Prima verifica alle urne per la nuova Bellinzona aggregata: il prossimo 21 gennaio il popolo sarà chiamato alle urne in seguito alla riuscita di due referendum. Gli aumenti di "salario" per sindaco, vicesindaco e municipali di Bellinzona previsti nel nuovo regolamento organico del comune (ROC) accolto dal Consiglio comunale, hanno in effetti suscitato il malcontento tanto che la lista MPS – POP - Indipendenti, così come Lega dei Ticinesi e UDC hanno raccolto le firme necessarie contro il nuovo regolamento.
Secondo i referendisti, l’aumento totale dei salari per i membri del Municipio passerebbe a oltre 660'000 franchi l’anno, inoltre non essendo destinati per un tempo pieno gli importi proposti sono "moralmente e politicamente inaccettabili". Facendo un confronto con le spese registrate prima dell’aggregazione quelle stabilite dal nuovo regolamento comunale superano il raddoppio degli importi previsti nella vecchia Bellinzona. È giustificato? È il prezzo della sempre maggiore complessità ed impegno richiesti delle cariche pubbliche? Per PLR, PS e PPD si tratta di un adeguamento alla nuova realtà e ai tempi moderni. Sullo sfondo c’è un tema che fa discutere anche in altri cantoni: la necessità o meno di professionalizzare la politica degli esecutivi locali.
A Modem ne discutiamo con:
Mario Branda, sindaco Bellinzona;
Tuto Rossi, consigliere comunale UDC;
Oscar Mazzoleni, politologo;
Samuele Censi, sindaco di Grono e presidente della Regione Moesa.
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