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USA: il fronte interno 

Un paese sempre più diviso dopo il ritorno di Donald Trump 

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Donald Trump è in viaggio verso il Vicino Oriente per raccogliere i frutti di quello che finora potrebbe diventare il suo maggior successo in politica estera, vale a dire la fine degli scontri armati a Gaza e la liberazione degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas. Cosa dire invece della situazione negli stessi Stati Uniti ad appena nove mesi dall’inizio del secondo mandato presidenziale di Trump. Il paese si trova infatti in uno “shutdown”, con le attività governative ferme per la mancanza di un accordo sul bilancio statale al Congresso.  


L’amministrazione repubblicana si è fatta notare per il suo voler mettere in riga i vari poteri dello stato, pensiamo solo all’esercito e al Dipartimento di Giustizia. Senza poi dimenticare gli attacchi ad altre istituzioni dalla Federal Reserve alle Università fino ai media. Un approccio che solleva interrogativi: si tratta di una normale dinamica della politica americana, oppure siamo di fronte a una deriva autoritaria verso una democrazia illiberale, sul modello di Turchia o Ungheria? 

Mattia Ferraresi, giornalista di “Domani”  

Stefano Luconi, Professore di Storia degli Stati Uniti d’America all’Università di Padova

Andrea Vosti, corrispondente RSI da Washington

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