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Kosovo: nascita di una nazione

di Enrico Bianda

Pristina (© RSI - Enrico Bianda)
26:47

Kosovo: nascita di una nazione

Laser 11.12.2012, 01:00





Una conferenza, dichiarazioni pubbliche, cene di rappresentanza, musica. Il Kosovo il 10 settembre 2012 ha festeggiato così la fine della supervisione dell’ICO, l’International Civilian Office, un’istituzione europea che ha avuto dal 2008 al 2012 il compito di guidare e consigliare il paese nella formazione di istituzioni di garanzia per lo sviluppo di una democrazia autonoma. Dalla proclamazione unilaterale di indipendenza dalla Serbia ad oggi, infatti il Kosovo ha lavorato affinché venissero a crearsi i presupposti per lo sviluppo di un sistema di istituzioni capaci di garantire lo sviluppo e la tenuta di una democrazia compiuta.
Il percorso è però accidentato: in primo luogo a causa del fatto che la Serbia non riconosce l’indipendenza kosovara, ed il Kosovo stesso non è in grado di garantire la sicurezza delle popolazioni serbe ancora presenti nel paese, come ad esempio nella enclave di Mitrovica, una città divisa in due, tra albanesi e serbi.
E poi corruzione, povertà, arretratezza industriale e del sistema educativo, oltre alla quasi totale dipendenza dall’estero per tutti gli approvvigionamenti: questi i problemi che il Kosovo si trova a dover affrontare quotidianamente nel suo percorso verso l’essere una nazione.
Pristina, Istoc, Pec e Prizren le tappe di un viaggio per capire che cosa pensano i kosovari del loro nuovo paese.

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