La Discography of American Historical Recordings è un database di master realizzati da case discografiche americane durante l’era dei 78 giri. Il progetto è parte dell’American Discography Project (ADP), un’iniziativa dell’Università della California di Santa Barbara. Le schede della DAHR descrivono le registrazioni realizzate da Columbia, Gramophone Co., OKeh, Zonophone, Decca, Victor, e numerose etichette minori.
La DAHR include informazioni su oltre 445.000 matrici ed è un lavoro che viene aggiornato costantemente. Grazie alla partnership con il National Jukebox della Library of Congress, 11.000 incisioni realizzate da Victor e Columbia tra il 1897 e il 1925 possono essere ascoltate in streaming online. Il sito copre un repertorio vastissimo a testimonianza della vitalità di un’industria che a inizio secolo muoveva i primi passi e che, nonostante i limiti imposti dalla tecnologia meccanica (la registrazione elettrica sarebbe stata disponibile solo a partire dal 1925), riscosse un successo planetario proprio a partire dal Nuovo Continente dove ogni comunità etnica aveva a disposizione un ampio catalogo di dischi e cilindri prodotti in loco con il marchio ethnic music. La DAHR, infatti, è una miniera non solo e non tanto per quel che riguarda il materiale americano, parte del quale è sopravvissuto ai mutamenti tecnologici restando disponibile sia su supporto fisico sia sulle piattaforme di streaming, ma soprattutto per le registrazioni mirate alle varie comunità in un’epoca in cui si stava formando il classico “melting pot”. La ricerca è facilitata da filtri che consentono di restringerla a luoghi, lingue, categorie (strumentale, vocale, parlato, fischio) e nazionalità. Scegliendo “Italian” si possono scegliere incisioni in Abruzzese, Barese, Genovese, Napoletano, Piemontese e Siciliano. Fra gli artisti rappresentati troviamo i divi della diaspora: Eduardo Migliaccio (“Farfariello”), Gilda Mignonette, Paolo Citarella, i fratelli Guido e Pietro Deiro, I Quattro Siciliani, oltre a una lunga lista di voci liriche che hanno diffuso il melodramma nel Nuovo Mondo (Alessandro Bonci, Enrico Caruso). Approfondendo “Swiss”, ci troviamo di fronte a centinaia di titoli compresi fra il 1917 e il 1946, da O Schweizerland, O Schweizerluft cantata dal tenore Fritz Zimmermann alla marcia Die Wacht am St. Gotthard eseguita dalla Schweizer Militärkapelle, entrambe scaricabili. Accanto a curiosità rimaste sepolte in soffitta, il sito comprende registrazioni di tutti gli artisti famosi che hanno fatto la storia del jazz, del gospel, della classica, dell’opera, del country e della popular music. Navigare nel sito della DAHR è fare un viaggio nel tempo, immergersi nella musica che andava per la maggiore cento e più anni fa, radicalmente diversa non solo in sé e per come suonava, ma per come le gerarchie dei generi fossero capovolte, facendo tuttavia presagire le commistioni che avrebbero caratterizzato il futuro della musica registrata, sotto il segno di McLuhan: il medium è il messaggio.
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