Papa Francesco
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I primi 5 anni di Papa Francesco

Quale bilancio?

  • 13.03.2018
  • 40 min
  • Keystone
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Era il 13 marzo 2013 e il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, dopo aver scelto il nome di Francesco, ha stupito un po’ tutti salutando la folla in Piazza San Pietro con quel semplice e cordiale buona sera. Da allora, quel papa venuto quasi dalla fine del mondo, ha dato certamente un’immagine diversa del vescovo di Roma. Dalle lacrime condivise con le vittime della pedofilia, ai viaggi nelle periferie della terra, ai rinnovati richiami per non abbandonare i migranti, papa Bergoglio ha voluto ridisegnare una Chiesa più vicina alla gente che soffre.

Allo stesso tempo il pontefice ha avviato una riforma all’interno della Curia romana che non ha mancato di suscitare più di una reazione così come le sue aperture verso un diverso approccio nei confronti dei divorziati, dei risposati o del ruolo della donna all’interno della Chiesa. Apertura o fonte di confusione e smarrimento? Alcuni vescovi e cardinali non hanno taciuto una certa insofferenza nei confronti della traccia indicata dal papa.

Anche sul piano diplomatico internazionale Papa Francesco ha cercato di costruire ponti (vedi Cuba e Colombia) raggiungendo un indubbio successo. Un magistero intenso che il Papa, ultraottantenne, continua a reggere malgrado viva con un polmone solo. Per trarre un primo provvisorio bilancio a Modem intervengono:

Lucetta Scaraffía, storica e giornalista cattolica, editorialista dell’Osservatore romano;

Riccardo Cascioli, direttore del quotidiano online Nuova Bussola Quotidiana;

Marco Politi, vaticanista del Fatto Quotidiano;

Intervista registrata a:

Martin Werlen, abate emerito di Einsiedeln.

Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay

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