È stata lanciata nel 2019 l’iniziativa che chiede una maggiore protezione e promozione della varietà biologica in Svizzera. Questa proposta ha anche un altro obiettivo, mira pure a una maggiore protezione del paesaggio e del patrimonio architettonico, tant’è vero che la sua denominazione in esteso è la seguente: “Iniziativa per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio”. Sul piano della biodiversità, gli esperti e anche l’Ufficio federale dell’ambiente affermano che è in preoccupante declino, in Svizzera anche più che dai nostri vicini, visto l’intenso sfruttamento del territorio (montagne a parte) che caratterizza il nostro paese. Un terzo delle specie viventi in Svizzera è minacciato di estinzione mentre metà degli ambienti naturali è pure sotto pressione. Non la vedono così invece governo e la maggioranza borghese del parlamento, e neppure le principali associazioni. Per il fronte dei contrari l’iniziativa è troppo rigida e rischia di limitare in modo eccessivo l’uso del territorio. Ne discutiamo con:
Alice Croce Mattei, avvocata, presidente di Foft-Tior (Federazione ortofrutticola ticinese)
Anna Biscossa, agronoma, già direttrice del Centro professionale del verde di Mezzana, e membro del comitato ticinese di sostegno all’iniziativa.
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