In Italia e in Vaticano è uno dei grandi gialli ancora in cerca di soluzioni: il caso Emanuela Orlandi, la 15enne scomparsa da città del Vaticano nel 1983. A 40 anni di distanza, lo Stato Pontificio apre ora una sua inchiesta giudiziaria. Un passo che finora non aveva mai ritenuto di dover compiere, non senza sollevare polemiche e perplessità. In questi quattro decenni le inchieste condotte dalla magistratura italiana non hanno mai portato a nessun risultato concreto. A prevalere finora sono stati depistaggi, intrighi, voci incontrollate e sospetti di ogni genere, che hanno di volta in volta tirato in ballo lo stesso Vaticano, i servizi segreti di vari Stati, la Banda della Magnana e altre organizzazioni terroristiche. Senza dimenticare il ruolo di Ali Agca, l'attentatore di Giovanni Paolo II, che oggi ritiene che Emanuela viva in un monastero. Ma perché la Santa Sede agisce ora? E quali aspettative riporre in queste nuove indagini?
Questi alcuni degli interrogativi che affronteremo con:
Bruno Boccaletti, responsabile attualità religiosa RSI
Giuseppe Scarpa, giornalista La Repubblica
Laura Sgrò, avvocata della famiglia Orlandi
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