Lotta alla povertà, accesso all’acqua potabile, promozione dei diritti umani e dell’uguaglianza fra i sessi, rafforzamento delle democrazie e tante altre buone azioni: per i prossimi 4 anni la Confederazione vuole spendere 11.27 miliardi di franchi nella cooperazione internazionale. Sono 20 milioni in più rispetto al periodo 2021-2024. Ma non per tutti è una buona notizia,
La torta infatti andrà condivisa con i bisogni dell’Ucraina, che deve ricevere il 13% del totale, per una somma che supera gli aiuti svizzeri a tutta l’Africa a sud del Sahara. La torta si riduce. Fette più piccole andranno quindi alla nostra agenzia nazionale (Direzione sviluppo e cooperazione) e alle organizzazioni non governative svizzere che ricevono soldi da Berna per portare avanti progetti nei paesi più bisognosi.
Il Consiglio degli Stati –a maggioranza- dice sì a questa strategia, ma la sinistra, una parte del Centro, del PLR e le ONG non ci stanno.
A Modem un faccia a faccia tra due consiglieri agli Stati entrambi membri della commissione di politica estera:
MARCO CHIESA - UDC TI
CARLO SOMMARUGA - PS GE
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