, partecipando a dischi storici come In a Silent Way (1969) e Bitches Brew (1970). La sua brillante carriera da leader e di sideman lo ha portato a collaborare con figure come Chick Corea, Sam Rivers, Anthony Braxton, Herbie Hancock, Wayne Shorter e Stan Getz, tra gli altri.

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