Le generazioni ormai definite “d’una volta”, ricordano quel bellissimo rituale: si metteva il vinile sul piatto, ci si accomodava in poltrona e ci si gustava un’ora di musica ininterrottamente; giusto un minuto di pausa per girare il disco sul lato B. Oggi la musica è cambiata; le generazioni di giovani e quelle dei meno giovani ma più tecnologici, scorrono tra le playlist dei servizi di musica in streaming, indotti ad uno zapping compulsivo che ci porta verso un ascolto sempre più frammentato e distratto. La musica sta progressivamente perdendo spazio nelle nostre vite, oppure è solo una questione di adeguamento alle nuove modalità?
Claudio Farinone e Giovanni Conti ne parlano con il cantautore Eugenio Finardi e con il produttore discografico Stefano Senardi.
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