I principali cartelli jihadisti che da oltre dieci anni stanno destabilizzando il Sahel ora puntano a una nuova espansione in direzione dei Paesi costieri dell'Africa occidentale. La strategia consiste nel destabilizzare le loro regioni frontaliere settentrionali più povere ed emarginate diffondendo paura e sfruttandone il rancore.
Il Benin è tra i Paesi che hanno subito più attacchi fino ad ora, oltre venti dall'inizio del 2022. Nelle regioni beninesi più settentrionali si sta creando il climax perfetto per l'espansione e il proselitismo dei gruppi jihadisti. Solo un'azione preventiva potrà evitare il peggio. Un intervento che non potrà essere solo militare come avvenuto in altri contesti, come Mali, Burkina Faso e Nigeria.
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