Qualche settimana fa la rivista britannica BBC Music Magazine ha pubblicato un interessante articolo a firma di Tom Service intitolato "Why do musicians memorise music? And should they...? " Il tema non è assolutamente scontato. Se grandi interpreti come Elisabeth Schwarzkopf sostenevano che l’unico modo per comprendere un Lied fosse cantarlo a memoria almeno 100 volte, altri come Daniel Barenboim hanno preferito avere sempre di fronte lo spartito. Quali sono, quindi, i vantaggi delle memorizzazione e quali invece i rischi che si corrono optando per la soluzione alternativa?
A Voi che sapete Davide Fersini e Giovanni Conti ne parlano con Luisa Castellani, docente di canto al Conservatorio della Svizzera Italiana, e Gabriella Sborgi, mezzosoprano e docente al Conservatorio Donizetti di Bergamo.
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