Voto in Siria.jpg
Modem

La Siria costruisce dopo Assad

Si è votato domenica ma non è ancora democrazia e non è ancora pace

  • Oggi
  • 30 min
  • Keystone
Scarica

Domenica scorsa si sono svolte in Siria le prime elezioni legislative del “dopo-Assad”: le prime dopo oltre 13 anni di guerra civile. Elezioni tutte particolari, indirette, con 1’500 candidati prescelti da una speciale commissione e un numero molto ristretto di elettori anch’essi prescelti: circa 6’000 su una popolazione di 24 milioni. Elezioni quindi molto poco democratiche, ma che per le nuove autorità di Damasco rappresentano un primo passo verso “una maggiore partecipazione politica”. Intanto, in questo paese ancora tutto da ricostruire, gli scontri avvenuti la scorsa notte ad Aleppo ci ricordano l’estrema fragilità. Come sta allora la Siria d’oggi? Quali le sue prospettive in un Medio Oriente in subbuglio? E quale il significato di queste elezioni?

Ne discutiamo con:

Lorenzo Trombetta, giornalista e saggista, esperto di Siria

Valeria Giannotta, docente universitaria e direttrice scientifica dell’osservatorio Turchia del CESPI (Centro Studi di Politica Internazionale)

Da Aleppo la testimonianza di Jean-François Thiry, supervisore dell’Ong Pro Terra Sancta

Scopri la serie

Correlati

Ti potrebbe interessare