Dopo la “maratona planetaria” di Satiepandémie, che un anno fa ha visto coinvolti più di 120 pianisti da tutto il mondo per l’esecuzione delle Vexations di Erik Satie in live streaming, la rassegna Satierose torna finalmente a essere, almeno in parte, un evento dal vivo, e si riappropria della natura polivalente e divertita che da sempre la caratterizza. Si è tenuto difatti in questi giorni il festival Jeu de Vivre - la Pazienza – questo il titolo della 29° edizione di Satierose, la rassegna con cui il Teatro Miela di Trieste festeggia ogni anno dal 1992 il compleanno del compositore Erik Satie, nato a Honfleur il 17 maggio 1866, compositore poliedrico ed originalissimo, ricordato e conosciuto dai più per il suo linguaggio essenziale e riconoscibile. Pur con la difficoltà imposte da decreti, chiusure e restrizioni in continuo mutamento in Italia, la manifestazione sarà dedicata, “a ciò che abbiamo imparato e a quello che non vogliamo dimenticare dopo un anno così impegnativo: la Pazienza e il Gioco”, queste le parole con cui Eleonora Cedaro, che per il terzo anno consecutivo cura la rassegna, descrive l’essenza dell’edizione 2021 e di cui parlerà ai microfoni di Valentina Bensi e Giovanni Conti. Accanto a lei il violoncellista Francesco Dillon interprete di Jeu de Vivre, concerto per violoncello solo e di Pazienza del Violoncello di Carlo de Incontrera, con carte di Miela Reina.
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