"Bach: Das Wohltemperirte Clavier" di Mahan Esfahani, Hyperion Records (dettaglio di copertina).
La Recensione

Mahan Esfahani

Il “48” secondo Mahan Esfahani

  • Oggi
  • 14 min
  • Paolo Scarnecchia
  • hyperion-records.co.uk
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Il progetto della registrazione integrale delle opere per strumenti a tastiera di Bach avviato nel 2018 da Mahan Esfahani prosegue, e quello dedicato al primo libro del “Clavicembalo ben temperato” è il settimo disco della serie caratterizzata da copertine con le foto delle “teste di carattere” dello scultore Franz Xaver Messerschmidt.

Nel testo di presentazione il clavicembalista si riferisce alla raccolta di ventiquattro coppie di preludi e fughe nelle diverse tonalità chiamandola semplicemente il “48”, a indicare non solo la familiarità con questo caposaldo della letteratura per lo strumento ma anche la sua importanza dal punto di vista del pensiero e della prassi del contrappunto del quale è un imprescindibile oggetto di studio.

Anche la scelta dello strumento, su un modello Harrass, rivela l’approccio di Esfahani che evitando ogni forma di dogmatismo delinea con maestria quella che definisce “l’architettura drammatica del magnum opus di Bach”.

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