La recente scomparsa, avvenuta il 28 settembre scorso a Lackawanna nello stato di New York, di uno dei più autorevoli maestri dell’organo Hammond, ci invita a riflettere sulla storia breve ma intensa di uno strumento non ancora centenario ma che è stato in grado di dar vita a sonorità e contesti espressivi nuovi e intriganti, che hanno alimentato la freschezza creativa del jazz e più in generale della cosiddetta "black music". Lonnie Smith, anzi il "dottor Lonnie Smith" ha giocato in questo senso un ruolo importante, come elemento essenziale dell’ormai leggendario quartetto di George Benson ma anche come leader capace di esaltare al massimo le potenzialità espressive del suo strumento.
Sergio Albertoni e Giovanni Conti ne parlano con un grande virtuoso dell’organo hammond, Sam Paglia, che si è esibito più volte alle nostre latitudini ed è una sorta di enciclopedia vivente del suo strumento, e del collega di Rete2 Olivier Bosia, a sua volta organista e raffinato cultore della storia dell’organo hammond.
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