Una manifestazione contro le discriminazioni sessuali
Modem

Basta discriminazioni

Il 9 febbraio si vota sulla modifica legislativa che vieta la discriminazione basata sull’orientamento sessuale

  • archivio keystone
  • 20.1.2020
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Il diritto penale svizzero protegge da tempo le persone discriminate per la loro razza, etnia o religione. Ma non sono protette in egual modo se sono discriminate per il loro orientamento sessuale. A questa lacuna, a cui molti altri stati europei hanno già provveduto, vuole porre rimedio anche il Consiglio federale appoggiato dalla grande maggioranza del parlamento. Contro la modifica legislativa, è però stato lanciato con successo un referendum dai Giovani UDC svizzeri e dall’UDF, l’Unione democratica federale.

Per il Governo federale, l’estensione della norma penale consentirà di proteggere anche le persone discriminate a causa della loro omo-, etero- o bisessualità. Saranno dunque vietati dichiarazioni o atti pubblici che ledono la dignità umana di una persona o di un gruppo di persone e che creano in tal modo un clima di odio e mettono in pericolo la convivenza pacifica nella società.

Sarà punibile anche chi rifiuta un servizio destinato al pubblico a causa dell’orientamento sessuale. La norma penale non si applica tuttavia a dichiarazioni o atti nell’ambito della cerchia familiare o degli amici. Non si applica neppure a dibattiti obiettivi in pubblico, che restano permessi.

Secondo il comitato referendario, invece, questa legge, anche se viene presentata come una protezione contro la discriminazione, è una legge liberticida, inutile, che minaccia la libertà di espressione nonché la libertà di coscienza e di commercio. Per i referendisti, già attualmente è possibile punire chi insulta e discredita un’altra persona per il proprio orientamento sessuale.

Sul tema in votazione il 9 febbraio, Modem discute con:
Laura Riget, gran consigliera socialista Ti e coordinatrice campagna “Combatti l’odio”
Diego Baratti, vice-presidente giovani UDC Ticino, referendista
Marco Coppola, sociologo, consulente di Zona Protetta, responsabile del progetto omosessualità
Edo Pellegrini, gran consigliere dell’Unione democratica federale, referendista

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