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La speranza di Haiti

Un bilancio a cinque anni esatti dal terremoto

  • 12.01.2015
  • 31 min
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Il sisma del 12 gennaio 2010,che aveva provocato oltre 230'000 morti, aveva suscitato un’ampia ondata di solidarietà per soccorrere la popolazione di uno dei paesi più poveri del pianeta. In Svizzera erano stati raccolti quasi 70 milioni di franchi dalla catena della solidarietà. Quale bilancio trarre a cinque anni dalla tragedia? Secondo gli esperti la ricostruzione è stata in parte avviata ma i problemi endemici sembrano restare gli stessi di sempre: la maggioranza della popolazione vive con meno di due dollari al giorno, non ha lavoro, non ha accesso all’istruzione gratuita e ai servizi sanitari. La classe politica si dimostra spesso litigiosa e corrotta, portando così il paese ad una paralisi parziale a livello decisionale e amministrativo. Per molti haitiani l’unica prospettiva sembra restare così quella dell’ emigrazione. Per discutere dei problemi del paese caraibico e del ruolo degli aiuti internazionali abbiamo invitato due ticinesi che vivono ad Haiti: Beatrice Colosio che gestisce un ristorante a Port-au-Prince e Ernesto Jacomelli, incaricato dell’Onu per la coordinazione delle operazioni umanitarie. Collegato anche il direttore della catena della solidarietà Tony Burgener.

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