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Abusi: il punto di vista protestante - Riformati ticinesi: prevenzione è credibilità - Il piccolo Messi

di Gaëlle Courtens, Luisa Nitti e Gioele Anni

  • 24.09.2023
  • 25 min
  • Jared Berg / unsplash
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Abusi: il punto di vista protestante, di Gaëlle Courtens
La pastora Rita Famos, presidente della Chiesa evangelica riformata in Svizzera, prende posizione sul Rapporto indipendente dell’Università di Zurigo relativamente al fenomeno degli abusi nella chiesa cattolica romana, e spiega qual è la situazione nelle chiese riformate.

Chiesa riformata ticinese: prevenzione è credibilità, di Luisa Nitti
“Nelle chiese bisogna affrontare il tema degli abusi e dei maltrattamenti. Volgere lo sguardo altrove significherebbe causare altro dolore alle vittime”: Giulia Stocker, vice presidente del Sinodo della Chiesa evangelica riformata nel Ticino, ha insistito affinché la scorsa sessione sinodale, a maggio, affrontasse questi temi, in sintonia con le “Linee guida” elaborate a livello nazionale. La Chiesa riformata ticinese sta valutando, fra le altre cose, di istituire un ufficio esterno con il compito di raccogliere le eventuali segnalazioni, prevenire abusi e prestare il primo aiuto necessario.

In salvo dall’Afghanistan grazie al Ticino: la storia di Murtaza, il “piccolo Messi”, di Gioele Anni
iQuando aveva 5 anni, una foto di Murtaza Ahmadi fece il giro del mondo. Giocava a pallone indossando un sacchetto della spazzatura con il nome di Messi scritto a pennarello. Il campione venne a conoscenza della storia e lo volle incontrare. Ma da allora la vita di Murtaza e della sua famiglia si è trasformata in un incubo. Dopo anni di paura dovuti all’odio dei fondamentalisti, Murtaza è riuscito ad arrivare in Italia grazie anche alla mediazione dell’associazione Start Insight e della giornalista ticinese Chiara Sulmoni.

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