L’album, disponibile su Bandcamp in una varietà di formati, anche ad alta definizione, contiene le musiche (firmate dalla compositrice lituana Lina Lapelytė) di un’opera/performance presentata nel 2019 nel padiglione lituano della Biennale Arte, a Venezia, premiata con il Leone d’oro. Su una spiaggia, illuminata artificialmente e visibile al pubblico dall’alto, su una balaustra, una ventina di persone (ci sono bambini, e anche un cane) prendono il sole e si dedicano a varie attività, sdraiate su lettini e asciugamani. A turno cantano brevi canzoni, accompagnate perlopiù da una tastiera elettronica. Alcuni hanno una voce impostata, altri un’intonazione “naturale”. A tratti intonano dei cori. Lo stile si avvicina, più che al minimalismo e al post-minimalismo statunitense, al formato scarno e suggestivo di certi lavori di Brian Eno dell’epoca dei suoi album da solista, ma è da anni che l’autrice, non ancora quarantenne, persegue una cifra stilistica molto personale.
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