“Se si ascoltano con attenzione i suoni della natura, può essere un’esperienza che ha del miracoloso” così il compositore R. Murray Schafer e aggiunge: “Una cosa che potremmo iniziare a fare è ridurre il numero di suoni nella nostra vita…” Spesso il sottofondo quotidiano è un incubo di rumori, traffico di automobili, lavori stradali, ristrutturazioni del vicino. Più che suoni della natura si tratta di un frastuono che elimina ogni traccia di silenzio. Ultimamente però si stanno sviluppando nuove sensibilità sui temi ambientali, dall’ecologia allo sviluppo sostenibile, che oltre all’aspetto visivo e biochimico riflettono anche sulla pervasività del suono nelle nostre vite. Oggi parliamo di solisti e gruppi che hanno fatto interagire il proprio strumento e la propria creatività con ambienti sonori particolari ed estremi: dal Canyon dell’Eco al suono in quote alpine sempre più elevate, dalle cisterne e sale sotterranee di edifici storici alle caverne.
Patricia Barbetti ne parla con Guido Festinese, giornalista, critico musicale collaboratore del "Giornale della Musica" e di "Alias" del "Manifesto" e con Claudio Lugo, sassofonista, compositore e docente, protagonista di una delle pagine di "Suono l'ambiente, La Volta del Suono".
Scopri la serie