Rosa Parks. Fotografia, 21 dicembre 1956.
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Musica e lotta per i diritti civili

Rosa Parks: l’attivista ispiratrice

  • Oggi
  • 30 min
  • Claudio Farinone e Giovanni Conti
  • Imago Images
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Correva il 1955 quando Rosa Parks, al secolo Rosa Louise McCauley (nella foto), si rifiutò di cedere il suo posto sull’autobus a un passeggero bianco a Montgomery, Alabama. Questo gesto di protesta accese un movimento di resistenza contro la segregazione razziale e portò alla nascita del boicottaggio degli autobus di Montgomery: un evento chiave nella lotta per l’uguaglianza. Rosa Parks è spesso chiamata “la madre del movimento per i diritti civili” perché il suo coraggio ha spinto molte persone a lottare contro le ingiustizie razziali e a chiedere un cambiamento sociale. La sua azione ha contribuito a mettere in luce le ingiustizie della segregazione e ha spinto il governo e la società a riflettere e a cambiare. Il 2025 celebra due importanti momenti storici che riguardano l’attivista afroamericana: vent’anni dalla sua scomparsa e settant’anni dall’episodio di Montgomery.

Il suo coraggio e il suo ruolo nel movimento per l’uguaglianza hanno ispirato pure molte canzoni, artisti e generi musicali che hanno sostenuto la lotta per i diritti civili. La sua storia ha alimentato un senso di orgoglio e di resistenza che si riflette in molte opere musicali di quegli anni e oltre. Da Wadada Leo Smith agli Outkast, da Karen Carpenter a Didjaman, passando William Parker, The Neville Brothers e molti altri hanno dedicato almeno un capitolo della loro musica alla donna che sfidò le leggi segregazioniste.

Claudio Farinone e Giovanni Conti ne parlano con lo storico Ferdinando Fasce, professore ordinario di Storia Contemporanea nell’Università di Genova e con il musicologo e critico Alceste Ayroldi.

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