L'ora legale europea continuerà ancora a lungo e con la stessa periodicità
Modem

Quell’ora di luce in più

In Europa si ritorna a discutere dei benefici e degli svantaggi dell’ora legale.

  • 12.02.2018
  • 35 min
  • Reuters
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Ogni anno con la primavera si rinnova il rituale della cosiddetta ora estiva, e le discussioni sulla sua utilità ripartono puntualmente. Si tratta di una convenzione, adottata in Svizzera dal 1981, che fa avanzare di un’ora le lancette degli orologi durante il periodo estivo, in modo da prolungare la luce solare nel pomeriggio e ridurla al primo mattino.

Applicata la prima volta in Inghilterra (1916) per risparmiare energia durante la prima guerra mondiale la misura è stata via via adottata dalla maggior parte dei paesi occidentali ed oggi in Europa l’ora legale inizia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre. Alcuni la ritengono però dannosa per la salute, inefficace sul piano del risparmio energetico, e inutilmente macchinosa. Adesso la commissione europea, su invito del parlamento, dovrà allestire un rapporto sui vantaggi e gli svantaggi. E non manca chi (soprattutto nei paesi nordici) propone semplicemente di abolirla. Ne discutiamo a Modem con Corrado Garbazza, medico ricercatore al centro di cronobiologia dell’ università di Basilea e al centro del sonno dell’EOC, Giorgio Tognola, vicedirettore AET e responsabile dell’ area commercio energia, con il segretario di Gastro Ticino Gabriele Beltrami e con il fisico e ricercatore Carlo Rovelli.

Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay

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